La Stampa - Consultazione Archivio

Che cosa spingeva i grandi spiriti stranieri a intraprendere il mitico viaggio italiano rive del Garda forse, dai dolcissimi fichi di Torbole, dalle prime avventure e disavventure: la mancanza di gabinetti nella locanda di Torbole («A una mia domanda un servo risponde, indicandomi il cortile: "Q...

Come ritrovare le tracce Mostre convegni itinerari usati dal grande scrittore Da Torbole, che fu la prima tappa del viaggio, giunge un nutrito programma di iniziative goethiane. Un congresso (apertura il 12 settembre) intitolato «Goethe-Stendhal: mito e immagine del lago tra Settecento e Ottocen...

Seume tutto a piedi Montesquieu a La Spezia Stendhal meneghino LO scrittore straniero che più apprezzò la Milano dell'Ottocento fu sicuramente Stendhal che la definì «il fiore della mia vita». Stendhal, che si chiamava Henry Beyle e visse dal 1783 al 1842, venne In Italia la prima volta giovanis...

Così nacque quellamoda Berkeley prò Lecce Sterne sentimentale IL termine «Grand Tour», per designare il viaggio In Italia, compare la prima volta nei taccuini di Thomas Coryat, conte di Arundel, gentiluomo inglese che nel 1611 visitò Torino, Milano, Padova, Venezia. Il «Grand Tour, seguiva quest...

Ruskin che gotico Dumas garibaldino James l'ironico UNA preziosa raccolta di travet literature dedicata all'Italia sono i taccuini di viaggio di uno tra i più grandi scrittori americani. Henry James, l'autore di «Giro di vite- e di -Ritratto di signora-, tradotti con il titolo -Ore italiane-. Po...