Non c'è nulla di blasfemo: la musica è il diario di un popolo, ne rivela ogni aspetto» Il rock è il vero linguaggio esperanto di Carlo Massarini

Non c'è nulla di blasfemo: la musica è il diario di un popolo, ne rivela ogni aspetto» li rock è il vero linguaggio esperanto Non c'è nulla di blasfemo: la musica è il diario di un popolo, ne rivela ogni aspetto» li rock è il vero linguaggio esperanto Zeppelin, degli Who, del Crosby Stilla Nash Young. La ciliegina punk dalla Russia. L'emoziono • l'aspetto da atemo scolarono di Paul McCartney su «Let II be». Il duetto di aoul bianco fra Alllson Moyet e Paul Young, e la risposta degli «originali»: un crescendo che da Mail and oatos, Oscar per la band della aerata, senza soluzione di continuità e tutti ad aggiungersi a msno a mano sul palco, è passato per I Temptattons, Mlck Jagger e Tina Tumer, finendo In un quasi spogliarello degli ultimi due au «It'a only rock'n'roll». Un finale Incandescente, da saltare sul letto, In un'alba candida a strisce rosa • azzurro, su Roma. E naturalmente, le versioni corali, curiosamente sgangherate, ma emotivamente travolgenti, di «Do they know It'a Christmas» a Londra, e «We are the world. a Filadelfia. Alla fine, l'uomo che aveva dato Il via a tutto, nel salutare, aveva una luce negli occhi più che gratificala. «Bob Oeldof è un «ante», aveva detto II rocche Itero Brian Adams cominciando con II suo concerto II collegamento dagli Uso. 0 Premio Nobel. Chiese. Ma «arabo* Il caso che II Papa, che sicuramente de ottimo conoscitore del media avrt seguito con Interesso una manifestazione cosi universale, tenesse d'occhio questo ragazzo Irlandese, apparentemente «In missione per conto di Dio., • non nel senso Ironico del Blues Brothers. Un cantante bravo, non di grande successo; un uomo eclettico e Intelligente, dal fuorviente «spetto un po' scimmiesco da slmll-Jagger, che ha fatto diventare realtà II sogno di ogni lan (e di motti musicisti, anche). E che ha fatto per l'umanità cerne e più di capi di Stato Importanti. «Alcuni artisti partano per «è. Altri per una generazione». Altri, tutti Insieme, stanno salvando un continente. Mi 1885., come ricordava l'enorme striscione che troneggiava sul palco Immacolato di Wembloy. Negli anni, la aostanza non * cambiata poi di motto. Ma rispetto ad allora, lo spirito • la professionalità erano veramente di un'altra epoca. Riflettevano coma uno specchio II percorso del rock nella cultura del nostri tempi. E' bello sapere che II rock, una forma di comunicazione che è riuscita e unire strati sempre più vasti di ragazzi, è cresciuto Uno a essere l'unica forza aggregante capace di mobilitare un pianeta. Nessun altro avvenimento, al giorno d'oggi, saprebbe fare altrettanto. E non c'è nulla di blasfemo: la musica è II diario di un popolo; spesso anche «e In maniera confusa, ne rivela tutu gli aspetti. E come capacità di parlare di realtà, di Ideali, di commuovere o di far danzare di gioia, Il rock è II vero linguaggio esperanto. «Slamo più popolari di Gesù Cristo», disse nel '65 John Lennon; c'era arroganza In quelle parole, ma c'era anche una variti travisata nelle aue Intenzioni. Lennon sul palco a Wembley non c'era, ma le aue parole erano anivate • destinazione: «loro» erano tutti gli artisti dei Live Aid, e la causa era sicuramente benedetta. Forse Elvls Costello, piccolo grande artiste, aveva qualcosa del genere In mente quando ha annunciato, • chiesto di cantare con lui, una canzone «folk del Nord». A differenza di tutti II suo è stato un puro omaggio: una versione da brivido, solo con chitarra elettrica • voci, tonto, di «AD you need la love». Natte parole degli artisti, però, non ci aono mal alali appelli, o retorica. Solo qualche parola fra le righe, o qualche dedica motto particolare, come Bowte prima di una superba versione di «Heroes» «dedicate al miei figli, al vostri, e a tutti I figli del mondo», alla fine delia quale ha cantato e lungo «possiamo tutti essere eroi, per un giorno». pgLa musica rock è cresciuta, c'è la volontà di usarne l'enorme potenziale a fin di bene, di guadagnare un credito culturale ormai giusto. Quello eh* può mancare, nel mondo Inflazionato del pop, è una motivazione che renda un latto qualcosa di unico, al di aopra delle parti. Ma quando la motivazione c'è, c'è anche più lucidità nel gestirla. Dal proclami di anni fa al è passati al fatti: slamo I migliori musicisti del mondo, e non necessariamente buoni politici. Facciamo Il nostro mestiere al meglio, non c'è cosa migliore per aiutare la gente. Liberati del lardello di dover mischiare sul palco te due cose, c'è alato apazlo solo per uno spettacolo maestoso, traboccante di energia, una «filata di cento look diversi, sorprese • accoppiamenti Inediti, e divertimento puro, sicuramente In primo luogo per I protagonisti «tessi. Fra I momenti scolpiti nella mia memoria: Il finale a due voci di «Every breath you teke» Ira Sting e Phll Collins, addirittura esagerato nel suo star dovunque, san Concorde lo assista. I momenti Iniziali di tensione, e poi liberazione nelle riunioni del quasi Led Carlo Massarini

Persone citate: Brian Adams, Crosby, Jagger, John Lennon, Lennon, Nash Young, Paul Mccartney, Paul Young

Luoghi citati: Filadelfia, Londra, Roma, Russia