La mamma del bimbo morto va in comunità con le tre figlie

La mamma del bimbo morto va in comunità con le tre figlie SECONDO IL TRIBUNALE LA TRAGEDIA È PIÙ FRUTTO D'IGNORANZA CHE D'INCAPACITÀ GENITORIALE» La mamma del bimbo morto va in comunità con le tre figlie I giudici minorili hanno comunque incaricato i servizi sociali del Comune di verificare se l'uomo e la donna sono in grado di svolgere adeguatamente il ruolo di padre e madre Giorgio Ballarlo Da ieri pomeriggio le tre sorelline di Matteo Santamaria hanno trovato adeguata assistenza all'interno di una comunità-alloggio della città. Con loro e è anche la madre, Paola Lettieri; mentre al padre - che andrà a risiedere per conto suo - è stata comunque concessa la possibiUtà di visitare quotidianamente i famihari. Come previsto la decisione del Tribunale dei minori è stata relativamente morbida, senza intenti «punitivi» per una famiglia già duramente provata dalla morte del piccolo di soli quattro mesi. Il collegio dei giudici, presieduto da Cesare Castellani, ha esaminato gli atti ed ha ascoltato la relazione del procuratore Piercarlo Pazè, poi si è riunito in camera di consiglio per decidere il destino dei Santamaria. Non c'è voluto molto tempo. Poche ore dopo l'inizio dell'udienza i giudici minorili hanno deliberato di dare ancora una chance a una coppia che ha dimostratoi più. ignoranza, e "éjSrBWediit'ezzà,'che non tarai e pròpria incapacità genitoriale. Come sempre accade in queste circostanze l'ordinanza prevedeva, in caso di resistenza, l'uso della forza per far rispettare la sentenza del Tribunale dei minori. Ma per fortuna l'intervento dei carabinieri o della polizia non è stato necessario. Sia Paola che Santo Santamaria hanno dato il loro assenso al trasferimento delle bambine nella comunità alloggio e l'intera operazione è avvenuta senza traumi. I giudici minorili hanno pure incaricato i servizi sociali del Comune di predisporre un percorso di accompagnamento per figli e genitori ed hanno convocato i coniugi Santamaria per il 23 gennaio. Nelle prossime tre settimane, gli assistenti sociali dovranno svolgere una serie di accertamenti della situazione psico-fisica dell'intero nucleo familiare e verificare le effettive capacità genitoriali di Paola e Santo. Intanto anche ieri non si sono fermate le indagini condotte dal pm Paolo Storari sulla morte del piccolo Matteo. Il magistrato oltre all'omicidio colposo contesterà ai genitori il reato di maltrattamenti, punibile in caso di morte con una pena che oscilla fra i 12 e i 20 anni di reclusione. Storari sta anche verificando se ci siano state omissioni e negligenze da parte dei servizi sociaU comunali. Sull'episodio della Falcherà è inter¬ venuto anche l'Osservatorio dei minori, che ha sollecitato ai ministro Roberto Maroni e Roberto Castelli un'inchiesta ad ampio raggio per fare luce sulle responsabilità della morte del piccolo Matteo. «In questo caso esistono responsabilità che dovranno essere individuate e severamente perseguite - sottoli¬ nea il presidente dell'Osservatorio, Antonio Marziale - anche perché, purtroppo, Matteo non è l'unico bimbo italiano vittima delle negligenze adulte». Critiche anche da parte del gruppo consiliare di An (Ghiglia. Altea e Ventriglia), che in un'interpellanza al sindaco Chiamparino e all'assessore all'Assistenza Stefano Lepri chiede ragguagli su'costi e modalità dell'assistenza sociale fornita dal Comune di Torino. «Un noto proverbio indiano sostiene che "Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce" - osserva Lepri - Il caso del piccolo Matteo è stato un episodio terribile, ma non può far dimenticare lo sforzo che il Comune compie quotidianamente per assistere oltre 20 mila persone. Credo che la rete municipale di Torino, in stretta collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico, garantisca un servizio di assistenza di grande affidabilità». Paola Lettieri, la madre del piccolo Matteo, è da ieri pomeriggio ospitata con le tre figlie in una comunità-alloggio

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino