Craxi: Reagan tratti sulle guerre stellari

Craxi: Reagan tratti sulle guerre stellari In un'intervista al «New York Times» Craxi: Reagan tratti sulle guerre stellari «Il dialogo non deve morire sul nascere» - Il presidente del Consiglio sarà oggi a Montevideo, martedì a Washington DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il presidente del Consiglio Craxi è partito ieri sera per Montevideo, Salvador de Bahia e gli Stati Uniti. Nella capitale dell'Uruguay, Craxi assiste oggi alle 13 alla cerimonia del giuramento del nuovo presidente Sanguinetti. Domani, incontrerà Sanguinetti (primo presidente eletto dal voto popolare dopo tanti anni di dittatura militare) per un colloquio politico. Nel pomeriggio della stessa giornata, partenza da Montevideo e arrivo a Bahia. Da domenica, la parte più Impegnativa del lungo viaggio di Craxi. Alle 20, il suo aereo atterrerà a New York. Lunedi, Craxi farà colazione con un gruppo di banchieri e poi si incontrerà con il governatore Cuomo. In serata, arriverà a Washington. Martedì, la giornata più densa di incontri: prima il segretario di Stato americano Shultz, poi il presidente Reagan. infine, 11 ministro del Commercio e quello dell'Agricoltura. Mercoledì, il presidente del Consiglio italiano parlerà al Congresso e, In serata, assisterà alla pressentazlone del film «Colombo». Giovedì, dopo una breve sosta a Boston, partenza per Roma, dove l'aereo presidenziale giungerà venerdì. La visita di Craxi negli Stati Uniti è preceduta da una intervista che il presidente del Consiglio ha rilasciato al .New York Times.. Gli Usa, sostiene Craxi, devono dichiarare che le cosiddette «guerre stellari, sono negoziabili sin dall'avvio delle nuove trattative di disarmo a Ginevra. Essi devono 'fornire garante* all'Urss sul loro piano .per superarne le preoccupazioni». Craxi aggiunge che «il dialogo che si è appena riaperto non deve morire alla nascita». Il successo del dialogo, ha precisato 11 Presidente del Consiglio, può dipendere dalla volontà americana di mostrarsi sensibile alle Istanze sovietiche. Nelle dichiarazioni di Craxi, il «New York Times, ha riscontrato un atteggiamento verso le «guerre stellari, diverso da quello del premier inglese, signora Tatcher, e da quello del Cancelliere tedesco Kohl, 'di minore appoggio» lo ha definito. Ma l'autorevole quotidiano ha messo in evidenza che il presidente del Consiglio »è anche in accordo con una vasta area del piano reagantano», e intende affrontare il problema «senso pregiudiziali: Come Reagan, cosi Craxi ha criticato il termine 'guerre stellari» dicendo che si tratta di un'iniziativa di difesa: e ha ammesso che, qualsiasi accordo sul disarmo si raggiunga a Ginevra, sarebbe quasi impossibile impedire la ricerca su di esso: 'Non si può frenare il cervello» ha detto. Craxi ha altresì auspicato che le trattative si concentrino 'Sulle cose che esistono, non su quelle che non esistono», ossia sul missili di teatro e strategici. Un suo stretto collaboratore, di cui il «New York Times, non ha fatto il nome, ne ha interpretato le dichiarazioni nel senso più favorevole agli Stati Uniti. .Il presidente del Consiglio» ha sostenuto «non propone che lo scudo spaziale sia abbandonato in cambio di concessioni sovietiche, ma solo che sia oggetto di intense discussioni». Nell'intervista Craxi ha parlato anche dell'attentato contro il Papa, del terrorismo e della .resanomics». Del primo ha detto che ebbe un motiva politico, ed era diretto •contro il Papa polacco». Del secondo che -poggia su gruppi isolati senza una base culturale e sociale» e si rivolge specialmente contro la Nato. Del terzo che .ha creato milioni di nuovi posti di lavoro e dovrebbe indurre l'Europa e l'Italia alla riflessione».