Fiorello effetto speciale di Alessandra Comazzi

=1 La grande sfida del sabato sera vinta dalla Rai su Canale 5 Fiorello effetto speciale Si sdoppia e ha gli occhi da cartoon HA vinto la Rai, dispiegando la sua antica potenza: e così «I cervelloni», uno dei tanti programmi clonato da «Portobello», dedicato alle invenzioni, presentato da Paolo Bonolis, sostenuto da ospiti e balletti e benedetto da Pippo Baudo, ha battuto per 7 milioni 795 mila spettatori contro 6 milioni 123 il concorrente di Canale 5 «Non dimenticate lo spazzolino da denti». Era quest'ultimo il debutto più atteso nel rutilante móndo del varietà televisivo: si trattava infatti della prima trasmissione, che non fosse il karaoke, condotta da Fiorello. Fiorello, con Baggio il secondo codino più famoso d'Italia, mitico ex animatore di villaggi turistici, invidiatissimo fidanzato di Anna Falchi, domatore di folle convenute nelle italiche piazze per cantare in coro al suono di musiche preregistrate. Cantante eclettico e bravissimo, una forza della natura, definito da Abatantuono (che, suo primo ospite, ha riscoperto per l'occasione accenti da «terrunciello»), «una potenza di ignoranza: come me», ricordato dai suoi ex colleghi animatori «buono, umile, disponibile, uno che non si faceva condizionare quando sapeva che nel villaggio c'era qualcuno famoso, ma lavorava sempre come un matto dalle 9 del mattino alle 2 di notte». Un santo, un poeta, se non un navigatore. «Non dimenticate lo spazzolino da denti» è per l'appunto un grande show da villaggio vacanze, con il pubblico seduto sulle scalinate a battere le mani. In attesa che venga assegnato il viaggio a Santo Domingo, Fiorello gioca con i suoi spettatori, mostra di conoscerli a uno a uno, fa gli scherzi, ma scherzi complicati, come quello di prelevare l'auto di una ragazza «dal suo parco», e di farla camminare sulle acque, sorretta da un sommergibile. «Ma come avete fatto a prendere la macchina?», chiede lei. Già, come avranno fatto? Tutto combinato, qualche pai-ente complice? Che importa? Abbiamo imparato come non sia rilevante sapere se quello che ci raccontano è vero: soltanto lo spettacolo interessa. Ma lo spettacolo, da Fiorello, è poco e inconsistente, continuamente interrotto da una pubblicità martellante e dalle televendite, pilotate anche loro dal nostro ipercinetico uomo: però ci sono gli effetti speciali. E' forse la prima volta che un programma (che non a caso costa all'incirca mezzo miliardo a puntata) fa un uso così cinematografico dell'elettronica: quando Fiorello canta la canzone del film «Ghost», si sdoppia per fare anche la parte del fantasma; quando deve porre alcune domande su Rodolfo Valentino, fa un'ampia giravolta e il suo abito si trasforma nel caffetano dello sceicco; quando mette Anna Falchi sotto una se¬ dicente macchina della verità e lei dice di preferirgli Baglioni e Barry White, gli schizzano gli occhi fuori delle orbite e le sue narici diventano nari fumanti. Quei 450 milioni spesi per una puntata hanno potuto molto, in ascolto, ma non sono riusciti a surclassare Raiuno, che per il debutto dei «Cervelloni», ha sfoderato, oltre a Bonolis, SuperPippo Baudo e Fabrizio Frizzi: il simpatico terzetto si è pure messo a cantare (non lesinando il bis) «Rai di tutto di più», sull'aria di «Si può dare di più». Forse volevano dileggiare pubblico e concorrenza. Baudo, il presentatore degli impossibili, è ormai in grado di far balzare in testa alle classifiche ogni cortile dove va a esibirsi. Se fosse stato da Fiorello, avrebbe vinto Fiorello, ci possiamo scommettere. Infine l'ecumenismo: Fiorello e Bonolis si sono scambiati, dalle rispettive trasmissioni, gli auguri di buon lavorone di tanta bella televisione per tutti. Che cuori. Alessandra Comazzi «I cervelloni» hanno battuto «Non dimenticate lo spazzolino da denti» sotto la guida di Bonolis e con l'aiuto di SuperPippo Fiorello con gli occhi del coniglio Roger Rabbit. Nella foto qui accanto Paolo Bonolis, più a destra Pippo Baudo

Luoghi citati: Italia, Santo Domingo