«Yassin, Israele ti ha condannato a morte» di Aldo Baquis

«Yassin, Israele ti ha condannato a morte» «Yassin, Israele ti ha condannato a morte» Ministro israeliano annuncia «l'esecuzione» del capo di Hamas: «Non ci sfuggirai» Aldo Baquis TEL AVIV Ricorrendo al sintetico e minaccioso termine biblico di «Ben-Mavet» (passibile di morte) il viceministro israeliano della difesa Zeev Boim ha avvertito ieri il leader di Hamas, sceicco Ahmed Yassin, che i suoi giorni terreni sono ormai contati. «Yassin è un "Ben-Mavet". Che si scavi pure una fossa profonda, non beneficerà di un solo giortìo o di una sola notte di requie. Lo troveremo nei suoi cunicoli - ha garantito Boim -e lo elimineremo». Israele ha già cercato a settembre di ucciderlo, mentre dirigeva in un appartamento a Gaza una riunione con alcuni stretti collaboratori fra cui il comandante del braccio armato di Hamas. Ma lo sceicco paraplegico aveva già raggiunto l'uscita quando sulla casa fu sganciata da un aereo da combattimento una bomba da 250 chilogrammi che provocò alcuni morti e grande distruzione. Yassin rimase appena graffiato ad una spalla. L'attentato suicida di mercoledì al valico di Erez - dove una madre kamikaze inviata da Hamas ha ucciso tre militari e un civile - ha indotto adesso i responsabili militari israeliani a tornare alla pratica delle esecuzioni mirate dei dirigenti dei gruppi armati palestinesi. Informazioni di intelligence, giunte nella nòtte di giovedì sul tavolo di Boim, indicavano che proprio le parole di Yassin - che autorizza adesso le donne a partecipare agli attentati suicidi - sono state decisive per la kamikaze di Erez, la ventunenne Rim al-Riashi. Al termine delle preghiere del venerdì, Yassin ha improvvisato a Gaza una conferenza in cui ha negato di essere stato lui in persona a mandare in missione la kamikaze e di non avere alcun ruolo di tipo Imilitare, ma in cui ha confermato nella sostanza che la Jihad (guerra santa) con Israele proseguirà. L'essere ricorsi adesso alla combattente islamica - ha spiegato Yassin ai suoi seguaci - «rappresenta un nuovo sviluppo nel conflitto con il nemico». E' stata dunque una decisione presa freddamente a tavolino e non - come è stato affermato da più parti - una scelta locale, dovuta alla presenza di una candidata molto motivata e di un preciso obiettivo riconosciuto come puntò debole in un sistema di fortificazioni. «La Guerra santa - ha ribadito - è un dovere per tutti: per le donne così come per gli uomini». E le esplicite minacce di morte? Quelle, ha risposto, non gli fanno paura - e non c'è da dubitarne perché ogni buon musulmano deve essere pronto al martirio. In ogni caso, ha aggiunto, «i sionisti pagheranno un caro prezzo per i loro misfatti». Yassin ha poi rivolto la propria foga polemica anche contro l'Autorità nazionale palestinese e contro il governo di Abu Ala. Un governo «vergognoso» due volte, a suo parere: perché il premier ha «osato» ipotizzare uno stato binazionale in Palestina dove ebrei e musulmani beneficino di medesimi diritti (Hamas si oppone) e perché l'Anp concentra i propri sforzi diplomatici nella lotta alla ((barriera di separazione» mentre invece - secondo Hamas - dovrebbe ribadire al mondo che la intera Palestina, dal Giordano al Mediterraneo, é sottoposta allVoccupazione sionista». Ad accrescere la irritazione di Yassin sono notizie, sempre più insistenti, secondo le quali al-Fatah ha deciso di assumere a Gaza e in Cisgiordania il controllo amministrativo delle moschee al fine di arginare l'ascesa nella popolarietà di Hamas e della Jihad islamica. A quanto risulta a Hamas, dettagliati progetti sono già stati messi a punto dal generale Ghazi el-Jibali, il comandante della polizia palestinese.

Luoghi citati: Cisgiordania, Gaza, Israele, Palestina, Tel Aviv