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Avigliana scompare ma rinasce Settimo SOFTBALL: DOPO LA RETROCESSIONE DALL'A2 Avigliana scompare ma rinasce Settimo Alberto Barile Scompare l'Avigliana, ma dalle sue ceneri rinasce una società; come l'Araba Fenice riappare al mondo del softball il Settimo, realtà gloriosa e ricca di tradizione. Protagonista di questa trasformazione è Giorgio Marchetti, il sanguigno tecnico travolto da una crisi della società valsusina che ha in primo piano lo sport e come sfondo pesanti carenze finanziarie. Dopo una stagione fallimentare dal punto di vista agonistico (la squadra è retrocessa dalla A2), la dirigenza dell'Avigliana Softball si è trovata in grosse difficoltà economiche ed ha deciso lo smaltellamento: alla spicciolata hanno levato le tende in molti, a partire dalle due «anime» della società, Marzia Piantino e Riccardo Mussa, dimissionari. Marchetti aveva creduto in un progetto che, alla luce dei fatti, si è rilevato solo un sogno. «Mi sono ritrovato da solo, a fare il boia e l'impiccato» commentava dopo la retrocessione della prima squadra. Una solitaria voce si è levata, ma si è trattato più che altro di un ultimo grido di speranza: Armando Perizzolo, padre di due atlete, ha provato a salvare l'insalvabile ma, almeno per ora, con scarsi risultati. Dunque Marchetti riparte da Settimo dove l'attendono un diamante con i fiocchi, un Comune sempre pronto ad aiutare le attività sportive e un background imprenditoriale che si è già dimostrato generoso in passato. Partirà con un gruppo di ragazze dell'ex formazione locale e con qualche atleta dell'Avigliana, senza grosse pretese: «Non abbiamo campionesse, ma con l'impegno si può ancora creare qualcosa di buono. Sono un romantico, avevo voglia di smettere ma so che qualcosa si può ancora comunicare». Teoricamente la neorinata compagine dovrà ricominciare dalla serie C, ma un ripescaggio in B è molto più di un miraggio. E l'Araba Fenice, ora, può davvero tornare a volare.