«Così Lennon uccise Stuart mio fratello»

«Così Lennon uccise Stuart mio fratello» LA SUTCLIFFE ACCUSA «Così Lennon uccise Stuart mio fratello» LONDRA Da tempo la sorella del «quinto Beatle» accusa John Lennon di avere ucciso il suo Stuart con un calcio alla testa: ora Pauline Sutcliffe ha deciso di vendere al migliore offerente le prove di quel presunto delitto. Sutcliffe, 60 anni, autrice di una biografia del 2001 in cui punta il dito contro Lennon per la morte del fratello, cederà a un'asta londinese gli appunti e le lettere del giovane bassista del gruppo. Valutata in circa 1,5 milioni di euro, la preziosa collezione è già stata esposta nel 2000 a liverpool nel locale Museo sulla Storia dei Beatles. Stuart Sutcliffe morì ad Amburgo nell'aprile del 1962 a causa un'emorragia cerebrale, ma all'epoca l'autopsia non riscontrò alcuna malattia. Da allora, molti esperti sostengono che il giovane sia morto in seguito alle ferite inteme mai diagnosticate - subite durante una lite del 1959 con Lennon, in cui quest' ultimo lo colpì per legittima difesa. Ma Pauline Sutcliffe non la pensa così e ritiene che i documenti in suo possesso dimostrino la colpevolezza di Lennon. Nella biografia «Beatles' Shadow», Sutcliffe parla di una presunta relazione omosessuale di Lennon con suo fratello e afferma invece che il Beatle interprete di «Woman» e «Imagine» avrebbe ucciso Stuart «per gelosia». Ma c'è di più. Secondo la donna, non furono le presunte ferite riportate tre anni prima ad uccidere il fratello, ma un attacco premeditato sferrato da Lennon qualche mese prima della sua morte. Pauline Sutcliffe è convinta che i primi sintomi del malessere del fratello siano emersi nell'ottobre del 1961, cioè poco dopo il presunto scontro con Lennon. In quel mese, infatti, il taccuino contiene una serie di scarabocchi che rifletterebbero il graduale degrado cerebrale di Stuart. In realtà, le pagine di quel taccuino sono piene di gridi d'aiuto come «tormento», «esplosione», «cervello sanguinante», scritti con una calligrafia tremante e spesso accompagnati da disegni astratti. In una delle lettere, Sutcliffe sbaglia anche a scrivere il nome dei Beatles e in altre pagine del taccuino cerca di dissezionare il suo cervello e parla del suo stato di salute. Sutcliffe ha ribadito le sue accuse contro John Lennon alla presentazione dell'asta, che si terrà il prossimo 29 luglio a Bonhams, e si è augurata che così il pubblico potrà decidere da solo come sono andate veramente le cose.

Luoghi citati: Amburgo, Londra