Il Brasile libererà 15 detenuti politici per salvare l'ambasciatore rapito

Il Brasile libererà 15 detenuti politici per salvare l'ambasciatore rapito Il diplomatico americano prigioniero dei "barbudos,, a Rio de Janeiro Il Brasile libererà 15 detenuti politici per salvare l'ambasciatore rapito La condizione era stata posta dai rapitori (terroristi castristi) con un ultimatum: «Se non consegnerete i prigionieri, sani e salvi, al Cile o al Messico o all'Algeria, Elbrick morirà » L'immediata accettazione del governo: trattative in corso - Come è avvenuto il rapimento (Nostro servizio particolare) Rio de Janeiro, 8 settembre. Il governo brasiliano ha accettato di liberare 15 prigionieri politici In camino dell'ambasciatore americano Burke Elbrick, rapito ieri aera da due barbudos in una strada di Rio. L'ultimatum dei rapitori precisava ohe il governo deve condurre sani e salvi sul territorio dell'Algeria, del Cile o del Messico, quindici prigionieri politici che verranno designati. La vita dell'ambasciatore dipendeva da questa condizione. Il ministro degli Esteri José Plnto ha detto che il governo attende l'elenco dei nomi dei 15 prigionieri politici che i rapitori vogliono far liberare. Col rapimento di Burke Elbrick i commandos rivoluzionari brasiliani hanno eseguito quel « colpo spettacolare » che avevano annunciato il 15 agosto col proclama dell'ex deputato comunista Carlos Marighela. Per diffondere tale proclama, avevano compiuto un audace colpo impadronendosi della torre dì trasmissione più potente dì radio Sao Paulo. Le prime versioni dei testimoni confermano quella dell'autista dell'ambasciatore. Alle 13,50. giovedì, una Volkswagen costringe la Cadillac di Burke Elbrick a fermarsi. Un secondo dopo, quattro uomini armati sono nell'interno della macchina e immobilizzano l'autista e l'ambasciatore. Un terrorista taglia il radiotelefono e conduce la Cadillac in una strada deserta. Elbrick viene allora trasportato su un camioncì no mentre l'autista brasiliano rimane sul posto con le mani dietro la nuca. Poi il camioncino parte a tutta velocità. L'autista ricorda di aver sentito parlare di cloroformio. Egli possiede un duplicato delle chiavi e riconduce quindi la Cadillac fino al primo magazzino dal quale telefona all'ambasciata. Alcune ore dopo viene ritrovata la Volkswagen nel quartiere di Gavea e all'interno ci sono alcuni manifestini oltre ad un ordigno esplosivo. « Tutto lascia credere che si tratta di un atto terroristico », dichiara ai giornalisti il ministro Pinto, ed in una dichiarazione diffusa poco dopo viene deplorato questo atto di terrorismo « puro e semplice » che arrecherà « enorme pregiudizio al prestigio del Brasile all'estero ». Viene data l'assicurazione che k sono state adottate tutte le disposizioni per liberare l'ambasciatore e arrestare i rapitori ». Le prime ipotesi si fermano su due nomi: Marighela e Lamarca. Durante l'attacco contro la radio dì Sao Paulo essi sarebbero stati identificati. Ex deputato comunista dissidente, Marighela si è rifugiato da due anni nella clandestinità con un gruppo di militanti di estrema sinistra. Carlos Lamarca è un ex capitano dell'esercito che ha disertato nel gennaio scorso. Ai commandos di Marighela e Lamarca vengono attribuite tutte le rapine contro le banche e gli attentati contro le caserme compiuti da gennaio. Copyright di « Le Monde » e per l'Italia de « Lo Stampa » liberazione. Queste persone naturalmente sono molto decise. Con tutto il mio amore, sperando di essere molto presto ancora insieme. Burke ». (A. P.) At dli U L'ambasciatore Elbrick, rapito in Brasile (Telefoto)

Persone citate: Burke, Burke Elbrick, Carlos Lamarca, Carlos Marighela, José Plnto, Lamarca