Morta d'infarto a 46 anni la scrittrice Anna Langfus

Morta d'infarto a 46 anni la scrittrice Anna Langfus Morta d'infarto a 46 anni la scrittrice Anna Langfus Polacca di nascita, ottenne il « Goncourt » nel 1962 - Durante la guerra fu condannata a morte dai nazisti: la salvò un ufficiale italiano (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 maggio. Anna Langfus, la scrittrice che quattro anni fa ebbe un ntescmomento di notorietà quando ilail suo romanzo Lés bagages de sable vinse il «Prix Goncourt». è morta all'improvviso oggi a 46 anni, in seguito ad un infarto. Da allora, il suo nome era ricaduto in un completo oblìo, come succede spesso ai vincitori dei premi letterari: Anna si era ritirata col marito e la figlia Maria, sedicenne, in un appartamento al decimo piano di un enorme casamento popolare alla periferia di Parigi, e sembrava avere rinunciato all'arte narrativa. Anna Langfus era nata nel 1920 a Lublino, in Polonia, e a quindici anni aveva incominciato a scrivere le prime poesie. Aveva poi frequentato la scuola politecnica di Verviers, nel Belgio, ma l'aggressione tedesca la sorprese nella sua patria invasa. Prese subito parte alla Resistenza, finché non cadde nelle mani della Gestapo, che la condannò a morte. vtatre riplansupcorartlicenrasozidocominlireca Un ufficiale italiano, il tenente Romildo CatulTa, appartenente alle truppe che il fascismo aveva mandato contro la Russia, riuscì a salvarle la vita con un avventuroso stratagemma che fa pensare alla trama di un romanzo di cappa e spada. Venne però ripresa e rimase rinchiusa in un campo di concentramento fino alla fine della guerra, mentre i nazisti sterminavano tutta la sua famiglia. Incominciò allora a scrivere per il teatro e la sua prima commedia, Les lépreux, venne rappresentata nel 1956 da Sartia Pitoèff, nella sala dell'* Alliance Frangaise », ma il successo fu mediocre. L'attenzione della critica fu invece attirata dal romanzo Le sei et le soufre, sconvolgente rievocazione delle sofferenze subite dai popolo polacco durante la occupazione hitleriana Poi venne, nel 1962, il « Goncourt ». «Credete che il premio vi cambieràf », le chiese in quell'occasione un giornalista, e Anna rispose: «Neppure la Gestapo è riuscita a cambiarmi >. g, v.

Persone citate: Anna Langfus, Anna Langfus Polacca, Goncourt, Romildo Catulta

Luoghi citati: Belgio, Lublino, Parigi, Polonia, Russia