Sistemi elettronici per il controllo automatico del traffico aereo

Sistemi elettronici per il controllo automatico del traffico aereo CONTINUI PROGRESSI DELL'AVIAZIONE Sistemi elettronici per il controllo automatico del traffico aereo Su molti aeroporti internazionali partenze ed arrivi si susseguono notte e giorno ogni pochi minuti: esame ed elaborazione dei «dati di volo» devono essere rapidissimi - L'aereo non può stare fermo in cielo ad aspettare di avere via libera Satco, Sacsa, Atcas, Spatca: si direbbe un'iscrizione magica tramandataci dall'antichità; si tratta invece delle sigle (il cui significato non staremo a decifrare) ' di quattro sistemi elettronici per il controllo automatico del traffico aereo. Realizzati da altrettanti grandi complessi industriali, tali sistemi ai stanno contendendo le aviazioni del vari paesi del mondo, alle quali promettono più spedita e regolare esecuzione delle operazioni preparatorie e di assistenza alla navigazione degli aeroplani, in particolare quelli di linea, garantendo, in ultima analisi, maggiore sicurezza di volo. Uno di tali sistemi — il Sacsa — dovrebbe entrare quanto prima in funzione in Italia, per le cui esigenze è stato particolarmente studiato. Che cosa significa «controllo automatico del traffico aereo »? Occorre premettere che fin dagli inizi dell'attività aeronautica si è sempre cercato di pianificare e controllare, da terra, nei limiti del possibile, la navigazione degli aeroplani, anche per facilitare l'eventuale opera di ricerca e soccorso in caso di atterramento forzato. Il pilota comunicava cioè al comando dell'aeroporto di partenza la località di destinazione e la rotta che intendeva seguire. Per telegrafo, telefono o via radio veniva avvertito l'aeroporto di arrivo e indicata, altresì, l'ora approssimativa di atterramento. Inoltre, il pilota cercava di conoscere, in base alle osservazioni del servizi meteorologici, quale tempo avrebbe incontrato lungo la rotta. Oggi, tutti questi servizi si sono straordinariamente perfezionati ed estesi; non solo ma il pilota, grazie alla radio, può rimanere in costante collegamento con le basi a terra e ricevere, In ogni momento, immediate comunicazioni interessanti la regolarità e la sicurezza della sua navigazione. Allo stesso tempo, però, la navigazione aerea è andata grandemente intensificandosi, in particolare nelle regioni più densamente popolate e progredite, creando una serie di problemi di traffico non minori di quelli che si hanno sulle strade nei confronti del traffico automobilistico. Tra le città principali sono state create aerovie, lungo le quali gli aerei: di lìnea, militari, privati, debbono rigorosamente mantenere quote e velocità di volo prestabilite, ad evitare possibili collisioni. Il problema è acuto nelle regioni cosiddette terminali, dove confluiscono e donde prendono l'avvio i voli in tutte le direzioni dell'orizzonte. Su certi aeroporti Internazionali partenze e atter ramenti si susseguono giorno e notte ogni pochi minuti. Lo stesso Atlantico settentrionale è oggi sorvolato da un aereo ogni quarto d'ora. L'intrecciarsi di tanti voli In poco spazio e a minimi Inter valli di tempo, da parte dì aerei dì caratteristiche spesso molto diverse, ha reso quanto mai complesso e laborioso il compito del controllo da terra del voli stessi. Va tenuto pre sente che un aereo non può rimanere fermo in aria — come avviene di un treno da vanti al rosso del semaforo — in attesa che la pista dì atterramento risulti libera per la discesa. Per controllare il traffico aereo è necessario quln di uno studio contìnuo di ve¬ locità e tempi di volo, autonomie, quote di navigazione, zone di attesa in volo livellato o discendente, da parte degli appositi centri di controllo. Un lavoro di contabilità e riscontro senza soste, un « carico » e « scarico » di aerei in partenza, in volo o ridiscesi a terra, tale da far 'tribolare squadre di ragionieri. Prima di poter ricevere l'autorizzazione alla partenza dalla torre di controllo dell'aeroporto, il pilota di un qualsiasi aereo è tenuto a presentare il suo piano di volo nel quale, avuto riguardo alle caratteristiche del suo aereo (velocità e quota raggiungibili), alla scorta di carburante, alle condizioni atmosferiche lungo il percorso e altri particolari ancora, indica la rotta che intende seguire. Il centro di controllo esamina il piano, si assicura che la rotta prescelta, specialmente se coincida con un'aerovia, sia disponibile, per quali ore e quote, e soltanto quando ogni particolare risulti appurato dà l'autorizzazione al volo. Non appena l'aereo ha lasciato l'aeroporto, dalla torre di controllo viene segnalata l'ora effettiva di partenza agli enti interessati, che provvedono a seguire ulteriormente l'aereo nel suo tragitto. Grazie ai sistemi elettronici di controllo accennati all'inizio, tutto questo pressante lavoro (fino ad oggi eseguito ricorrendo a grandi quadri murali recanti cartellini spostabili, registri, telefonate a ripetizione, telescriventi, ecc., da personale sempre all'erta) potrà essere più o meno automatizzato. Calcolatori analogici, elabora¬ tori elettronici, registratori magnetici, tastiere, strisce perforate e altri ingegnosi quanto complessi apparecchi, frutto della moderna tecnica dell'automazione, eseguiranno da soli, in maniera pressoché istantanea, correggendo altresì eventuali errori, tutti 1 confronti di dati e i controlli necessari. I radar a grande portata forniranno sullo schermo di tubi catodici, in maniera immediata, la posizione di ogni singolo aereo in volo nei vari settori di controllo, mentre il panorama completo dell'intera area controllata sarà offerto da grandi quadri indicatori, riproduzione in miniatura del cielo circostante. Andrà gradualmente attuandosi, cioè, un sistema di controllo del traffico aereo in certo senso analogo a quello che ha dato ottima prova nelle grandi stazioni ferroviarie, dove ciascun convoglio corre lungo 1 binari, imbocca scambi, trova il suo posto, di attestamento o le rotaie di corsa gra zie alle segnalazioni e ai co mandi a distanza elettromagnetici controllati dall'apparato centrale di manovra. Nel controllo automatico del traffico aereo la registrazione su nastro magnetico di ogni disposizione o dato di volo co munlcato agli aerei consentirà infine, in caso di difficoltà o incidente, l'esatta ricostruzione degli eventi che li hanno preceduti, di modo che si avrà più facilmente il mezzo per evitarne la ripetizione. La sicurezza di volo, che nello scorso anno ha toccato in tutto il mondo la punta più alta rispetto agli anni precèdenti 11 cui indice era peraltro già notevolmente elevato — riceverà cosi un ulteriore miglioramento. I trasporti aerei vedranno affrettato allora 11 raggiungimento del medesimo grado di sicurezza d'impiego dei trasporti di superficie, da cui già distano molto poco. Salvatore Caldara Esperto costruzioni aeronautiche

Persone citate: Salvatore Caldara

Luoghi citati: Italia