I IVI

I IVI I IVI ESI Possidente di Acqui uccide un bracciante e lo sotterra nei pressi della cascina eno vivaci le polemiche soffriva di disturbi psichici: era già stato ricoverato a enze la vittima, di 28 anni - Ieri si è avvicinato al gioate - Poi si è cambiato d'abito ed è andato a costituirsi (Dal nostro corrispondente) Acqui, 11 settembre. Un giovane proprietario agricolo ha ucciso oggi pomeriggio uno dei suoi dipendenti, un bracciante. Dopo aver sotterrato la sua vittima in un noccioleto, l'omicida si è cambiato d'abito e sì è fatto accompagnare in motocicletta da un parente alla più vicina stazione dei carabinieri, quella di Bubbio, dove si è costituito. Il delitto è stato compiuto alla cascina «Tolai>, in località San Sebastiano di Sessame, a circa due chilometri dal paese. L'assassino è Giulio Piccardi, di 34 anni, un giovane che per un lungo periodo ha frequentato a Torino la facoltà di agraria, ma, a quanto pare, senza arrivare alla laurea. Pare che lo studio gli avesse procurato un turbamento psichico e il giovane era stato costretto a ritornare in paese, presso i genitori. Secondo gli amici, era un tipo strano, taciturno. A Torino abita una sua sorella, Giacinta, di 28 anni, impiegata. Circa un mese fa il Piccardi aveva conosciuto, forse a Torino, il bracciante Alessandro Mandelli, di 28 anni, originario del Bergamasco. Il giovanotto era in cerca di lavoro e il Pie cardi lo portò a Sessame e lo sistemò presso 1 propri genitori, il padre Ercole, di 57 anni e la mamma Caterina Bracco, proprietari di campi e vigneti. La tragedia è scoppiata im provvisa nel pomeriggio di og gi. Mentre il Mandelli sì tro vava a riposare al riparo di al cune piante di nocciole, il Piccardi gli si è avvicinato con cautela imbracciando una doppietta e, da distanza ravvicinata, ha scaricato l'arma sul bracciante. Il giovane è stato colpito al capo e all'addome deve essere morto sull'istante. Con una pala trovata nel ripostiglio della cascina, il Piccardi ha scavato una fossa nella quale ha spinto il cadavere dello sventurato, ricoprendolo quindi con del terriccio. Poi è ritornato alla cascina e si è cambiato d'abito. Quindi si è recato da un cugino, Tarcisio Bracco, che abita in una fattoria poco distante e gli ha chiesto di accompagnarlo alla stazione dei carabinieri dì Bubbio. Il Bracco che non aveva mo¬ tivi per sospettare quanto era accaduto, portava il parente dai carabinieri. Qui il Piccardi ha narrato, sorridente e con calma, i particolari del delitto. Sulle prime non è stato neppure creduto. Allora l'assassino ha mostrato al brigadiere alcune cartucce da caccia, e ha detto: «L'ho ucciso con proiettili di questo tipo >. Un carabiniere motociclista è stato subito inviato a Sessame. Sul posto giungeva il procuratore della Repubblica di Acqui, dott. Vito Conti, accompagnato da funzionari ed agenti. Il cadavere del Mandelli è stato riesumato e tra sferito nella camera mortuaria del cimitero di Sessame. A mezzanotte, l'autore del delitto, do po l'interrogatorio del Procuratore della Repubblica, è stato trasferito al manicomio di Alessandria. La notizia del delitto ha de stato profonda impressione nel piccolo paese di Sessame, un centro agricolo che si trova a un paio di chilometri dalla provinciale che da Bistagno porta a Cortemilia. I coniugi Piccardi sono molto conosciuti in paese, e godono di larga stima come la loro figlia Giacinta. Il giovane invece era sempre apparso un po' strambo, soprattutto da quando era ritornato da Torino. A quanto risulta, Alessandro Mandelli avrebbe dovuto questa sera recarsi a Rocchetta Palafea, dove si svolgono festeggiamenti patronali, per partecipare ad una gara di canto. Infatti egli era dotato di una bella voce. La spiegazione più facile del delitto è che l'omicidic sia frutto di un'improvvisa follia. E' probabile che il turbamento psichico che affliggeva il Piccardi fosse conseguenza di una vita infelice, forse squallida, sulla quale ora l'autorità giudiziaria sta conducendo una particolareggiata inchiesta. Nel 1959 l'omicida era stato ricoverato per tre mesi al manicomio di Collegno ed ora era in cura a casa. Pochi minuti prima che il Piccardi compiesse il delitto, accanto al bracciante agricolo dormiva un altro s'alariato della cascina. Natale Comba, di 64 anni. Il Piccardi, dopo averlo svegliato, gli ha ordinato di andarsene. Poi ha scaricato la doppietta sulla sua vittima. g. p I1MTII f IM If Militi IM MI MM?I MIlMMMItM IM I ItMIMf MIUI HI IMIM11M 11 IMM M If II P (1IMUI ITI tf ] ITI II

Persone citate: Alessandro Mandelli, Giulio Piccardi, Mandelli, Natale Comba, Piccardi, Tarcisio Bracco, Vito Conti