I giornali parigini scrivono che De Gaulle «non cederà»

I giornali parigini scrivono che De Gaulle «non cederà» I giornali parigini scrivono che De Gaulle «non cederà» a a n e e , a e a , ¬ (Nostro servizio particolare) Parigi, 11 dicembre. « L'Europa è in agonìa? » sì chiede il quotidiano Paris •presse, di ispirazione governativa, dopo l'odierna riunione del Consiglio del Ministri in cui il generale De Gaulle ha dato al ministro dell'Agricoltura, Edgar Pisani, istruzioni imperative sulle modalità delle trattative di Bruxelles e sulla data alla quale dovranno essere terminate. Edgar Pisani ere venuto appositamente a Parigi per, esporre le difficoltà di fronte alle quali si era trovato a Bruxelles perché l'atteggiamento della delegazione tedesca è stato molto più duro di quanto avesse supposto il governo francese. Tale atteggiamento, che qui viene collegato con le conversazioni anglo-tedesche di' Bonn, ha provocato viva irritazione negli ambienti governativi francesi: i quali esprimono inoltre contrarietà per l'opinione diffusa a Bruxelles fra italiani, tedeschi, olandesi e belgi, secondo cui II generale De Gaulle < bluffa > quando minaccia di mandare a monte il Mercato Comune europeo se i problemi agricoli non verranno risolti entro il 31 dicembre. Si mette l'accento sull'« avviso » che il ministro Edgar Pisani ha dato alla delegazione tedesca, affermando che quello di De Gaulle non è un bluff; e il ministro delle Informazioni, Alain Peyrefitte, ha fatto una dichiarazione molto diplomatica nella quale, tuttavia, riconferma la posizione francese: « E' petto — ha detto Alain Peyrefitte — che le trattative non hanno avuto un buon inizio, ma rimangono ancóra venti giorni, ed è quindi possibile che si rispettino i termini previsti, come i firmatari del trattato di Roma si sono impegnati a fare. Finché non si arriverà alla scadenza del SI dicembre, non si può dire nulla di definitivo sui problemi in discussione. E nulla permette di pensare che uno qualsiasi dei sei soci del Mercato Comune potrebbe rimettere in ballo l'impegno di giungere prima del Si dicembre alla conclusione degli accordi agricoli: impegno che è stato confermato di comune accordo fra i governi francese e tedesco in occasione del recente viaggio a Parigi del cancelliere Erhard, impegno citato nel comunicato che venne pubblicato alla fine della visita del Cancelliere. Di conseguenza, la scadenza rimane quella del SI dicembre e soltanto in quel giorno potranno essere tratte le conclusioni sulla sorte delle trattative attualmente in corso. E' la sola data che conta ». Il comunicato al quale si riferisce il ministro Alain Peyrefitte è del 22 novembre e dice che €il generale De Qaulle e il cancelliere Erhard hanno riconosciuto l'importanza che presenta per la Francia e per la Repubblica federale, come per la Comunità economica europea, l'adozione nei termini convenuti dei regolamenti agricoli o finanziari ancora in sospeso, e si sono messi d'accordo affinché vengano fatti gli sforzi necessari per assicurare il successo dei lavori di Bruxelles ». Il comunicato, però, diceva anche che «il buon esito delle trattative doganali di Ginevra è ugualmente un obiettivo comune dei due governi, che desiderano ridurre SlPUlvcIztptlcCcfccfcz SjSSS. ae fZaZTie £|lozioni fra la Cee e gli altri Paesi, specialmente gli Steli Uniti e quelli della Zona di libero scambio ». Il conflitto franco-tedesco verte su queste due parti del comunicato del ■ 22 novembre. I francesi insistono sulla soluzione dei problemi agricoli; i tedeschi chiedono che, parallelamente, venga adottata uiia politica comune sulle prossime trattative doganali di Ginevra (il Kennedy round) per le quali la Francia non intende fare concessioni. Il quotidiano del mattino Combat non esita a scrivere che è in corso una « prova di forza*, e Paris-presse afferma che «De Qaulle non cederà* I. m. Il ministro francese dell'agricoltura, Edgar Pisani, ièri a Bruxelles alla riunione del Msrcato Comune (Tel.)