La salma di Gea della Garisenda giunge domani ad Alessandria

La salma di Gea della Garisenda giunge domani ad Alessandria La salma di Gea della Garisenda giunge domani ad Alessandria La famosa cantanaveva ottantalré Alessandria, lunedi sera. Domani alle 10 giungerà ad Alessandria la salma della signora Sandra Drudi, vedova Borsalino, deceduta sabato scorso nella sua tenuta di Villa Verucchto, presso Rimìni Il feretro arriverà direttamente al cimitero per essere tumulato nella cappella della famiglia Borsalino, mentre la funzione religiosa è stata celebrata stamane, lunedi, nella cappella stessa della villa. La morte della signora Gea della Garisenda ha risvegliato nella memoria degli anziani alessandrini amanti della « piccola lirica », come era definita mezzo secolo fa L'operetta rinnovata da un senso più artistico per il gusto moderno di Lehar e Strauss, 1 trionfi di quell'eletta cantante che nella città, nell'ottobre 1911, aveva elettrizzato il pubblico con « La vedova allegra », eclissando la prima Interprete di quella fortunata composizione musicale, l'indimenticabile Emma Vecla. Il fascino della sua tipica bellezza di ardente romagnola e la vellutata, squillante voce armoniosa avevano rallegrare il sedicente Alessandro N'eumeycr. D'altro canto, in Germania non lo vogliono. Una provvidenziale nefrite viene, a risolvere le incertezze dell'antico confidente dell'Okrana. Egli si mette a letto nel febbraio del 1918 e muore la sera del 24 aprile, lontano (proprio come ha sempre sperato) dalla patria. 11 mistero della sua personalità permane a tutt'oggi insoluto. Qua! era il pensiero di quest'uomo che ha tradito amici e avversari? E chi, in realtà, era per lui amico, e chi avversario?.:. Neanche la moglie, l'ardente e sincera Anna Mankin che l'ha sposato credendolo un nichilista puro, e stata in grado di risolvere questo enigma. Teodoro Brun te romagnola che lanciò il motivo « Tripoli anni - Sarà tumulata nella tomba della celebrazioni del centenario di fondazione dello stabilimento Borsalino. L'anziana signora, candidi i capelli, il volto sempre fresco e roseo, dagli occhi bruni e ancora affascinanti, come quelli di Anna Glavari, era passata agile e disinvolta fra quella folla di convenuti da ogni parte d'Italia e dall'estero, suscitando ancora ammirazione e fervore immutati. E ancora allora, in quel vasto edificio ove era maturata l'imponente impresa commerciale e la vasta opera di bene profusa dal compianto suo marito, Teresio Borsalino, echeggiarono con voce fresca e squillante la note della sua vecchia canzone, « Tripoli bel suoi d'amore », in un tripudio com¬ I esercitato una così potente attrattiva nel pubblico che questo non si stancava di affollare il teatro per una lunga serie di esecuzioni, culminate con l'introduzione della nota canzonetta scritta dal valoroso collega Giovanni Corvetto, della «Stampa», e rivestita di note melodiose e gagliarde dal maestro Colombini, «Tripoli bel suol d'amore », che mandava ogni sera il pubblico in visibilio. Ancora adesso sono ricordati i fastosi abiti che indossava sulle scene e che le sartine e le operaie di Alessandria, citate per la loro innata eleganza, anche nei loro semplici vestiti, sognavano nella loro fantasia e cercavano di adattare per sé, modestamente, sullo stile di Gea della Garisenda, che aveva creato fra noi anche l'arte del vestire signorile. La « bella mora », cosi era chiamata, tutta fuoco come appariva, romantica ed esplosiva da autentica romagnola, comunicativa ed affascinante, con la sua arte impareggiabile e la squisita attrattiva femminile, aveva destato nell'animo del cavaliere del lavoro senatore Teresio Borsalino, anch'egli amante dell'arte canora, una passione ardente. Due anime sensibili, vibranti sulle stesse corde melodiche, che risuonarono festose il mattino del 3 settembre 1933 nelle loro arcadiche nozze in terra di Romagna, fra il convento e le sorgenti del serafico San Francesco e la vasta pianura ove sorge Villa Verucchio, ove da tempo, ritiratasi dalle scene, e rimasta vedova del colonnello Giovanni Dragoni, si era dedicata alle cure agresti nella bella fattoria affrescata da Dudovich. Originale la partecipazione di nozze nella loro eccentrica dicitura: «La Cincinnata, in arte Gea della Garisenda — e — Teresio Borsalino — oggi sposi. Villa Verucchio, 3 settembre 1933 ». L'11 giugno 1957. prossima agli 80 anni, Gea della Garisenda era ritornata in Alessandria per partecipare alle , bel suol d'amore » famiglia Borsalino mosso e reverente di applausi e ammirazione. Domani martedì, le spoglie di questa eletta artista riposeranno per sempre accanto alla tomba dell'adorato consorte. Giovanni Camagna Morto a Firenze il padre del direttore de!l'« Anta » Firenze, lunedì sera. Il direttore dell'agenzia giornalistica «Ansa», dott. Sergio Lepri, è stato colpito da un grave lutto: 11 padre, dott. Angiolo, noto e stimato professionista, è morto ieri sera nella sua abitazione di via Ponzam per un malore di carattere cir colatone Aveva sessantacinque anni.