Carmelo Bene, lotta per l' eredità

Carmelo Bene, lotta per l' eredità L'ATTORE ERA SEPARATO DA RAFFAELLA BARACCHI E VIVEVA CON LUISA VIGUETTI. SGARBI: TUTELARE I SUOI QUADRI Carmelo Bene, lotta per l' eredità L'ex moglie fa apporre i sigilli a casa e studio ROMA E' guerra sull'eredità di Carmelo Bene. Il grande attore è morto solo da quattro giorni ma già si sta combattendo una battaglia senza esclusione di colpi fra due donne importanti della sua vita sentimentale burrascosa. L'oggetto potrebbero essere numerosi quadri di De Chirico posseduti dal 'attore. Raffaella Baracchi, l'ex miss Italia 1983, che aveva sposato Bene il 2 gennaio 1992, ha fatto apporre dall'autorità giudiziaria i sigilli allo studio e altre stanze della casa romana in cui l'artista viveva ed è morto sabato. L'iniziativa, resa nota dal suo portavoce Antonello De Pierro, nasce per tutelare gli interessi della figlia che la Baracchi ha avuto da Bene, Salomè.dilOanni. La signora Bene, separata ma mai divorziata, pare sia molto irritata per aver appreso la notizia della morte del marito dai giornali, non essendo stata avvisata da Luisa Viglietti, la nuova compagna dell'attore, che viveva con lui da otto anni e che lo ha assistito amorevolmente sino all'ultimo. Anzi, riferisce sempre De Pierro, quando domenica si è precipitata a Roma da Torino, dove vive e la figlia studia, non volevano nemmeno farla entrare in casa. Va ricordato che Bene e la Baracchi non si sentivano da anni, dopo la denuncia che lei aveva fatto per maltrattamenti a carico del marito e la susseguente separazione. Lunedì quindi la Baracchi è riuscita a ottenere che una parte della casa (restano fuori i servizi per permettere di viverci alla Viglietti) venisse sigillata, anche perchè ha scoperto che non vi sono più, per esempio, sempre stando a quanto riferisce il portavoce della signora, i vari quadri di De Chirico e altri importanti autori che possedeva Bene. Si tratta probabilmente delle opere cui ha fatto riferimento nei giorni scorsi Vittorio Sgarbi: «Proprio pochi giorni fa - aveva detto infatti il sottosegretario ai Beni Culturali - Bene mi aveva fatto chiedere dove avrebbe potuto far destinare le numerose opere d'arte della sua collezione. Spero che abbia avuto il tempo di sapere che avevo indicato quattro o cinque centri che ritenevo adeguati ad ospitarli, sarebbe triste che que¬ sto patrimonio venisse disperso». La storia tra Bene e la Baracchi era nata quando la giovane torinese aveva accettato una piccola parte nella «Cena delle beffe» che l'artista portò in scena con Gigi Proietti. Nasce l'amore e segue il matrimonio, ma a due mesi dalle nozze la coppia finisce sui giornali, con la signora in questura che denuncia il marito per percosse. Bene in caserma esegue uno dei suoi show violenti e provocatori, finendo per controquerelare la donna e dichiarando che il figlio di cui è incinta non era suo. Da allora i loro rapporti sono avvenuti solo tramite legali. Poi, l'incontro con Luisa Vighetti, la donna che gli era accanto da nove anni e che lo ha assistito sino all'ultimo, a detta di Susanna Javi- coli, sua partner sulla scena, «quella che l'aveva fatto ricredere sull' amore, quell'amore per cui Carmelo si era sempre ritenuto in lutto, dopo la sua prima grande storia dolorosa e la tragedia di un figlio malato: Luisa è una donna vitale, solare e serena, con la sua carica napoletana, piena di dedizione e capace persino di far ridere Carmelo. Prima di lei, lui diceva di aver permesso solo di avvicinarlo "a una schiera di infermiere per amor dell'arte". Erano tutte donne che l'attraevano ma poi, nel volgere di pochi giorni, sembrava volessero emularlo e farsi sue cloni, diventavano lugubri e crepuscolari, con il cibo in orrore, e allora lui non poteva ovviamente più sopportarle: "Così basto io", esclamava».