Questa diavoleria dei cambiar sessa di Paolo Monelli

Questa diavoleria dei cambiar sessa Questa diavoleria dei cambiar sessa Roma, aprile. cIntorno « secoli XVI e XVII cune grandi case di commercio cfarsi ifrmtedesche presero l'uso di mandare dai loro rappresentanti nelle varie città d'Europa, oltre alle solite informazioni di carattere commerciale e monetario, anche notizie di tutt'altro genere, politiche, sociali, di costume, descrizione di cerimonie, condanne a morte di illustri personaggi, operazioni di guerra, avventure di mare, fatti strani e curiosi. La casa dei banchieri Fugger di Augsburg raccolse in questa maniera nella sua biblioteca ventisei grossissimi fascicoli di manoscritti per circa 35.000 pagine; di questo enorme materiale è stata pubblicata tempo fa in Germania una piccola scelta (Fugger-Zcitwii>eii, Ungedruckte Briefe an das Haus Fugger aus den Jahrcn 1568-1605, Rikola Verlag, 1923, Vienna-Lipsia-Monaco) dalla quale tolgo la notiziola seguente, collocata sotto il titolo « Un lanzichenecco par- ctisituhterarleludtoptecfemnstlarfioatorisce una bambina» e datata ; cda Piadena (Cremona), 26 mag-jtgio 1601. ir« Uno strano caso è capitato al i tsoldato Daniele Burghammer che serve nell'illustre reggimento Madrucci di stanza a Piadena, Ita- sgta, e appartiene alla compagnia jscomandata dal capitano Bur- j ckhard Layman. Il detto soldato ; nuna sera, poco dopo essersi coricato, disse alla moglie, che ha sposato regolarmente in chiesa sette anni fa, che gli faceva molto male il ventre e si sentiva qualcosa dentro. Dopo un'oretta mise al mondo una fanciuMina. La moglie è corsa subito a raccontare la storia al capitano. Il soldato è stato esaminato e interrogato. Egli ha dichiarato subito di essere mezzo uomo e mezzo donna e di aver fatto servizio come soldato e combattuto per più di sette anni in Ungheria e in Olanda; e ha provato questo mostrando le sue carte. Quando nacque fu battezzato come maschietto e chiamato Daniele. Prima di andar soldato aveva imparato il mestiere del fabbro, che esercita tuttora insieme alla professione di soldato. Continuando ha dichiarato di cmiezlngrsspamdcls——mavere dormito-una sola volta in IOlanda con uno spagnolo, e di ! essersi trovato incinto in seguito'a questo fatto. Della faconda non ( ha mai detto niente a nessuno. ; nemmeno alla moglie con cui : convive maritalmente da sette anni. Udito questo il capitano ne i ha informato le autorità eccle-jsiastiche che hanno fatto racco-1 gliere la testimonianza da un no- taio. Dopo di che hanno dispo-jsto che la bambina fosse battez- j zata. Le fu imposto il nome di ! Elisabetta, e ha avuto come pa-1 drino il signor Reitner, alfiere di ' Wcingarten, e come madrine al-icune signore della nobiltà. La ce- j rimonia si svolse con gli onori ! militari, con tamburi e pifferi e trombe. Numerosi signori e si- gnore della nobiltà e una schie- ra di 500 soldati hanno accom- pagliato la bambina al battesimo;e l'hanno riaccompagnata a casa, i La bambina può essere allattata alla mammella destra del soldato, non a quella della parte sinistra ove egli è uomo (tao er seme Mannheit bat). Il padre e la fi- glia stanno bene e la bambina è cosi bella che alcune città hanno sollecitato l'onore di adottarla. Tutto questo è stato narrato e : descritto in un documento di no-1 taio. In Italia si considera la co-1sa come un grande miracolo e Ise ne parla dappertutto. LaChie-|sa tutmvia ha stabilito di annui- lare i. matrimonio fra il soldato e la moglie». 11 minuzioso croni- sta ha dimenticato una cosa sola; non ci ha detto se il soldato- , , madre abbia avuto figli dalla moglie. . iCome si vede, questa faccenda'di cambiar sesso, di uomo di-1 ventar donna o, più raramente,. di donna trasmutarsi in uomo, non è una diavoleria moderna, non <. uiw ,-i anche se ì progressi della chi-] rurgia e la scoperta, o l'invenzio-,ne degli ormoni maschili e fem-! amputare dei più evidenti attributi maschi-,li senza per questo poterlo dotare1 di un'intiero corredo, per dire, di attributi femminili; e rimane un uomo con le sottane e| minili possa rendere più fre-l quente che nell'antichità questo!passiggio Tuttavia, fenomeno,più importante di queste altera-zioni più o meno fisiologiche (nella maggior parte dqi casi, co- me hanno ammesso a pertamen- te i chirurghi danesi a proposi- to della Cristina Jorgensen, ci si'limita ad amputare l'individuo cosi i - la parrucca lontanissimo dall'es-' ser donna com'era prima), feno-lmeno più importante mi sem- scambi di sesso di na- moralc di cui molti anzi moiti, anzi troppi esempi in questa nostra ìAnzi non tanto di scam-idi brano gli tura psicologica e abbiamo veramente epoca. Anzi non tanto bio di sesso si tratta quanto alterazione e di attenuazione del- le qualità tradizionalmente prò- prie a ciascun sesso, per cui ci pare aumenti sempre più il nu- mero degli uomini effeminati e delle donne mascolinizzate, e ci è.alvdtandimcile capire di pri- mo acchito a quale sesso appar-ltenga la persona che ci passa ac-: ZZTdbM 'obsc-urunt 1ti, crinibus ambiguoque vttltu. Questo non ve lo traduco; ma certo è esperienza di tutti che in i rte clnssi sociali (borghesi rici o arricchiti, nobiltà e aristoaz\A< gente dello sport dc, tca. o e del cinema, intellettuali e siili) danno sempre più nell'oc- io certi giovani o giovani an chi (come chiamano i bologne zòiiven antig, di uomini mari che non disarmano) che nno movenze fragili e delica, usano ciprie e cosmetici, cuno i lunghi capelli e se li arcciolano sul collo, si lucidano unghie, si depilano, passano nghe ore nei negozi di mode, l parrucchiere, dal massaggiare, e magari si mctton sul viso r la notte une masque de bean. E intendiamoci, per i più di ostoro la loro effeminatezza si rma qui, sono o saranno doani mariti e padri; ma riempioo la vita di quella vanità di ge- tevdscdttaccgalcadrabdssci, di quella cura meticolosa dcl-,c persona, di quel terrore di una muga o di un capello bianco, che enora parevano peculiarità delle ziose donnine. Certo è che in cune città, nei quartieri del entro, i negozi di abbigliamcn maschile sembrano già supere per numero e per sontuosi- quelli dedicati alle donne. D'altro canto è quotidiano pettacolo quello di ragazze che uidano pericolosamente grossis¬ mc automobili o motociclette amminano a lunghi passi, fumao continuamente, spesso tabac mdpdpdacrhi di qualità ordinaria di cui menano vanto, vogliono il fiasco n tavola e tracannano cocktails whisky con maggiore sicureza e resistenza degli uomini, parno un linguagio sguaiato che se on fa arrossire quei languidi iovinomi di cui sopra mette veamente in imbarazzo uomini auteri come me e voi. Sembrano eccate che la natura le abbia rovvedute di certi doni negati gli uomini; maltrattano le chiome, le scorciano, le fanno ruvie e aspre, dopo secoli e secoli he le donne hanno fatto di queladornamento la loro più grata eduzione. Si servono del trucco — quelle che si truccano ancora — non più per raddolcire il viso, ma piuttosto per sottolinearne rutalmente certi tratti, farli più uri o più contrastanti. Da noi ueste cavallone non osano anco- a atrofizzarsi il petto, come le mericane venti o trent'anni fa; ma vi danno assai poca imporanza, se non abbia così madoraie esuberanza che garantisca na scrittura cinematografica e ncanti le folle; e se capita loro i mostrarlo, bello o brutto che ia, non se ne danno per intese, non per civetteria o desiderio di iacere, ma veramente perchè par oro che quella roba non susciti particolare interesse. Anzi molte giovanissime fanno palesemente so di petti falsi, recentemente mportati dall'America. E, cosa a notarsi particolarmente,molte di queste ragazze sono alte ed ltissime; la statura media delle donne è aumentata di molto da noi nel corso di una generazione, Un ultimo fenomeno ci par da lencare, ed è questo. Da un lato i nota presso i giovani cittadini un'esasperata ricerca di varietà di colori di stranezze nel vestio; e dall'altro canto presso le donne sembra diffondersi il gusto dell'uniformità, portano, le più affinate, la mattina e il pomeriggio, vestiti sobri di colori e di taglio, più o meno uguali per tutte, Questa evoluzione, o degene-j azione che sia, questo attenuari dei contrasti fondamentali ej radizionali fra l'uomo e la don-: na, fra il maschio e la femmina,, non credo sia conseguenza della 'parità dei diritti civili e politici ; oncessa alle donne, e del conse- guentc fatto che godono ormai ibero accesso a tutte o quasi tut- e le professioni dell'uomo. Da1 r- i„,„,„ i„ ;„„i„ ina generazione soltanto le ingle- i hanno il voto, ma da almeno ;n secolo hanno assunto nella (oro grande maggioranza quell'a¬ ;petto di viragini legnose e ases- juali che sbalordiva i nostri non- ; ni, ancora orgogliosamente in i ,. , , , „,,,„ „.,_,„ dpossesso di donne tutte curve, kutte ciccia, tutte debolezza e; acrime e docilità. Ma certa-[e da, i ™mK;1,m.nfn ci Hevp'mente il cambiamento si deve il mutato modo della vita so- ciale, ai ritrovati meccanici, al- o sport D'altro canto mi sem- bra fatale che ì caratteri cue distinguono un sesso dall altro debbano indebolirsi .finire col |non essere pm evidenti, quan do le faccende amorose, co-;me avviene, cominciano a perde- i e quell'aspetto furioso, di prc- c queu i»^"" < f di conquista, di lotta, die hanno avuto finora da noi, e che perdura ancora in certe provin-'f ,. ,- vi -, r„l ce meridionali. Non so se sia sol- anto una mia impressione di uo- mo maturo, ma^mi sembra che i,giovani oggi tace ano assai meno all'amore di quelli della genera-1 zione precedente; e ce ne son roppi - so che incedo pern>i>i» „,„„.,,.li gttes — che quei po a amore ui cui sono capaci lo riversano sui oro compagni di sesso; e questo chi che per le ivale più per 1 maschi cl' femmine. Mi pare caratteristico a Lquesto proposito che in una bella ntelligente novella d. una giova- nissima scrittrice, bimona .Mastro-. cinque, pubblicata da Paragone num. di dicembre .,53 si nar- ra la stona d\ un^ Iperde l'amore del fidanzato smar- ritosi dietro ad un certo Franco, |Eccoci tornati al punto di parema. Pm che quelle meta.norosi raccolte dalle cronache con- temporanee, di Roberti che diventano Roberte, di Giorgi che diventano Cristine, mi sembra ci sia da darsi pensiero di questi casi infinitamente più numerosi di ermafroditismo sterile e di attrazioni sbagliate, anche se limitati finora a detcrminate classi sociali e più evidenti in altri (Kicsi che da noi. Se non fosse che il genere umano è verisimilmente ancora agli inizi della sua naturale evoluzione, e gli ci vorranno centinaia di secoli per giungere alla rigida immutabile perfezione degli istinti che assicura una ben regolata vita sociale alle tèrmiti, alle formiche, alle api, si potrebbe credere che stia già formandosi nella umanità il terzo sesso sterile e amorfo che esiste presso quelle spcci di tanto più antiche della nostra, che non parte- cipa alla riproduzione nè attiva mente ne passivamente (se possa essere chiamato attivo il brevissi- mo trepido e mortale attuccio del fuco, a cagion d'esempio, e passivo l'assiduo faticoso quotidiano lavoro di spremere e deporre uova della sola femmina della comunità, l'ape regina. O ape madre, come vogliono si dica dopo il plebiscito del 1946 repubblicani più ortodossi). Paolo Monelli 11U1111 ! M [ ! I ! M ! ! I ] t ] 1M11111 i 11 r 111111111 ! Il 111 i 11111111

Persone citate: Cristina Jorgensen, Haus, Roberti