Fallita la mediazione

Fallita la mediazione Fallita la mediazione per la Beloit di Pinerolo La condizione, posta dalla società, di iniziare le trattative soltanto a stabilimenti evacuati non è stata accettata - Si teme una defezione dei lavoratori aderenti alla Cisal, organizzazione assai vicina alla direzione dell'azienda a cui aderisce la maggioranza dei dipendenti - Oggi un intervento presso il ministro dell'Industria Dal nostro cor rispondente Pinerolo, mercoledì sera. La settima giornata di occupazione degli stabilimenti Beloit-Italia di Pinerolo è stata preceduta da una notte insonne che ha avuto alternative di speranze di una immediata composizione della vertenza e momenti di nera delusione. Il nervosismo U è propagato anche all'interno degli stabilimenti quando, verso le 3 di stamane, dopo una frattura del fronte sindacale, gli attivisti si sono precipitati ai cancelli degli stabilimenti nel timore che gli operai inquadrati nel sindacato indipendente Cisal, che sono in netta maggioranza, lasciassero la fabbrica. Al termine d'una giornata apparentemente tranquilla, caratterizzata da un incontro a Torino tra il prefetto dott. Caso e la direzione della Beloit, giungeva dapprima a Pinerolo una comunicazione che confermava le dichiarazioni rese domenica scorsa dal capo del personale della Beloit, dott. Man panarn a Stampa Sera. Mr. Johnson, nuovo presidente della Beloit-Italia, aveva infatti assicurato formalmente il prefetto che la Beloit non sarebbe stata trasferita da Pinerolo. né ridimensionata e ridotta a reparto di montaggio di pezzi fabbricati all'estero, ma che avrebbe mantenuto intatta la sua attrezzatura ed il suo ritmo produttivo, che si sperava anche di potenziare nel futuro. Il prefetto, tramite il suo capo di gabinetto, informava le quattro organizzazìo ni sindacali delle formali assicurazioni ricevute e dava nel contempo al sindaco di Pinerolo, maestro Bernardi, il mandato di effettuare sondaggi on¬ de avviare trattative per risolvere la vertenza. Il sindaco, che era in procinto di partire per Roma, dove avrebbe dovuto essere ricevuto oggi a mezzogiorno dal ministro dell'Industria on. Medici, decideva di rinunciare al viaggio. Sono partiti in sua vece il pro-sindaco Mauro Chiabrando (de) e il consigliere comunale Morero (pei), segretario della Camera del Lavoro di Pinerolo. I due delegati del Comune saranno ricevuti oggi dal ministro Medici, unitamente ai parlamentari piemontesi che si erano interessati alla vicenda Prima di sera il sindaco, al quale si è afiiancato il sen. Poet, ha avuto il primo contatto separato con la direzione aziendale e poi ha convocato i rappresentanti sindacali per ragguagliarli sulla situazione ed invitarli a far conoscere se erano disposti ad aprire le trattative. Dopo essere stati ricevuti dal sindaco, 1 sindacalisti si sono riuniti nella sala di Giunta del Comune, dove hanno esaminato collegialmente la situazione. Verso mezzanotte il sindaco e il sen. Poet ricevevano nuovamente 1 sindacalisti per conoscere le proposte che erano state formulate circa l'apertura delle trattative. Erano proposte favorevoli, ma tuttavia decisamente contrarie alla richiesta di evacuazione preventiva Subito dopo ii sindaco pre Bava i sindacalisti di attenderlo e lasciava velocemente in macchina il municipio per abboccarsi ancora una volta con l'altra parte. Ritornato in municipio, confermava la possi¬ bilità di trattative a livello Anima-sindacati, alla sola condizione che la fabbrica fosse stata evacuata. A questo punto, Cisl, Uil e Cgil decisero di riunirsi nuovamente, con esclusione della Cisal, ritenendo di dover concordare dapprima un'azione comune e poi abboccarsi con questo sindacato, assai vicino alla direzione. II rappresentante della Cisal, Taricco, indignato per questa de cisione, lasciava subito 11 municipio, minacciando di recarsi ai cancelli per invitare i prò pr! organizzali, che sono la maggioranza dei dipendenti, a desistere dall'occupazione. L'azione della cisal mandava a monte la riunione e faceva accorrere sindacalisti di ogni parte ai cancelli, mettendo in agitazione gli operai. Nelle prime ore del mattino, spossati dalla lunga veglia, sindacalisti e autorità si sono ritirati. Le due parti, fallito il generoso tentativo del sindaco, hanno ripreso la loro libertà d'azione m. g. Contadino annegato nelle acque di un ruscello Cuneo, mercoledì sera. (d.m.) Un contadino di Vernante, Giacomo Landra, di 45 anni, è stato rinvenuto questa mattina annegato nelle acque di un ruscello del vallone Arma. Secondo le indagini dei carabinieri, il Landra ieri sera, mentre tornava a casa, dev'essersi chinato sulla riva del rigagnolo per dissetarsi, ma, forse per il freddo intenso, è svenuto, finendo con la faccia immersa nell'acqua.