Continua l'occupazione della Beloit di Pinerolo
Continua l'occupazione della Beloit di Pinerolo Continua l'occupazione della Beloit di Pinerolo Nessun incidente ancnotte - Colloqui decisi Dal nostro fior rispondente Pinerolo, sabato sera. Anche la seconda notte di occupazione è passata senza incidenti alla Beloit Italia di Pinerolo. La disciplina imposta dal comitato di agitazione, salito ora a venti membri per meglio controllare la situazione, dà i suoi frutti, rendendo meno difficile la permanenza desìi accampati. I turni di sorveglianza c di corvée funzio nano perfettamente,-La-prima I. ..... ... notte sono stati pochi coloro ohe hanno ceduto al sonno; la notte scorsa, invece, quasi tutti hanno cercato di riposare. Ieri sera si sono riuniti i capigruppo del Consiglio comunale di Pinerolo, che finalmente lunedì prossimo si riunirà per la prima volta, per eleggere sindaco e Giunta, dando così un'amministrazione regolare alla città. Dalla riunione di ieri è scaturito, tra l'altro, un accorato telegramma diretto al sindaco di Beloit, negli Stati Uniti d'America. Beloit e Pinerolo sono città gemelle. Il solenne atto di fratellanza è stato firmato nel 1962, nel corso di solenni manifestazioni, durante le quali Pinerolo ha ospitato il sindaco e una delegazione di maggiorenti di Beloit, fra i quali 1 dirigenti centrali dell'industria. Obrì, e forse per la prima volta in modo drammatico, l'istituzione del gemellaggio è alla prova del fuoco: si deve dimostrare, dicono i rappresentanti politici locali, che una fratellanza dev'essere qualcosa di più che una sagra festaiola. Non a caso, perciò, uno dei grossi cartelli che gli operai hanno innalzato sull'ingresso della fabbrica dice: «Gemellaggio Beloit-Pinerolo: uno dei gemelli sta morendo, vo gliamo salvarlo? ». Si ritiene, forse con eccessivo ottimismo, che in America le autorità civili possano influenzare in modo determinante gli industriali. Quindi, vivissima è l'at¬ A causa d che durante la seconda ivi forse oggi a Torino pcPPS' «.Quella pjnerolese — si ennr, innnnirn la mi-i all'A lliar. tesa per la risposta del sindaco di Beloit: si spera che non sia un generico messaggio di adesione morale. Mentre prosegue compatta l'agitazione a Pinerolo, a Torino si stanno intessendo le Illa dei colloqui che dovrebbero sbloccare la situazione. Le tre delegazioni della Beloit — quella centrale di Beloit, negli Stati Uniti, quella di Zurigo, ove ha sede la direzione della Beloit Corporation per l'Eu- sono incontrate Ieri all'Albergo « Principi di Piemonte » in Torino. La vertenza pinerolese è stata esaminata perciò ad alto livello, non più nel quadro locale ma in quello generale della potente organizzazione industriale americana. L'incontro costituisce una solida premessa agli altri incontri bilaterali con le autorità italiane e con i rapprer intanti sindacali, che dovrebbero aver luogo oggi, sempre a Torino. Le maestranze che occupano gii stabilimenti, e che si rifiutano di dar il sia pur minimo colore politico alla vicenda, nutrono molte speranze. Il fatto che gli americani si siano mossi è considerato assai importante. Non va dimenticato che le Commissioni interne della Beloit sono costituite da una maggioranza assoluta di rappresentanti della Cisal, un sindacato autonomo molto vicino alla direzione aziendale, e che è stata proprio la Cisal la prima a muoversi energicamente, sia con la decisione dello sciopero del 28 dicembre sia con quella attuale dell'occupazione degli stabilimenti. Si tratta perciò di una maestranza che, avendo sempre creduto nell'azienda, si attende ora dalla Direzione aziendale altrettanta comprensione. Ed è forse per questo che l'occupazione degli stabilimenti Beloit continua con tono sereno e disciplinato e con vivo senso eli responsabilità. m. g. ella nebbia
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