Caricati dai successo sull* Arsenal i rivali della Juventus

Caricati dai successo sull* Arsenal i rivali della Juventus Caricati dai successo sull* Arsenal i rivali della Juventus Questo Derby ora fa paura (Ma Vycpalek ha già studiato le contromisure) Il trai ne e Brian Clough (felice di essere stato paragonato a Helenio Herrera) afferma che i "rams" verranno a Torino per attaccare - E' anche convinto che l'Ajax in finale si possa battere - McFarland, lo stopper inglese, respinge le accuse di "picchiatore" - L'allenatore bianconero ribatte: "Noi non siamo l'Arsenal, il nostro contropiede è ben più incisivo" (Dal nostro inviato speciale) Londra, 1 aprile. «Ora vi abbiamo dimostrato una parte del nostro valore, adesso tocca alla Juventus». Con un bicchiere di champagne in mano, Brian Clough, trainei* del Derby, non ha bisogno di sollecitazioni. Il successo sulla capolista Arsenal (ora scavalcata dal Liverpool) ha ulteriormente caricato l'ex centravanti del Middleshrough assurto negli ultimi anni a fama inaspettata ma meritata, a quanto pare, come tecnico. Non mqlto alto, due occhi vivaci, sempre gesticolante anche quando è seduto, Clough è uomo dalla parola facile: dopo l'incontro di Highbury con l'Arsenal ci aveva concesso dieci minuti di colloquio, dopo due ore si stava ancora chiacchierando. E' lui ad interrogare i giornalisti italiani con un somsetto malizioso: «Allora, vi è piaciuto McFarland? E Colin Todd potrebbe giocare nella vostra Nazionale? Che impressioni? ha fatto il Derby a Vycpalek?». Tentiamo di ritornare sul tracciato giusto. Rispondiamo che il Derby è piaciuto anche a Vycpalek il quale, comunque, avrà modo di rivedersi tranquillamente la partita che è stata filmata da un operatore italiano. «La Juventus — interviene Clough — ha mandato appositamente a Londra un operatore? Bastava chiedere il film al nostro segretario e tramite In BBC la squadra italiana sarebbe stata subito accontentata. Noi piuttosto sempre grazie alla BBC ^abbiamo ottenuto il filmato di Cagliari-Juventus, ma non ci è ancora pervenuto: dall'Italia dicono che e ferino in dogana per uno sciopero dei doganieri, io penso che sia stato Boniperti a bloccarlo». Sorride divertito a questa battuta, imitato dal suo braccio destro Peter Taylor e dal segretario Webb. , «Il passaporto indispensabile per entrare nel Derby — prosegue — ^la tecnica. Nella Nazionale liigt'ese non "ce" n'e abbastanza: noi dobbiamo evitare di ripetere gli stessi errori. Noi siamo simpatici a molti, sportivi inglesi perché essi vedono grazie a noi un calcio-spettacolo, cosa rara in questi tempi». Fra Clough e Ramsey Ct della Nazionale, non corre buon sangue: il primo parla troppo, l'altro poco, è inevitabile che i rapporti si arrugginiscano. Gli chiediamo se ambisce a succedergli: «E perché no?» risponde. «Il traguardo massimo di un allenatore è la Nazionale. Sarei pronto ad andarla a dirigere anche domani, gratis!». Non cambierà Lei si considera molto bravo? «Sì» risponde a bruciapelo. «Qualcuno mi ha già paragonato ad Helenio Herrera e devo ringraziarlo perché ne sono onorato. Io comunque non sono mai stato licenziato c ho vent'anni meno di lui ». Lei ha sempre parlato di un Derby d'attacco ma contro l'Arsenal abbiamo visto la sua squadra giocare all'italiana, cioè con il classico 4-4-2, anzi in molte occasioni anche il centravanti Davies dava una mano alla difesa. Non le sembra che sia stata una tattica opposta alle sue teorie, oppure avete sperimentato il modulo da impostare a Torino? «Premetto — risponde Clough — che noi siamo si in Coppa dei Campioni per cercare di vincere, ma soprattutto per imparare. Ieri sera siamo stati al Palladium a vedere "Ragazzini nel bosco ", ebbene noi ci riteniamo ragazzini che sono in gara per imparare. La Coppa dei Campioni et ha un pochino distratti dal campionato e anche dalla Coppa d'Inghilterra, manifestazione a cui tenevamo moltissimo. Tornando all'Arsenal c ovvio che si gioca in due: noi abbiamo segnato, loro cercavano di pareggiare per cui ci costringevano indietro. Abbiamo dovuto difenderci e se occorre sappiamo farlo anche con gli attaccanti. Sono sincero: a Torino mi andrebbe bene anche lo 0 a 0 ma vi assicuro che il Derby Couniy non viene in Italia per fare quel risultato, non possiamo cambiare di colpo la nostra mentalità. Voi con le vostre pretattichc rovinate tutto quanto c'è di buono nel calcio italiano, persino gli arbitri...». A proposito, lei ha visto recentemente uno dei migliori. Angonese, che ha diretto Derby-Sparta Trnava: cosa ne pensa? «Penso che Ramsey sia un'ottima persona» risponde e ride assai divertito. «Scherzi a parte — continua — sono convinto che il Derby e la Juventus offriranno un grande calcio. L'Ajax e indubbiamente la più forte squadra d'Eu¬ ropa, ma chi uscirà vincitore dal nostro scontro saprà essere all'altezza degli olandesi nella finale di Belgrado. Allora, in quella partita, sia noi che i bianconeri, potrebbero battere ì campioni in carica: sulla distanza delle due partite è difficile, in 90' è possibile. Ora partiamo per la Spagna dove faremo allenamenti leggeri facendo un'adeguata preparazione per... abituarci al vino italiano ». Clough ci presenta il suo «pupillo» McFarland, un giocatore che ha scoperto e valo¬ rizzato sino al lancio in Nazionale. Giovane, cordiale, pettinatura alla paggetto, il forte stopper del Derby e delll'Inghilterra accetta il colloquio con la massima cordialità. Gioca per la prima volta contro una squadra italiana ma è in grado di emettere giudizi: «Nel nostro calcio — dice — c'è meno tecnica e. più forza fisica rispetto al vostro football ed è per questo che un confronto diretto dovrebbe risultare spettacolare. At-^ tendo con impazienza il duello con Anastasi, un giocatore che ho ammirato in televisione e che assomiglia a Richards del Wolverhampton e a Chivers del Tottenham». Senza picchiare Lei rappresenta assieme a Todd una coppia difensiva centrale di valore mondiale: pensa che a Monaco, Ramsey vi utilizzerà entrambi? «Todd per ora è squalificato essendosi rifiutato di far parte della Under 23 impegnata in una lunga tournée all'estero. Mi auguro che la so¬ spensione venga, presto revocata, ad ogni modo penso che Colin non sia ancora maturo per l'Inghilterra». Qual è il suo pronostico per il doppio confronto? ». «A Derby vinceremo sicuramente. Abbiamo messo sotto il Benfica di tre reti, è possibile che la Juventus faccia la stessa fine. Forse sarà determinante il confronto di Torino: se ne usciremo col minimo danno, andremo in finale». Dicono che lei sia un picchiatore? 1 «Lo posso escludere e penso dì averlo dimostrato in una partita così combattuta come quella con l'Arsenal. Giochiamo molto decisi, questo è vero, ma è anche il gioco del calcio che lo richiede». Contro l'Arsenal, in realtà, tutta la squadra di Clough ha praticato un gioco massiccio ma mai scorretto: le uniche scorrettezze sono venute da George (che ha steso con un pugno in area Webster senza che l'arbitro se ne accorgesse e senza che il terzino cercasse poi di «vendicarsi»). In 90" nessuno dei «rams» (come vengono chiamati i giocatori del Derby per via del montone che è l'emblema della società) si è permesso di protestare con l'arbitro anche quando le sue decisioni erano alquanto casalinghe. Nella squadra regna la massima disciplina. Vycpalek è rimasto impressionato anche di questo. Correndo su ogni palla, sempre con due o tre uomini, avventandosi su ogni avversario, McFarland e compagni hanno dimostrato una preparazione formidabile. «Sarà Una gara — ha commentato ancora Vycpalek — molto più difficile- che quella con l'Ujpest. Ripetere una gara come quella con l'Arsenal non. sarà facile al Derby anche perché la Juventus è molto più abile nel gioco di rimessa avendo noi elementi più incisivi di George o di Kennedy. Vycpalek è rientrato a Torino assieme a Grosso e all'operatore Berardi: domani la squadra proseguirà nella preparazione in attesa di avere anche i nazionali. Sabato all'anticipo a Firenze, assisterà anche Clough assieme al suo «vice» Peter Taylor. ! Giorgio Gandolfi