Infilando al 90'la Reggiana (2-1) il Catanzaro agguantala serie A
Infilando al 90'la Reggiana (2-1) il Catanzaro agguantala serie A Infilando al 90'la Reggiana (2-1) il Catanzaro agguantala serie A I calabresi erano passati in vantaggio per primi, ma a quattro minuti dalla fine i padroni di casa avevano pareggiato - Allo scadere, il gol-promozione di Improta risolve la partita (Dal nostro Inviato spedale) Reggio Emilia, 20 giugno. E' una festa, una grande festa, per gli oltre guattromtla catanzaresi — su 5865 paganti — venuti da tutta Italia per seguire la loro squadra nell'ultimo e decisivo assalto alla serie A. E se i giocatori calabresi hanno profuso ogni energia, com'è logico, per ottenere un risultato pieno, va comungue sottolineata la prestazione di una Reggiana, che pure se retrocessa In C, si è battuta al massimo delle proprie risorse, tenendo in scacco gli avversari per oltre un'ora sullo zero a zero, guindi rimontando e portandosi in parità dopo che il Catanzaro era passato in vantaggio, ed infine è stata superata solo all'ultimo minuto, guando ormai gli stessi avversari si stavano già rassegnando ad uno spareggio con il Varese. La posta in palio era alta e forse non si presupponeva di poter assistere ad una partita bella, come in realtà è sfata guella odierna. Da una parte Lamberto Giorgi, allenatore della Reggiana — che nella prossima stagione guiderà l'Empoli — aveva schieralo al centro dell'attacco il prestante Marconclnl, classe 1957, esordiente in serie B, uomo ad hoc per il roccioso Maldera; dall'altra DI Marzio, dopo molti dubbi, aveva assegnato la maglia numero 9 all'anziano Spelta, relegando Michesl in panchina, per dare un tocco ih più d'esperien¬ za alla sua sguadra e non aveva \ neppure rinunciato al generosis Simo Vignando, rimasto in campo fino al primo gol catanzarese, che ha ripagato a pieno la fiducia dell'allenatore, risultando il miglior uomo in campo in senso assoluto, sempre lucido nonostante la fatica e lo sforzo lo abbiano fatto stramazzare al suolo ^subito dopo che Palanca aveva spedito alle spalle di Piccoli — guarda caso, proprio in conseguenza di una sua azione e di un suo tiro respinto dal palo — la palla dell'I d 0. Era il 66' e la rete di Palanca sembrava dover mettere fine alla partita premiando il gran prodigarsi del Catanzaro e ponendo soprattutto in risalto il troppo poco peso in attacco della Reggiana, che pure al 22' aveva avuto sui piedi di Frutti l'occasione d'oro per passare in vantaggio. Ma l'estrema sinistra, saltati due avversari, ormai solo davanti al portiere, aveva calciato sopra la traversa. Non si vedeva, insomma, come gli emiliani avrebbero potuto pareggiare. E Invece, mentre già il pubblico stava intonando l rituali canti di gioia, veniva la doccia fredda per il Catanzaro: mancavano 4 minuti al termine. Era Passalacgua a crossare dalla sinistra, colpo di testa di Podestà, tocco di Domenicali per Frutti che, fatta una rapida giravolta, da 6-7 metri lasciava partire un bolide che s'infilava nel sette a sinistra di Pellizzaro. Cessavano i cori e comungue faceva piacere vedere come civilmente i tifosi del Catanzaro accettassero la rete die spegneva le loro illusioni, per poi subito riprendere ad incitare i propri giocatori per un disperato serrate finale. E proprio all'ultimo minuto un cross dalla destra di Arbitrio vedeva la difesa emiliana stranamente fermarsi. L'arbitro a due passi non ravvisava nessuna irregolarità e Nemo poteva appoggiare intelligentemente dt testa su Improta, appostato al limite dell'area piccola. Jl. mezzodesiro aveva tutto il tempo dt controllare e guindi mette, re in rete il gol-promozione. Subito dopo l'arbitro dava il fischio di chiusura che era il segnale per una festosissima invasione. Ceravolo, in tribuna, non riusciva a nascondere le lacrime per guesta seconda promozione della sua sguadra (la prima era stata nel campionato '70-'71) a cingue anni di distanza. Ma allora era stato necessario uno spareggio per ottenerla, così come uno spareggio aveva negato ai catanzaresi lo scorso anno la serie A. Un gol di Mozzanti, infatti, aveva promosso il Verona. Oggi Invece in serie A senza ai- \ tendere neppure i risultati delle altre sguadre: «E dopo 38 giornate — mormora Di Marzio quasl completamente senza voce — è la più bella realtà immaginabile». Intanto i tifosi, dopo aver lungamente inanellato giri di corsa del campo, capeggiati dai vessilli catanzaresi, sfollano: sui loro volti è segnata la gioia, ma disci. panatamente accettano di non fare cortei, Giorgio Barberis Reggiana: Piccoli; Parlanti, Testoni; Podestà, Carrera, Mariani; Fassalacqua, Volpati (dal 50" Domenicali), Marconclnl, Donlna, Frutti. Catanzaro: Pellizzaro; Sillpo, Vignando (dal 71' Arbitrio); Bandii, Maldera, Vichi; Nemo, Improta, Spelta, Braca, Palanca.
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