LA SILICOSI malattia polmonare da polvere di Angelo Viziano

LA SILICOSI malattia polmonare da polvere 1 ! Per la salute dei lavoratori LA SILICOSI malattia polmonare da polvere i partecipanti al Congresso na-ls"^ di medicina deflavoro sen"e 8ono or"iai tornati alle rispettive sedi. Continueranno negli bari, settembre, [ma ambienti di loro giurisdizione in chieste, studi, esperienze per af f inare sempre meglio le armi te raPeutiche ed assicurative, per la Tra due annl- a Pa<>°va, ripren «eranno le loro assise per fornire ^11 organi legislativi nuovi ele menti per nuove provvidenze, qualora, in questo continuo tra vaglio dell'industria, sulle ceneri tii pericoli ormai sventati abbiano a aorcere altre fonU di .„..,„, „° "L«S2ST„ • malat|tie professionali, Per mtanto hanno lasciato sul tappeto — a parte le conclusive relazioni sugli argomenti di cui ho già discorso — delle questioni che invero da anni affiorano alla attenzione del nostro Paese e la 1 CUi soluzione non poteva essere . prospettata al Governo sen2a un preventivo ampio studio di tutti i loro poliedrici aspetti. Minatori e scalpellini Innanzitutto la silicosi. E' questa una malattia ad an damento cronico, come tutte le malattie professionali, che colpi sce i polmoni ed è dovuta all'ina lazione quotidiana o quasi per )ung0 tempo, di una polvere par ticolare| u pU,VÌ3Coio siliceo Tutte le polveri, invero, quan- ^J^^^^È^^^M lavorativo giornaliero, per anni, sono capaci di vincere 1 indice di tolleranza delle difese organiche e provocare danni più o meno notevoli all'apparato respiratorio, a. parte quelle che hanno un'a zione chimica, solubili nei succhi , ■• noatro ore.ani<,mo p Ca.nnri di "el n?3tI° organismo e capaci di dare intossicazioni generali od in solubili, determinanti irritazioni locali, ve ne sono molte altre ad ;azione meccanica, oppure mista, ;Anche le cosidette inerti a lunigo andare, come si è visto per i quella stessa di talco, provocano i ]oro mai j Ma % t' tt ti , ! r~*° „",,,„„ „"„,,,\7t,,JZ ,„ :P°lvere di silice, assai diffusa in j natura, agguato del minatori, in- sldia deE]i scalpellini, minaccia | o degli arrotini, spada di Damocle ;s degli spaccapietra, dei sabbiatori ;dei vetrai, dei cementisti, J II gran genio della natura ha previdentemente provvisto il nostro organismo di mezzi difen;aivi contro le polveri, mezzi che vanno daI,e vibrisse ai cornetti ed .. . .. ... . , _ „ alle anfrattuosita del naso, a e ! ciglia vibratili delle mucose delle prime vie respiratorie; fini trap pole, cioè, per arrestare le poi veri, scuotendole dall'aria costret cofoprziolocoancuavrepesiladlanotienodifremfoniopsechgidedenachQrituosdidaducusonopevesiràmlodPaustsslaadaadmlicle.ta ad urtare nei labirinti del na- noprlev((lal'hg La secrezione nasale, che nel imi c° ingloba il pulviscolo, lo sti molo allo starnuto ed alla tosse, determinato dall'irritazione pro vocata dalle polveri sulla muco sa nasale o della trachea, sono altrettanti accorgimenti della na fronteggiare l'invasione - , ;,, * : 6°. . . . ; dell apparato respiratorio da para te delle impurità dell aria, -; Ma quando continuo, martel- -, lante è il tentativo d'accesso del-1 q )e polveri, quasi in nubi invadenti : n ^'ambiente di lavoro, a poco a po-|r co tutte le barriere difensive ven- j - gono sormontate od abbattute : ml!neUa lotta senza tregua e l'azio- jn^m l6nla' drULnVPtaXed1naelvd traumatizzante od irritante delle c- polveri produce i suoi effetti no-R- civi sull'apparato respiratorio. > c.1 Sono dapprima le infiamma- f- zioni delle mucose del naso, della ce faringe, del laringe, della trachea, j q- dei bronchi che insorgono; più'po tardi avviene un vero infarcimen- s- t dl polveri nel tessuto polmo- ; me nare' ispessimento e l'induri- v; mento di una parte di esso, l'in- \V- i gombro degli alveoli, quasi uno , i-1 stato di polmonite cronica, che va -: noto sotto il nome di pneumoco-. D ; niosi- i e-1 J ci | Prevenire la tuberCOlOSi (pI o ..'o ora la silicosi è una forma d ci Pneumoconlosi determinata dal > i. .... ,,„-,. ai iceo C]j. : o e - particolare pulviscolo siliceo, eli- nicamente il più dannoso. E' nel - ' la silicosi che più spiccatamente il delicato sistema reticolo-endoteliale del polmone si trasforma in tessuto fibroso, ostacolante in modo assai serio la funzione respiratoria. In seguito a ciò si ha naturalmente un riflesso sulle condizioni dell'ossigenazione del sangue circolante nei polmoni, per la ri-1 duzione della superficie respiratoria, un difficoltato circolo e quindi una ripercussione nefasta, a lungo andare, sulle condizioni del cuore; per cui il destino dei colpiti è segnato: diventeranno degli .enfisematosi, degli asmatici, dei cardiaci. Tutto ciò quando la silicosi non si complicherà con la invasione di germi favoriti dalla minore resistenza del tessuto polmonare, primo tra tutti il bacillo della tubercolosi. Ecco dunque che combattere la silicosi significa pure prevenire, in molti ambienti, l'insorgenza della tubercolosi. Anche secondo il prof. Quarelli. Primario dell'ospedale Maggiore di Torino, che ha messo a punto la questione al.citato congresso, la silicosi è una s" ultimi anni di vita del lavo ntore si complica con la tubermalattia autonoma che, però, ne- i r o „ n - a | organi legislativi potranno ravvie ;sare u caso di includerla nella coi a e d e e colosi nella quasi totalità dei casi. Ora se i malati di silicosi nelle forme terminali tubercolari sono protetti dalla legge di assicura- j zione vigente contro la tubercolosi, per gli altri affetti da sili- | cosi pura oggi da noi non vige ancora alcuna provvidenza assicurativa, salvo per i casi di stadi avanzati, i quali possono usufruire della generica assicurazione per l'invalidità. In altri termini la silicosi, pur non potendosi negare ad essa carattere di malattia da lavoro, non rientra ancora nella nostra lista in vigore delle malattie professionali assicurate, perchè non è fortunatamente da noi cosi diffusa come in molti altri Stati. La denuncia obbligatoria Però in questi ultimi anni pare che i casi segnalati siano aumentati anche nel nostro Paese, forse per un maggior acume clinico dei medici visitatori degli operai, e, d'altra parte l'interesse a tale forma morbosa non può che accrescersi oggidì per il maggior lavoro che nelle miniere della penisola e dei possedimenti dell'Impero l'autarchia d'ora innanzi richiederà. Viene quindi giustificata la richiesta — di cui si è fatto eco 11 Quarelli — di rendere obbligatoria per lo meno la denuncia di tutti i casi che cadano sotto la osservazione del medico, al fine di avere in breve tempo quei dati statistici sulla morbilità, la durata, gli ambienti di lavoro con cui è legata la silicosi; dati che sono indispensabili — come hanno ribadito Tovo, Loro ed altri — per un ulteriore sviluppo dei provvedimenti di prevenzione e di assicurazione obbligatoria. Ciò darà anche modo di perfezionare i mezzi diagnostici clinici e radiologici sui quali al congresso si è dottamente soffermato il prof. Preti, successore del Devoto, di accertamento dei casi iniziali, per un'utile profilassi. Quando tutti gli elementi statistici, e quindi attuariale per la silicosi saranno sul tappeto, gli sidetta « lista aperta » delle malattie professionali soggette ad assicurazione obbligatoria. Salvo che il Governo, bruciando le tappe, la assicuri senz'altro automaticamente, accettando la audace ma illuminata proposta del Ranelletti in campo di sistema assicurativo, tendente all'abolizione della lista, ed alla applicazione dell'assicurazione integrale di tutte le malattie professlo- - naii Cosi come esiste l'assicura- ogni campo del lavoro, cioè, sempre il lavoratore, dovrebbe essere assicurato contro ogni causa lesiva agente in occasione di lavoro, sia essa violenta ed unica (infortunio) o lenta e ripetuta (malattia professionale); sia il lavoratore dell'industria, sia dell'agricoltura; poiché anche questa ha la sua patologia, tanto nel riguardi del contadino normale, , o e - -1 quanto — come dettagliatamente i : na dimostrato Aiello — dei lavo-|ratori agricoli stagionali. - j Le previdenze sino ad oggi ate : mate dal Regime nel campo delo- jnffiene del lavoro, con l'oculata aelvÌpÌ,anZ,a ^"'^^^dubbfla e corporativo, sono senza dubbio la o-Ragione del non elevato numero di > casi conclamati di malattie proa- fcssionali indennizzabili — elena cate nella lista — riscontrato nel a, j quadriennio 1934-1937, e che fa ù'pensare al Ranelletti che per l'asn- sicurazlone integrale di tutte le o- ; malattie da lavoro il costo non ri- verrebbe ad essere superiore deln- \V1.2 per cento dell'assicurazione o , infortuni. a L'assicurazione integrale farebo-. De estendere le visite preventive i e periodiche a tutti i lavoratori, 11 J che contribuirebbe non soltanto a (prevenire le malattie da lavoro, I ma anche quelle comuni, specie a ..'ma ancae uui-nc wiuum, .ii"-^^ . d carattere sociale, integrando pra al > aruaamente la difesa ÌeUa sanità j. i- (,e]]a razzal - ' te Angelo Viziano

Persone citate: Aiello, Preti, Quarelli, Tovo

Luoghi citati: Pa<, Torino