Indesit, temporanea la riduzione d'orario

Indesit, temporanea la riduzione d'orario L'azienda smentisce l'allarmismo Indesit, temporanea la riduzione d'orario Durerà da 4 a 10 settimane - "Non abbiamo bisogno di licenziare; continuiamo ad assumere per il Sud. La nostra competitività commerciale in campo nazionale rimarrà inalterata" La direzione della Indesit ha diffuso un comunicato che « smentisce le voci allarmistiche ed assurde » circolate dopo il collocamento a Cassa integrazione (24 ore settimanali) di due terzi dei dipendenti. La nota è stata consegnata ieri mattina dal direttore del personale ai dirigenti provinciali dei sindacati e ai rappresentanti del personale di tutte le fabbriche del gruppo. Subito dopo il comunicato è stato affisso nei diversi stabilimenti della società. La Indesit ha confermato che « la riduzione di orarlo è temporanca e durerà da 4 a 10 settimane secondo l prodotti ». Nella nota è scritto inoltre che l'azienda « non lia necessità di licenziare del personale per ridurre la produzione In seguito alla contrazione delle vendite su alcuni mercati esteri, compensate nella scorsa primavera con nuove produzioni: congelatori, componenti elettromeccanici ed elettronici, compressori, tv a colori eccetera ». Il comunicato della Indesit annuncia; « Continuano le assunzioni programmate per l nuovi stabilimenti del Sud » e rileva che va avanti il piano di investimento per lo sviluppo della società nel Sud e nel Nord, « sopperendo alle conseguenze della stretta creditizia con la riduzione dei magazzini ». La nota conclude: « La nostra competitività commerciale in campo nazionale rimarrà inalterata. In campo Internazionale continuerà a dipendere dalla parità di livello del costi delle materie prime e del lavoro ». Nella polemica sulla Cassa integrazione a 24 ore la Indesit non era finora intervenuta in attesa dell'incontro con la Federazione dei lavoratori metalmeccanici previsto per lunedi. I timori affiorati negli ambienti sindacali e politici hanno però indotto l'azienda a rompere il silenzio e ad anticipare le precisazioni che lunedì farà ai rappresentanti nazionali dei metalmeccanici. Un sintomo delle preoccupazioni che serpeggiano tra 1 lavoratori è l'incontro che i sindaci di Beinasco, None, Volvera, Orbassano e Rivalta hanno avuto martedì con i sindacalisti. « La riunione è stata indetta — ci informano — per esaminare la situazione economica ed occupazionale dei cinque Comuni, in seguito al provvedimento adottato dalla Indesit per collocare a Cassa integrazione circa 4 mila dipendenti della zona ». Nell'incontro i sindaci hanno deciso di chiedere un colloquio urgente alla direzione della società, « facendo presente che promuoveranno tutte quelle iniziative atte a rimuovere il grave provvedimento preso unilateralmente. Per avere un'aggiornata situazione occupazionale produttiva le amministrazioni comunali interessate ritengono inoltre di dover effettuare una serie di incontri con gli industriali zonali ». I cinque Comuni informano anche che aderiranno alla manifestazione indetta dai sindacati a Pinerolo per sabato 7 settembre con lo scopo di « respingere il provvedimento Indesit ed analoghi che dovessero verificarsi ». Il comunicato emesso ieri dall'azienda getta acqua sul fuoco e prospetta una situazione meno pessimistica di quella temuta dai slndacr.listi e dalle autorità comunali, anche se non si tratta di una revoca della riduzione di orario come i rappresentanti dei lavoratori richiedono. Postelegrafonici — Il sindacato aderente alla Cgil ha steso un documento sulle « cawse e responsabilità del disservizio postale e telefonico ». In esso si afferma che se le cose non vanno come dovrebbero andare la colpa è « del metodi di gestione clientelare ed antisociale ». I postelegrafonici della Cgil rinnovano le loro proposte di decentramento, « con la lavorazione della corrispondenza in ogni provincia. Si è detto che il dispaccio unico è fallito per l'insufflcieiza dei locali, oltre che di pei sonale. Ebbene i fondi per l locali c'erano e nessuno II ha utilizzati ». II documento esprime la volontà dei postelegrafonici Cgil di « costrin¬ gere l'amministrazione delle Poste e dei Telefoni di Stato a spendere i residui passivi entro la fine dell'attuale esercizio finanziarlo ». Dogane — La segreteria del sindacato autonomo Slnafl-Cisal del Piemonte, Liguria e Lombardia denuncia la « pessima amministrazione centrale delle Dogane, che impone ai 3600 dipendenti di tutta Italia enormi sacrifici e straordinari per svolgere il lavoro richiesto ». Propone che, con una legge straordinaria, si assumano 10 mila dipendenti. « Questo personale diventerà produttivo soltanto dopo 6-7 mesi e perfettamente integrato nel servizio dopo 18. Nel frattempo l'amministrazione si assicuri i finanziamenti per compensare le prestazioni straordinarie degli attuali dipendenti ». Il sindacato autonomo caldeggia una sistemazione definitiva delle Dogane t suggerisce che « la riorganizzazione del servizio venga fatta nell'ambito della Cee sollecitando leggi comunitarie ».

Luoghi citati: Beinasco, Italia, Liguria, Lombardia, None, Orbassano, Piemonte, Pinerolo, Rivalta, Volvera