Assemblee e scioperi alla Facis Tensione e fermate alla Indesit

Assemblee e scioperi alla Facis Tensione e fermate alla Indesit Dopo la rottura delle trattative per l'integrativo Assemblee e scioperi alla Facis Tensione e fermate alla Indesit Per l'accordo aziendale sono in agitazione anche i lavoratori del Vallesusa e della Cassa di Risparmio - Delegazione torinese a Roma per il contratto della gomma e plastica Assemblee e scioperi alla Facis dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto aziendale avvenuta venerdì scorso. I sindacalisti tessili della Cgil, Cisl, UH ieri hanno riunito i lavoratori per esporre 1 motivi di dissenso con l'azienda. Secondo quanto affermano 1 rappresentanti del lavoratori, la Facis ha risposto alle richieste sindacali con un documento «globalmente negativo. Su alcuni punti si è irrigidita. Non vuole modificare i programmi dì riassetto dell'azienda ed insiste sullo smembramento degli stabilimenti che comporta l'esigenza di trasferire dei lavoratori. A proposito della richiesta di un controllo degli investimenti, respinge la proposta con il tono di chi ammonisce: non parlate al manovratore. «Il documento della Facis — dicono 1 sindacati — delude anche per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro (cottimi, ritmi, eccetera) e per la mensa. Circa i contributi sociali per il miglioramento dei trasporti e l'istituzione di asili nido e scuole materne, la Facis sostiene che si tratta di compiti dei Comuni. In merito allo sviluppo dell'azienda al Sud, la Facis pone un'alternativa inaccettabile: la riduzione dei posti di lavoro al Nord ». Durante le assemblee i dipendenti, circa 7 mila, di cui oltre l'BO per cento donne, hanno deciso di scendere in sciopero e nella fabbrica di Settimo è stata fatta subito un'ora di astensione dal lavoro. Le fermate proseguiranno oggi, domani e nella prossima settimana con astensioni articolate per azienda. Vallesusa — Anche In questo gruppo tessile si sta trattando per 11 contratto integrativo. Gli incontri proseguono, ma 1 lavoratori accusano l'azienda di «atteggiamento dilatorio, perché non dimostra la volontà di chiudere la vertenza aperta da 60 giorni». I dipendenti del Vallesusa hanno deciso di fare sciopero per «sbloccare la trattativa». Ieri vi è stata una prima astensione nella fabbrica di Lanzo. Gomma e plastica — E' partita ieri sera per Roma una delegazione di sindacalisti torinesi per partecipare alla ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro. L'incontro avverrà stamane alle 10 nella sede della Conf industria. Frattanto proseguono gli scioperi articolati di 6 e 8 ore settimanali secondo le fabbriche. Indesit — Un comunicato della federazione lavoratori metalmeccanici informa: «Nel momento in cui è incominciata la lotta per la piattaforma aziendale, dopo le posizioni negative espresse in sede di trattativa, la direzione Indesit ha comunicato al Consiglio di fabbrica la messa in cassa integrazione per 3 giorni consecutivi e probabilmente per altri giorni in febbraio, dei lavoratori dello stabilimento n. 1 di Orbassano. Motivo: la mancanza del compressori necessari alla produzione. « La segreteria provinciale dei metalmeccanici considera l'atteggiamento della Indesit ingiustificato e provocatorio, teso unicamente alla rottura dell'unità della lotta. Le carenze di approvigionamento, se esistono, sono una precisa responsabilità dell'azienda. La federazione dei metalmeccanici ed i consigli di fabbrica dell'Indesit, mentre avevano rifiutato l'uso selvaggio degli impianti con l'istituzione del turno di notte e lo straordinario programmato e continuo, avevano offerto una soluzione temporanea, vincolata a precisi impegni di investimento, che garantiva una produzione di compressori maggiorata del 20 per cento. Ma la proposta era stata giudicata "non interessante"». La nota sindacale prosegue: «Abbiamo deciso di chiedere alla Indesit il pagamento integrale ai lavoratori, in quanto la sospensio ne deriva da precise responsabilità aziendali; continuare il programma di lotta oggi con una fermata in tutti gli stabilimenti». Cassa di Risparmio — Proseguono gli scioperi per 11 contratto integrativo. Ieri si sono fermati gli addetti alle agenzie di città con un'adesione dell'80 per cento. Oggi sciopero di 24 ore al centro contabile. Graziano — Per la rottura delle trattative aziendali, sono in agitazione i 350 dipendenti della ditta che ha sede a Cascine Vica. Ieri il dirigente commerciale dello stabilimento Giuseppe Gennaro e l'impiegato Luigi Mussa hanno sporto denuncia alla polizia di Rivoli contro il delegato di fabbrica Angelo Acqua viva, che avrebbe impedito loro l'Ingresso in fabbrica. Coadiutori giudiziari — L'Unione coadiutori giudiziari ha indetto uno sciopero della categoria. L'agitazione incomincia oggi, e si protrarrà nei giorni 24 , 25, 29 , 30, 31 gennaio, e 5, 6, 7, 8 febbraio. Tra le rivendicazioni, « la qualifica unica di coadiutore giudiziario e la progressione economica per anzianità fino al sesto parametro »; « il riconoscimento per intero dei servizio non di ruolo prestato negli uffici giudiziari a; « la sollecita assunzione del vincitori e degli idonei dei concorsi da lunga data espletati per la nomina a coadiutore dattilografo giudiziario ». In un comunicato si afferma che lo sciopero è stato deciso perché « l'Amministrazione non è disposta ad accogliere alcuna rivendicazione, neppure di carattere urgente, nonostante i coadiutori giudiziari siano costretti a sopperire alla carenza di personale, con notevole sacrifìcio ». Azienda municipale raccolta rifiuti (Amrr) — Come abbiamo già riferito, il personale è da tempo in agitazione contro i dirigenti ed il Comune, perché non è stato applicato l'accordo sottoscritto con gli amministratori della città nel 1971. Prevede, tra l'altro, l'unificazione con i servizi del Comune.

Persone citate: Angelo Acqua, Giuseppe Gennaro

Luoghi citati: Lanzo, Orbassano, Rivoli, Roma