Pesanti accuse a Don Revie
Pesanti accuse a Don Revie Il calcio inglese dopo l'eliminazione dalla Coppa Pesanti accuse a Don Revie (Nostro servizio particolare) Londra, 23 novembre. Poco più di un anno fa. Sir Alfred Ramsey veniva licenziato dopo aver diretto per undici anni la Nazionale inglese portandola alla conquista della Coppa del Mondo nel 1966. Al suo posto veniva chiamato Don Revie, un ex centravanti del Sunderland e poi del Manchester City, che in tredici anni trascorsi al comando del Leeds aveva fatto di questa squadra di seconda divisione una delle più temute in Europa. Nei primi quattordici mesi trascorsi al timone della Nazionale inglese. Don Revie ha dovuto affrontare con ia sua nuova compagine undici incontri, perdendone soltanto uno che però è costato all'Inghilterra l'eliminazione dalle finali europee. Sir Alfred Ramsey perse il posto (allora pagato 7500 sterline all'anno, poco più di dieci milioni di lire) per aver mancato la qualificazione all'ultima Coppa del Mondo: Revie, sul cui capo si addensano grosse nubi minacciose, non è più sicuro ora di poter conservare il suo (con uno stipendio tre volte superiore a quello del predecessore). Brian Clough, l'ex manager del Derby, noto per non avere peli sulla lingua (ricorderete il putiferio da lui causato in occasione degli incontri con la Juventus nella Coppa dei Campioni di due anni fa) pubblica oggi sul « Sunday Mirrar » un articolo dal titolo: « Datemi il posto di Don Revie ». L'ineffabile, loquacissimo Brian Clough, accusa spietatamente Revie dell'" abissale insuccesso » nel campionato europeo: « Il football è come il matrimonio — scrive Clough —. Per una felice riuscita bisogna anzitutto avere un buon rapporto, e Revie non è riuscito ad ottenerlo. La Nazionale inglese non gioca per lui. Con ciò non voglio dire che non si sia impegnata, anzi credo che si sia data molto da fare, ma il rapporto chimico non è quello giusto fra la Nazionale e il suo manager. In una felice relazione ci si comporta nel modo giusto senza quasi saperlo. E' come mandare un mazzo di fiori a tua moglie al momento opportuno e non ogni settimana. Revie ha giocatori che potenzialmente possono marciare forte insieme, ma lui non ha la chiavetta dell'accensione. E cosi la squadra non fa scintille ». Nonostante le pesanti accuse, l'« enfant ierribie » dei managers inglesi ritiene che Don Revie sia superiore, di una classe almeno, rispetto al vincitore della Coppa del Mondo Sir Alfred Ramsey. « Revie sa valutare meglio I giocatori — asserisce Clough — ma Ramsey otteneva di più dai suoi uomini ». Che cosa pensa, dal canto suo, il baronetto Ramsey di chi gli ha soffiato il posto? Dopo aver rinunciato un anno fa ad un'offerta di 30 mila sterline, circa 50 milioni all'anno, dall'Ajsx, ed un'altra ancor più lauta dall'Arabia Saudita, Sir Alfred risiede quietamente a Ipswlch. Anche ora, quando sotto al suo nuovo manager la Nazionale inglese è scesa ad un livello ancor più basso. Sir Alfred preferisce celare, come è insito nel suo carattere, qualsiasi emozione. « Sono assolutamente premature le critiche negative in questa fase, quando cosi tanto dipende dagli eventi dei prossimi due anni e mezzo — osserva Ramsey —; ho sempre pensato che tutto è possibile nel calcio. Continuo a credere che è pos¬ sibile all'Inghilterra conquistare la Coppa del Mondo in Argentina. Fu proprio a Wembley, dove non aveva mai vinto, che l'Italia sconfisse la Nazionale bianca in uno degli ultimi incontri con Ramsey In carica. Il destino ha voluto ora che Italia ed Inghilterra siano nuovamente di fronte per le qualificazioni alla Coppa del Mondo. In più la Nazionale inglese dovrà recarsi in Italia, dove con Ramsey conobbe per la prima volta la sconfìtta. Saprà Don Revie far meglio? « Sarebbe presuntuoso da parte mia esprimere un pronostico — ha risposto —; della mia squadra ne rimane ora meno delia meta e vedo che anche da voi, in Italia, v'ò parecchio sangue nuovo. Dalla nostra compagine sono scomparsi campioni della classe dei due Charlton, di Banks, di Peters e Ball, per non parlare poi del capitano Moore. Non 6 certo facile trovare rincalzi di tal valore. Occorre tempo. Ho impiegato quasi tre anni per vincere la Coppa del Mondo. Revie ne ha altrettanti per l'Argentina. Il suo compito è probabilmente più difficile, anzitutto perché le finali non avvengono in patria, ed in secondo luogo perché gli avversari sono cresciuti di statura, mentre noi ci slamo, caso mai, rimpiccioliti. L'Italia sarà comunque un avversario assai difficile, tanto fuori casa quanto a Wembley. In Polonia e ieri a Roma ha dimostrato di essere in ripresa. Da noi si tende a sottovalutare gli avversari. Nessuno voleva credermi quando, prima di quel vitale match a Wembley, avvertii che la Polonia ci avrebbe dato del filo da torcere. Le due ultime vittorie che l'Italia ha avuto au di noi serviranno, spero, d'avvertimento ». Carlo Ricono
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