Nuovo invito a Rol: "Non rifiuti di collaborare con gli scienziati,,

Nuovo invito a Rol: "Non rifiuti di collaborare con gli scienziati,, Lettera del professor Granone dell'Università di Torino Nuovo invito a Rol: "Non rifiuti di collaborare con gli scienziati,, Signor direttore, ho letto con interesse l'articolo del prof. Jemoìó su La Stampa del 13 agosto 1978, in cui lancia « un appello al dott. Rol » per « convincere gli scettici », e mi permetto, come studioso della materia, d'intervenire in merito, dato che è la terza volta, con Casalegno e Lugli, che l'argomento compare sul giornale. .Ho pubblicato nel 1962, tra i primi in Italia, i miei esperimenti 4i eventuali trasmissioni di pensiero in soggetti in ipnosi. Sono stato nel 1972 quale esperto della Radio televisione italiana nelle Filippine per studiare il fenomeno dei cosiddetti chirurghimedium e dei guaritori che colà operano. Le mìe ricerche e i reperti esaminati-nei laboratori degli Istituti, di medicina legale e di Anatomìa patologica dell'Università dì Torino e dell'ospedale di Vercelli hanno contribuito a dimostrare l'inganno del materiale, che sembrava estratto dal corpo dei pazienti; ma, nel tempo stesso, a confermare la possibilità di guarigioni psicoso-. matiche e di notevoli regressioni sintomatologiche, anche in lesioni organiche, come in soggetti seguiti dall'Istituto dì neurochirurgia dell'Università di Milano. Tali possibilità sono peraltro ampiamente conosciute e documentate dalla scienza ufficiale, anche se non sono ancóra'del tutto nòli i meccanismi biologici che vengono sollecitati in questi casi. Cosi ho esaminato nell'isola di Ceylon coloro che camminano sulla brace ardente, senza riportare scottature. Del dott. Rol conosco le esperienze da lui compiute, per averle lette su riviste di parapsicologia. Abito nella sua stessa città e conosco, per averla sentita riferire da molti, la sua serietà, il suo assoluto disinteresse, il valore morale, in quanto egli mette le sue eccezionali capacità al servizio del bene altrui. Ma mi è stata riferita anche la sua indisponibilità per gli studiosi che vogliono sottoporre a controlli scientifici i suoi esperimenti. E' anche giusto che chi opera in casa propria, in assoluta gratuità, non accetti controlli; ma se io fossi dotato dei poteri eccezionali di cui è fornito il dott. Rol mi metlerei a disposizione degli studiosi preparati, per aiutare l'umanità nel suo progresso, onde squarciare le tenebre che .ancora avvolgono tutto ciò che è psiche, materia ed energia. E' vero il disinteresse dei « grandi universitari » ai fenomeni che chiameremo di natura parapsicologica, o quelli semplicemente della ipnosi, ma non parlerei oggi di « morta gora dell'alta cultura italiana », dòdo che vari studiosi qualificati s'interessano ai suddetti argomenti. E' chiaro che quando si riferisce di pennelli che, sottratti alla gravità, scrivono da soli, o di oggetti che passano da una camera all'altra attraverso un muro senza lasciarvi traccia, si reclamino rigorosi controlli, altrimenti il tutto potrà essere declassato ad un fenomeno di illusionismo. Quando in determinati fenomeni appaiono abolite le coordinate tempo e spazio, come ad esempio nella premonizione e nella telepatia, o il concetto di casualità viene sostituito con quello junghiano di sincronicità; quando cioè si minano le basi su cui è fondato tutto il nostro sapere scientìfico e per l'interpretazione appare indispensabile ricorrere a nuovi parametri che non sono quelli galileiani dì misura e di indagine, il controllo più severo è indispensabile. E questo non può limitarsi ad una Semplice cinepresa, come suggerisce il prof. Jemolo, né alla presenza di un fisico, di un parapsicologo, di uno psichiatra, di un esperto prestigiatore o di qualche altro tecnico qualificato, ma all'azione congiunta di tutti costoro, concordemente agenti nel pro¬ prio specifico campo d'indagine. Per stare ad esempio'solo alla cinepresa, questa non riproduce che quanto vede l'occhio umano. Neppure lo studio dei filmati, eseguito al raf tentatore o alla moviola (come abbiamo fatto negli studi della Televisione a Roma per i filmati sui chirurghi-medium flilippini) ci ha permesso di scoprire il trucco, che tuttavia ci doveva essere, dato che il « calcolo » che sembrava estratto dall'addome del paziente, si è rivelato quale un pezzo di sale da cucina e il sangue una semplice sostanza colorante. Tutto ciò non riguarda l'attività del dott. Rol. Ho conosciuto persone affette da cancro in cui la diagnosi è stata fatta da questo, in modo che chiameremo parapsicologico, come ho constatato eventi simili alle Filippine e in Brasile. E' un vero peccato che queste persone, dotate di possibilità non comuni, si sottraggano all'esame della scienza, o che gli scienziati li rigettino dai loro laboratori. Valide quindi le preghiere del prof. Jemolo alle quali mi associo: ma se il dott. Rol non le volesse esaudire cosa dovremo pensare? prof. Franco Granone Ificurlvulu di l'sklllalrlu in mpporlo con !u Pulologiu IntcntUtlL-u ull'Università di Tonno