Promossi l'Avellino e il Catanzaro

Promossi l'Avellino e il Catanzaro Con l'Ascoli che ha raggiunto la quota-record di 61 punti in classifica Promossi l'Avellino e il Catanzaro La squadra di Carosi sale per la prima volta fra le "elette" del calcio - Gol di Mario Piga nella ripresa - Festa sugli spalti DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GENOVA — L'Avellino in serie A. E' la prima volta. L'avverarsi del sogno è legato a due momenti. Ottavo minuto della ripresa: Galasso scarta Bossi, poi il pallone vola in zona centrale. E' una palla invitante che Mario Piga, uno dei gemelli (acquisti novembrini dall'Ata-lanta) tratta con bravura a circa 25 metri di distan. za dai pali di Cacciatori. Un rasoterra sulla destra del portiere che di la promozione alla squadra irpina. Novantesimo. Longhl fischia la fine, si ripete l'immagine regalata poco prima dal gol. S'impazzisce dì gioia sugli spalti, i giocatori dell'Avellino cercano subito la panchina, Paolo Carosi, un trainar giovane, un «laureato» di Coverìcano che molto ha contribuito alle fortune del collettivo. L'Avellino ce l'ha fatta e la storia pare Incredibile se si va indietro dì una stagione, se si rinfrescano i discorsi del precampionato, nel ritiro dt Montefiascone. Al raduno c'erano tanti volti nuovi per una società che intendeva raggiungere il traguardo di sempre: la salvezza, perà (si diceva) senza sofferenze. Nessuno s'azzardava a parlare di promozione. L'avrebbe, ro preso per un pazzo ad un'attenta valutazione della «rosa». Una squadra pericolosa per un allenatore alla ricerca d'una affermazione completa. Una di quelle «piazze» insomma, dove può capitare che ogni cosa vada storta e salti anzitempo il contratto, oppu. re che avvenga il miracolo. Seconda possibilità, abbastanza remota, che è diventata realtà all'ultima giornata di Serie B grazie alla collaborazione di un'intera città. E' un'occasione che lo sport offre alla «rpovìncla», ricca alle volte più di ombre che di luci, fiaccata da mille problemi, per gusta¬ re una rlvlnclata, conoscere l grandi palcoscenici, magari rlsol. vere qualche guato sociale con l'aiuto del calcio. Le «comparse» aspettano dunque l'Inizio d'un altro campionato, sono felici d'uscire finalmente da un anonimato che un certo football costringe ad accettare. Carosi è commosso, i «ragazzi» lo seppelliscono in un grande abbraccio. E' il ringraziamento per un anno di valido lavoro. E le scene si ripetono negli spogliatoi che accolgono casse di champagne, mentre la festa continua per le strade. E dire che a metà pomeriggio invitava ben poco al calcio giocato e guardato. Meglio forse sarebbe state raggiungere spiagge vicine e gettarsi in acqua, magari dimenticando per un attimo inquinamenti e divieti. Anche il prato di Marassi (il riferimento naturai, mente è per una Samp al dt fuori della lotta finale) offre una parte di protagonisti che guarda alle vacanze come al miraggio più significativo. Forse sono l tifosi che credono maggiormente in questo sprint del torneo ed accettano in alleglra lunghi viaggi, un caldo opprimente, da consumare tra timori e speranze net novanta minuti. Così anche Genova accetta l'invasione. Mezza Avellino è in Liguria al seguito della squadra. Una « presenza » cominciata all'alba. Treni che scaricano reggimenti dt tifosi, « carrugi » che si svegliano al frastuono della prova generale delle migliala di ospiti. E la festa continua, senza sosta, sulle gradinate. Marassi è un catino biancoverde che schiaccia la partecipazione dei « fedelissimi » della Samp e aiuta a colmare con la fantasia molte zone dt vuoto dello stadio. Un'orgia dt colori e rumori, uno spettacolo inconsueto per un impianto abituata ad accogliere le tristezze delle due « liguri ». Sventolano le bandiere dell'Avellino, gli striscioni non si contano. I cori di « forza lupi » e « si va, si va, In serie A » entrano con prepotenza in mille orecchie. Per questa domenica « storica » sono con l'Avellino il sindaco avv. Preziosi, ti ministro De Mita che divide con i concittadini gli attimi di trionfo. E si arriva al match dopo un'attesa che fa salire la « febbre » di chi ama. E non è un avvio che lega con la cornice. L'Avellino vuole ti gol per proteggersi da qualsiasi sorpresa, la Samp non intende far concessioni, forse vuol ottenere un perdono al momento del saluto dopo una stagione di errori e di incertezze. Molta carica agonistica, molto nervosismo, dalle prime battute. Gioco duro, uomini a terra ad ogni istante, l'arbitro Longhl (una scelta davvero infelice per un confronto delicato) Incapace di tenere in pugno la situazione. Così, al T la Samp perde già Chìorrl. Entra Reali sull'attaccante che lascia il campo in barella per una distorsione al ginocchio destro. La manovra è spezzettata, le trame piacevoli e travolgenti rimangono nella mente di chi osserva. Non accade nulla nel primo tempo se non un intervento da rigore, in area, su Bresciani da parte di Cattaneo. Ma l'arbitro non cede alle comprensìbili proteste e In tribuna gli animi si accendono. L'Avellino tiene bene il campo, sfoggia la sicurezza che lo ha accompagnato per l'intera stagione. « Bravi » per l'impegno go lo meritano tutti, dal portiere Flotti a Tacchi junior. La ripresa Invece è Interessante. L'Avellino colpisce e poi bada a difendersi e a nulla valgono le sfuriate del sampdortanl. C'è un fallacelo di DI Somma su Bedin, poi un altro penalty reclamato da Re (84'), tutte cose che logicamente fanno arrabbiare il pubblico di casa che tenta di bersagliare Plotti ed i compagni. Ma sono scene antipatiche che si colgono a fatica, e rimangono isolate. Per una volta Genova parla un altro dialetto. Ferruccio Cavallero SAMPDOBIA: Cacciatori; Arnuzzo, Rossi; Tuttino, Ferroni, Mariani; Saltuttl, Bedin, Orlandi, Re, Chlorrl (Bresciani dal 7'). AVELLINO: Piottì, Reali, Boscolo; Di Somma, Cattaneo, Ceccarelll, Galasso, Mario Piga, Marco Piga (Chlarenza dall'80'), Lombardi, Tacchi. Arbitro: Longhl di Roma. • IL TORINO, battendo la Juventus per 4-3 dopo I calci di rigore, si è aggiudicato la terza edizione del torneo riservato al calciatori giovanissimi, organizzato dall'Unione Sportiva Pianezza. Il terzo posto è andato alla squadra del Paradiso, che ha superato nel finale il Pianezza per 2-0. • LA GRECIA ha battuto per 2-1 l'Australia in una partita amichevole disputatasi a Melbourne. Per i calabresi è la terza scalata alla serie A dopo i successi nei tornei '70-71 e '75-76 - Gol partita al 3' di Palanca, capocannoniere con 18 reti - Como deluso NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE CATANZARO — Per la terza volta 11 Catanzaro torna in serie A. E' la prima promozione che ottiene sul proprio campo: le altre due volte il successo era giunto lontano dal pubblico amico: nel torneo '70-'71 sul neutro di Napoli con gli spareggi; nella stagione '75-'76 a Reggio Emilia, nell'ultima partita di campionato. Logica, quindi, l'esplosione di gioia di ieri degli spettatori di Catanzaro-Como, prima, durante e dopo la gara. La vittoria che ha permesso ai calabresi di portarsi a quota 44 punti in classifica è giunta al termine di una partita abbastanza combattuta. Nonostante il gran caldo e l'afa opprimente, le due squadre si sono impegnate al massimo. All'agonismo del padroni di casa ha fatto riscontro un Como per nulla rinunciatario. La squadra lombarda aveva necessita di vincere e sperare nelle disgrazie altrui per salvarsi dalla retrocessione. Dagli altri campi non sono giunte notizie confortanti; per il Como c'è stata la retrocessione in serie C forse tutto sommato Immeritata. La squadra lombarda, infatti, Ieri ha lottato con generosità, con caparbietà, ma non ha potuto vedere premiati i suoi sforzi perché il Catanzaro era ben deciso a ottenere almeno quel punto che bastava per la matematica promozione. Alla fine, la neo promossa in A di punti ne ha fatti due, grazie a un bel gol del suo miglior attaccante, il più bravo del tor¬ neo. Palanca, con la rete segnata dopo appena tre minuti di gioco, ha raggiunto quota dlclotto nella classifica dei marcatori, risultando 11 capocannoniere della serie B. E vediamo 11 gol che ha dato al Catanzaro la promozione in serie A. Al 3', 11 terzino Ranieri evitava che il pallone uscisse dal campo nella tre-quarti del Catanzaro e rinviava lungo verso la parte opposta del terreno di gioco, sulla sinistra, dove Palanca si era appostato. L'attaccante calabrese, dopo aver agganciato il pallone, operava una lunga fuga, evitava 11 libero del Como, Garbarmi, lo superava, entrava In area con il pallone che si avviava sulla linea di fondocampo; ulteriore scatto di Palanca che rag- giungeva la sfera e da posizione angolatisslma batteva il portiere Vecchi. Lo stadio esplodeva di entusiasmo. Migliaia di bandiere giallorosse salutavano quel gol. Gli oltre ventimila spettatori (per un incasso di 73 milioni) fremevano dalla voglia di portare in trionfo 1 giocatori. Da oltre due ore stavano sotto il sole cocente, in attesa di applaudire il « loro » Catanzaro. Ci sono tutti i clubs di tifosi della regione e anche quelli sparsi in tutta Italia. « Lassù qualcuno aspetta il Catanzaro », si legge su uno striscione lungo cento metri e appeso alla copertura della tribuna centrale. Il resto è ancora coreografia: palloni, banda musicale, cori, tamburi, sirene. Predominano, ovviamente, 1 colori giallo e rosso. La partita, dopo 11 gol, riserva ancora qualche altra emozione. Nel primo tempo, al 6', Ross) di testa manda fuori; al 9' Pellizzare para con difficoltà una punizione di Iachìnl; al 22' Arbitrio si fa parare un tiro da lontano. Al 25' Improta tira alto e poi Vecchi compie una prodezza al 35' respingendo un Uro al volo di Improta ben lanciato da Palanca. Il caldo è asfissiante, 1 giocatori delle due squadre corrono verso le panchine per dissetarsi. Nella ripresa il Catanzaro sfiora il raddoppio. Al 49' sulla sinistra si libera Rossi e porge al centro per Palanca che al volo impegna Vecchi in un difficile intervento. Il Como si avvicina più volte in area avversarla; al 57' la mi¬ gliore occasione con Trevisanello di testa, para Pelllzzaro. Al 60' occasione per 1 locali: cross di Palanca, Rossi di testa non supera Vecchi ohe para. Poi c'è un gol di Improta che Lo Bello annulla per fuorigioco di Palanca (67') e all'87' Pelllzzaro respinge con bravura in angolo un tiro di Iachini. Al fischio di chiusura una grande « B » trascinata da decine di palloncini sale in cielo, migliaia di spettatori Invadono il campo. Poi tutti in piazza dove continuano cori e musiche. Salvatore Gentile Totocalcio Totip concorso 43 «„ |a IBARENDA 2 v R«««.i= . Barf 0.0 ALBARESE x 2 Cagliari ■ Temana 1-2 MARY QUITA 1 1 Catanzaro • Como 1-0 IMPULSO 2 1 Cesena - Palermo 2-0 \> I EXECUTIVE x 1 Cremonese ■ Varese 3-0 * I RINFORZO 1 2 Lecce - Pistoiese 0-2 — A» NEGRINO 2 2 Modena - Ascoli 2-3 LONELY 1 1 Monza - Taranto 4-0 ....„„ ,~„,._ « 5- :™° ; 2 Sampdoria - Avellino 0-1 - a 2 Pro Patria ■ Pro Vercelli 0-2 O N0N DISPUTATA 2 Spezia - Prato 2-3 1 Latina - Ragusa 5-2 Le QUOtG II monte premi e Punti l,a"8 Plem0nt6 Llre di Lire 1.140.933.994 "10" 24 6 1-457.511 Quote sul giornale di domani « 9» 774 75 43.700 Con la concluslone del tornei di serie B e C il Totocalcio va in vacanza. II concorso riprendera domenica 27 agosto con le gare eliminatorie della Coppa Italia.