Medico nei guai: non indicò la malattia sul foglio mutua

Medico nei guai: non indicò la malattia sul foglio mutua In seguito all'esposto di un'azienda Medico nei guai: non indicò la malattia sul foglio mutua Fu il sindacato di categoria a consigliare, quattro anni fa, questo comportamento - Da tempo si attende un nuovo modulo Lavorare stanca ma il certificato medico che giustifica questa stanchezza può portare davanti al giudice. Storie di «dottori della mutua» dal certificato facile ce ne sono tante. Vediamone alcune. In agosto un dipendente della Solex, una fabbrica di bruciatori, con sede in via Freidour 1, telefona all'ufficio personale dell'azienda: • Questa mattina mi sono svegliato tardi, sa, il sonno mi ha giocato un brutto scherzo. Mi metto in mutua», il giorno dopo presenta un regolare certificato di malattia. A luglio nella stessa ditta poco prima delle ferie. Un'lmplegata chiede all'ufficio personale: «Potrei avere una settimana in più di vacanze?». Risposta: Non è possibile; per esigenze produttive tutti devono rientrare in sede il 27agosto». La donna non si scompone. Aggiunge: •Pazienza, mi arrangerò in qualche modo». Trascorre le ferie in Sardegna. SI ferma nell'isola una settimana in più. All'azienda spedisce 11 solito certificato di malattia. Un controllo fiscale dell'inani va a vuoto: l'ammalata è irreperibile. Al rientro in fabbrica i due dipendenti non negano. «I/e lo avevo detto che mi ero addormentato» dice 11 primo. E l'altra: « Vi avevo avvertito che mi sarei arrangiata in qualche modo». Conclusione. La Solex si rivolge all'avv. Gianaria e presenta un esposto in procura. Chiede che si accerti se ricorrano 1 reati di falso in certificato ed eventualmente truffa ai danni della ditta (tocca alla società pagare i primi tre giorni di malattia) e della mutua. Terzo episodio. Un operaio è licenziato per assenteismo. Presenta ricorso contro il provvedimento, n pretore si accorge che le assenze del dipendente sono «giustificate» con una serie di certificati medici, una decina, dello stesso dottore, senza alcuna indicazione della diagnosi. I fogli indicano soltanto i gior ni in cui il lavoratore può starsene a casa. Di che malattia soffra non si sa. Il magistrato manda gli atti alla pretura penale per accertare eventuali reati. II dott. Agostino Risaliti che ha firmato i certificati finisce cosi sotto processo per omlssio ne datti d'ufficio. Si giustifica davanti al pretore Anna Maria Ronchetta: «17 sindacato dei medici mi ha assicurato che non incorro in nessun reato se non specifico la diagnosi». La sua •colpa» è comune, pare, a mol tissimi suoi colleghi: ci si limita cioè ad indicare 1 giorni di malattia, senza specificare 11 male. Per capire la vicenda occorre risalire un po' indietro, al maggio di quattro anni fa quando il sindacato dei medici «consigliò» ai suoi aderenti questo comportamento: solo prognosi, niente diagnosi e su moduli rilasciati dalla stessa organizzazione sindacale. Un comportamento (occorre specificare che non tutti 1 medici seguono questa linea) non esente da critiche. Qualcuno fa notare che in tal modo si rendono impossibili i controlli della mutua (visto che non si conosce la malattia). D'altra parte il fatto di non indicare la diagnosi pare che tolga ogni remora al medico che può rilasciare certificati a ripetlzlo ne (la cosa sarebbe certo più lm barazzante se dovesse ogni volta specificare la malattia). E ancora. Nel maggio '78 è stato siglato un accordo nazionale tra sindacati dei medici e rappre sentami delle Regioni: prevede un nuovo modulo con l'indicazione anche della diagnosi. Ma de) nuovo certificato per ora non se ne sa nulla. •a denunciare qualsiasi episodio speculativo e i casi più gravi di carenza di combustibile». Quartiere Lingotto - Mercati Generali — Giovedì, ore 21, via Monte Pasubio 61, consiglio aperto sul 61 licenziamenti Fiat.