I problemi del lavoro saranno discussi in Consiglio aperto con i 61 della Fiat

I problemi del lavoro saranno discussi in Consiglio aperto con i 61 della Fiat La proposta del dp Canu è stata accettata dal sindaco I problemi del lavoro saranno discussi in Consiglio aperto con i 61 della Fiat In tribuna era presente un gruppo dei licenziati - Baruffa per una delibera relativa ad assunzioni fatte con «consultazione telefonica» - La de minaccia di abbandonare l'aula Un Consiglio comunale burrascoso, quello di ieri, con tre ore di dibattito che si sono perse fra polemiche, minacce di abbandonare l'aula da parte della de: con una sospensione dei lavori ed il rinvio della seduta. All'ordine del giorno vi era il problema dell'istruzione professionale, una materia delegata ai Comuni da una legge appena approvata dalla Regione, ma non ancora vistata dal commissario di governo. Il tema non è neppur stato affrontato: si è solo concordato (su richiesta del demoproletario Canu) di convocare un'apposita seduta di Consiglio, aperta ai sindacati ed alla città, sul problemi sollevati dal; licenziamento dei 61 alla Fiat, dal blocco delle assunzioni nell'azienda automobilistica e dalle' «pressioni» per modificare le funzioni dell'ufficio di collocamento. ■ La seduta si è aperta alle 19. In tribuna vi era una delegazione dei 61 licenziati Fiat. Ci si attendeva un dibattito concreto, tanto più che sul tappeto c'erano anche due delibere (ferme da mesi) per il trasferimento di una quarantina di dipendenti dai quattro centri municipali di formazione professionale al Comune per la loro sostituzione con nuovi assunti. Invece, appena il sindaco ha dato avvio al lavori, 11 de Bruno Alberton ha chiesto di fare una dichiarazione sul .processo verbale», cioè su una delibera approvata la settimana scorsa, per l'assunzione di quattro persone e la »conferma» definitiva di altre quattro in possesso di contratto a termine. Nel documento, a ratifica della decisione, vi è scritto: .Sentita la commissione die deve verificare i requisiti di questo tipo di personale...» Alberton ha contestato la frase. .Faccio parte della commissione — ha detto —, ma non sono mai stato interpellato... Risposta dell'assessore al Lavoro Foppa. «Come. ai'eix> convocato la commissione a giugno...». Alberton: «Andò deserta, poiché mancavi proprio tu». Foppa: « Vi avevo consentito di procedere. Poi. visto com'erano andate le cose, telefonai ai commissari ottenendo il loro consenso». Alberton: .Non ho mai ricevuto telefonate in proposito». Intervento del capogruppo de. Porcellana: .Nella delibera comunque c'è scritto il falso. Perché Foppa. invece di telefonare tse l'ha fatto), non ha riunito di nuovo la commissione? E se non la ritiene utile perché non la scioglie?». Foppa: «La commissione l'ho poi riunita, dopo che l nuovi assunti hanno terminato il periodo di prova». Il capogruppo pei Quagliotti — a sostegno della giunta — ha parlato di «de die vogliono fare i furbi»; ha spiegato che in Comune (ad esempio per approva re i processi verbali) si .lavora extralege». per evitare di essere «schiavi delle formule». Ma ci fu o no questa telefona ta? Segre (psi): «Ci fu. ci fu. Me lo confermò lo stesso Alberton Ormai purtroppo siamo alla propaganda elettorale». Porcellana: «Alberton non di chiaro mai a Foppa di essere d'accordo su quelle assunzioni anzi a gennaio aveva affermato di essere contrario a qualsiasi ratifica, se la commissione non avesse avuto un funzionamento regolare». Ancora polemiche dai banchi pei. La comunista Bianco ai de «E' proprio vero, di voi non ci si può fidare.. E Porcellana: «O la Bianco ritira quanto ha detto, oppure abbandoniamo l'aula e c/iiediaiHo che i verbali siano inviati al magistrato». La seduta è stata quindi sospesa per mezz'ora. Alla ripresa dopo la rettifica della Bianco ed una precisazione di Alberton Canu ha avanzato la proposta (accettata) del dibattito pubbli co. e il sindaco ha incominciato ad esaminare gli emendamenti (una decina) alle due delibere sui trasferimenti dai centri municipali al Comune e sulle successive assunzioni. Notaristeiano (de) ha protestato («Sono mesi che aspettiamo. E ora. all'ultimo momento, ci presentate tutte queste variazioni. Come le possiamo valutare?», e il sindaco ha rinviato delibere e dibattito ad una prossima seduta.