Operaio Fiat fu licenziato per un «tazebao eversivo»

Operaio Fiat fu licenziato per un «tazebao eversivo» La causa discussa davanti al pretore del lavoro Operaio Fiat fu licenziato per un «tazebao eversivo» Secondo l'azienda, la prosa del manifesto è quella «caratteristica delle organizzazioni terroristiche» - L'udienza rinviata Del caso del 61 licenziati dalla Fiat si continua a discutere. Il sindacato ha annunciato che denuncerà l'azienda per comportamento antisindacale e assisterà coloro i quali faranno ricorso davanti al pretore del lavoro (art. 700): •Tuteleremo tutti quelli che si schierano contro la violenza in fabbrica: ha detto la Firn. Intanto ieri mattina, davanti al pretore del lavoro Punzo, si è discussa una causa di lavoro che ha delle analogie con il caso del 61 licenziati. L'operalo Aldo Molisi è stato allontanato dalla Fiat che lo accusa di essere l'autore di un «tatzebao» affisso alla bacheca sindacale 1112 marzo scorso nel reparto Presse della Miraflori. Motlsi, difeso dall'avvocato Regolino, ha impugnato il licenziamento perché «nella motivazione del provvedimento l'azienda non ha fornito la prova del fatto contestato, perché la motivazione è contraria alla Costituzione e allo statuto dei lavoratori e va vista piuttosto come una sanzione al diritto di critica e alla libertà di pensiero espressa nel "tatzebao" incriminato, che va invece inteso come una satirica trasposizione del linguaggio delle Brigate rosse nei loro comunicati.. Per i legali della Fiat 11 «tatze-, bao», .lungi dalla satira, è un esemplare tipico e originale, con la prosa caratteristica e i contenuti propri degli scritti delle organizzazioni estremistiche e eversive-. Questo il testo del «tatzebao», nei suol passi più significativi: •...Nella sede della direzione Fiat è inequivocabilmente individuabile uno dei maggiori c ,-<n lugubri covi di terroristi, una delle loro più efficienti centrali operative ed è infatti a tutti no¬ to che in questo famigerato covo si preparano i più efferati e atroci crimini anticiperai e che vengono poi giornalmente e direttamente eseguiti dagli intraprendenti e fedeli klllers: quali i guardiani, i capi, le varie spie, i vasellina e da tutti quei loschi figuri che compongono la truce gerarchia del vero e proprio "Braccio armato" della "Associazione per delinquere della Multinazionale Fiat"...: Pretore Punzo a Motlsi: «ammette di essere l'autore del manifesto affisso il 1Z marzo scorso alla bacheca del reparto Presse?'. , Motlsi: «Lo condivido, ma non vuol dire che l'ho scritto io». " Punzo al legali Fiat: «Su che basi è stato individuato l'autore del manifesto?». Legali Fiat: .Dalle dichiarazioni di alcuni dipendenti. Alle 9 del 12 marzo Motisi fu visto dirigersi verso la bacheca con il manifesto sotto il braccio, vergato con scritte a pennarello rossoblu e un nastro adesivo. Alle 9,30 un altro dipendente passando davanti alla bacheca senti dire che era stato il "biondino" (Motlsi è biondo di capelli, n.d.r.), soprannome con cui Motisi è conosciuto nel reparto. Il pretore accoglie la lista dei testi portati In giudizio dalle parti e rinvia l'udienza al 20 novembre prossimo.

Persone citate: Aldo Molisi, Motisi, Punzo