«Dobbiamo non va bone a capire che la violenza , neppure agli operai»
«Dobbiamo non va bone a capire che la violenza , neppure agli operai» Il dibattito sui licenziamenti alla Fiat entra nel liceo D'Azeglio «Dobbiamo non va bone a capire che la violenza , neppure agli operai» Due ore e mezzo di discussione tra studenti, sindacalisti e «uno dei 61» allontanati dall'azienda - Una proposta dei ragazzi: «Andare in fabbrica a vedere come si lavora» Il dibattito sui 61 licenziamenti Fiat lascia la fabbrica, il chiuso delle riunioni sindacali e di partito ed entra nella scuola. Ieri mattina gli studenti del D'Azeglio hanno discusso per due ore e mezzo sulla vicenda con sindacalisti, politici ed un licenziato. Ore 10. L'aula magna si riempie di giovani che siedono un po' dappertutto, sui davanzali, per terra. .Si deve fare chiarezza — dice Fabrizio — il fatto è grave. Non si ricordano precedenti dai tempi di Valletta, per questo noi studenti vogliamo discutere, come normali cittadini di questo Stato*. Incomincia Vergnano della Firn. «77 sindacato è contro ogni forma di violenza che è uno strumento del padronato e dei suoi governi. Ma ovviamente, e lo dico con forza, i diritti dei lavoratori devono essere rispettati e di¬ fesi fino in fondo*. Parla degli anni lontani, quelli «bui., dei licenziamenti politici, .delle lettere mandate dalla direzione Fiat, alle mogli degli operai dove si minacciava il licenziamento del marito se non avesse smesso di fare politica». L'assemblea ascolta: pare quasi una lezione di storia, perché questi ragazzi, allora, non erano neppure nati. L'applauso al sindacalista è cortese, ma non appassionato. Parla subito dopo Enzo Caiazzo. berretto rosso, barba nera. E' uno «dei 61.. «7o lavoravo alle Presse, dove c'è un rumore tremendo; l'accordo con il padrone prevede un massimo di 80 decibel, ma si arriva ai 120. Ecco io vi chiedo: chi è il terrorista? Io che cerco di difendere la salute o la Fiat?*. L'argomento fa presa sui ragazzi, nell'aula si fa il silenzio. «Noi davamo fastidio — prosegue Caiazzo — per questo mi hanno licenziato con gli altri e non perché sono un terrorista*. Secondo Massimo, uno studente che parla subito dopo, i 61 facevano lotte dure, ma alla luce del sole e per cause giuste. «Li hanno licenziati — dice — perché cercano di reprimere il dissenso operaio* e attacca il sindacato che .ha una politica ambigua*. E' la volta di Ferrara del pei. Ricorda che la Fiat ha messo in piedi .Una manovra antisindacale*, ma aggiunge che .aveva lo spazio politico per farlo*. « Un conto è Caiazzo — prosegue — ma un conto è Farioli, che è stato condannato a sette anni per banda armata e non possiamo dimenticare che tra i 61 c'è anche lui. Dobbiamo sapere e ricordare che il terrorismo è il nemico mortale della speranza che abbiamo di cambiare le cose*. Interviene Anna, una studentessa con i capelli lunghi sulle spalle. .Perché i vecchi operai lottavano duramente, ma sema violenza e dicevano: "io un pezzo non lo distruggerei mai perché lo ha fatto un operaio come me" e invece gli operai giovani, talvolta, usano la violenza?*. Esorta: .Dobbiamo essere precisi nel giudizio. Dobbiamo anche ricordare die se Agnelli si stufa può chiudere la fabbrica, tanto lui i soldi li ha. ma se chiude la Fia t cosa succede a Torino? E allora perché non cerchiamo di capire che la violenza non va bene e non va bene neanche agli operai che. infatti, non hanno scioperato peri 61?*. Mentre i rappresentanti delle forze politiche e sindacali continuano nei loro interventi il di battito tra gli studenti si accende. Valeria, sostiene che se il sindacato non difende i 61 licen ziati .perde il suo ruolo storico di difensore della classe operaia*. E Massimo: «7o credo che siano balle quelle che Agnelli è un terrorista e i capisquadra dei bastardi*. Il tempo corre e molti studen ti escono dalla sala, mentre la campanella ricorda che le due ore di riunione sono terminate. In fretta, dopo aver deciso «di prendersi mezz'ora in più* (la preside l'aveva negata) si vota un documento di solidarietà con i licenziati, nel quale si invitano gli studenti a partecipare sta mane all'assemblea alla porta 5 di Mirafiori durante lo sciopero Si propone anche di andare in fabbrica a vedere come lavora no gli operai .per stabilire un rapporto scuola-lavoro senza farcelo raccontare dagli altri*. m. ca L'affollata, attentissima assemblea del D'Azeglio: parla Vergnano, dell'Flm
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