Scotti: non è possibile un'azione del governo per i licenziati Fiat di Alberto Rapisarda
Scotti: non è possibile un'azione del governo per i licenziati Fiat Il dibattito sulla vicenda alla Camera Scotti: non è possibile un'azione del governo per i licenziati Fiat ROMA — Il caso dei 61 licenziati dalla Fiat è arrivato ieri sera in Parlamento. Tutti i partiti avevano presentato interrogazioni e interpellanze al governo per chiedere che cosa intende fare. Per conto del governo, ha risposto a tutti il ministro del Lavoro, Scotti. ■Alto stato attuale — ha detto Scotti — la vicenda non sembra offrire materia per interventi di ordine amministrativo, e le stesse parti sociali interessate hanno convenuto con noi sulla mancanza di condizioni per una qualsivoglia mediazione del governo'. Secondo il ministro, ci si trova di fronte a «confrouerste indi- viduali di lavoro, in ordine alle quali si pone in via principale un problema di legittimità dei comportamenti dell'azienda, problema sul quale spetta al giudice del lavoro pronunciarsi'. Scotti ha anche tenuto a precisare che nessuno ha chiesto al governo una 'Valutazione preventiva' delle misure adottate dalla Fiat, e ha-J preannunciato innovazioni per 'mutare completamente' 11 sistema del collocamento dei lavoratori, cosi come chiesto dall'azienda torinese e da alcuni oratori intervenuti al dibattito. •Afi riprometto nell'immediato di convocare le parti interessate', ha annunciato 11 ministro, perché 'possano introdursi nelle aree interessate agli stabilimenti Fiat quelle modifiche procedurali nell'organizzazione del collocamento che talvolta costituiscono un nodo fondamentale da sciogliere per rendere pure gli strumenti attuali più adatti ad una realtà continuamente in evoluzione'. Scotti ha detto che il governo ha ripresentato alla Camera uno schema di Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 in nona colonna)
Luoghi citati: Roma
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