Lama: «Capi sfruttati»

Lama: «Capi sfruttati» Lama: «Capi sfruttati» (Segue dalla l'pagina) chiesti 4500 licenziamenti) per sostenere che «siamo di fronte al pìii articolato e organico tentativo di questi ultimi anni di rimettere in discussione natura, ruolo e funzione del movimento sindacale italiano-. Dopo aver definito il terrorismo «un nemico mortale del movimento sindacale- Galli ha riaffermato l'esigenza 'di una ripresa più coerente e coraggiosa di discussione a tutti i livelli del movimento tale da sconfiggere tutte quelle posizioni, presenti anche nella classe operaia, di teorizzazione e di pratica di comportamenti di sopraffazione, di aggressione.di intimidazione-. Rivolto all'azienda, Galli ha detto: »Seper governabilità la Fiat intende vanificazione dei risultati contrattuali, decisioni unilaterali su mobilità, turni, straordinario, carichi, tempi e ritmi di lavoro, salario e inquadramento unico e più ancora l'addomesticamento del sindacato e dei consigli di fabbrica, allora la Fiat deve sapere che lo scontro sarà durissimo e non solo con i lavoratori della Fiat ma con tutto il movimento sindacale italia¬ no-. Tra l'altro. Galli, ha annunciato un rilancio delle lotte di fabbrica sull'insieme dei problemi delle condizioni di lavoro. L'oratore più applaudito è stato il licenziato Angelino Caforio, che ha parlato a nome dei 61. Politicamente è un trotzkista. Ha chiesto che l'assemblea si pronunciasse per la revoca immediata dei licenziamenti e la proclamazione dello sciopero generale a Torino. «JVon slamo qui — ha detto — per chiedere l'elemosina e per difendere noi stessi. Vogliamo discutere del passato e delle lotte che noi abbiamo fatto come tutti gli altri. La Fiat ha inteso colpire la nostra forza anche per gli anni a venire-. Le decisioni fUiali dell'assemblea sono state meno radicali di quelle suggerite da Caforio. E' stato approvato a stragrande maggioranza (con 9 contrari e un astenuto) lo sciopero di due ore di tutti i metalmeccanici italiani (un milione e mezzo di persone) proposto dalla Firn per martedi prossimo, dalle 9 alle 11. con assemblee sui luoghi di lavoro. Per Torino le due ore di sciopero riguarderanno tutte le categorie industriali (metalmeccanici, chimici, tessili edili eccetera). Si chiede anche che Cgil-Cisl-Uil definiscano «un programma generale di lotta che coinvolga tutti i lavoratori per modificare la politica economica del governo, prima dell'incontro del 30ottobre». All'assemblea hanno partecipato circa 5 mila delegati di tutte le categorie, accuratamente «filtrati» da un severo servizio d'ordine: chi non aveva il biglietto d'invito («delega») non entrava. Rappresentanze erano giunte dalle principali aree industriali italiane. La. delegazione della Olivetti ha parlato: quella dell'Alfa Romeo ha discusso a lungo al suo interno lo schema di un possibile intervento, cercando di conciliare tre posizioni diverse, poi ha rinunciato. L'unica donna salita alla tribuna è stata la sindacalista Beatrice Vitaglione, che rappresenta Cgil-Cisl-Uil nella commissione di colloca mento. Ha illustrato il f unzio n a mento dell'ufficio affermando che «a Torino il collocamento è gestito democraticamente da sindacato e disoccupati-. Sergio Devecchi