«I 61 possono chiedere ulteriori motivazioni»

«I 61 possono chiedere ulteriori motivazioni» «I 61 possono chiedere ulteriori motivazioni» Lo ha detto per la Fiat Cesare Annibaldi, dì ritorno dall'incontro di Roma con i sindacati TORINO — «/n base all'articolo 2 della legge del 1966 sui licenziamenti individuali, siamo disposti a fornire ulteriori elementi di motivazione agli interessati se ce li chiederanno entro otto giorni dal momento in cui riceveranno la lettera di licenziamento». Cosi ha dichiarato ieri il direttore delle relazioni industriali Fiat. Cesare Annibaldi, di ritorno da Roma dove aveva partecipato all'incontro con i tre segretari generali delle confederazioni (Lama, Camiti, Benvenuto). Le lettere di licenziamento, per quasi tutti 1 61 operai, scattano oggi. I giornalisti hanno accolto il «ricorso all'articolo 2 della legge 1966 » come una «novità» (oppure un «piccolo passo avanti») che Annibaldi ha spiegato cosi: 'Noi riconfermiamo che intendiamo seguire strettamente e rigorosamente le procedu¬ re stabilite dalle leggi e dai contratti. Premesso che riteniamo i licenziamenti corretti, perché suffragati da addebiti; premesso che la sede competente per la valutazione delle prove è la magistratura, riteniamo corretto ricordare che c'è anche la possibilità di una ulteriore richiesta di motivazioni da parte degli interessati». •La prima istanza — ha aggiunto Annibaldi — avrebbe potuto essere l'Amma, ma i 61 hanno inviato una lettera collettiva e non c'è stato colloquio. Quella offerta dall'articolo due della legge 1966 è un'ulteriore possibilità, proprio perché vogliamo che sia chiaro a tutti che seguiamo un metodo corretto e che non s. d.v. (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Annibaldi, Cesare Annibaldi, Lama

Luoghi citati: Roma, Torino