Alla fiat sospese le assunzioni

Alla fiat sospese le assunzioni Alla fiat sospese le assunzioni (Segue dalla 1" pagina) di persone delle aziende Fiat-. Il blocco delle assunzioni implica anche un discorso sulla riforma del sistema per il collocamento? «Se la nostra decisione provocherà un dibattito, che riteniamo necessario, sul collocamento com'è oggi, sarà un ulteriore dato positivo. Sui problemi che si sono aperti con i 61 «avvisi di licenziamento» (cosi vengono definiti dalla Fiat) l'azienda, nel corso dell'incontro con i giornalisti, ha ulteriormente precisato la sua posizione su tre aspetti principali. Perché le 61 lettere sono generiche e tutte uguali? «JVet confronti di tutti i dipendenti — è la risposta — non si contesta un singolo episodio, bensì la somma di più fatti, di diverso peso e di diversa natura chi acquistano univoco significato se valutati nel loro insieme-. Un collaboratore di Annibaldi ha aggiunto: -In altre parole non c'è il solo pugno in testa ad un capo o la pedata; ci sono una serie di cose-. Perché le prove non vengono esibite? «Di questo insieme di fatti la Fiat ha elementi di dimostrazione che esibirà, se e quando necessario, nella sede competente, che è quella del processo di lavoro-. Cioè i licenziati, come prevede la procedura, potranno rivolgersi alla magistratura del lavoro e solo in quella sede la Fiat -porterà le prove-. Perché la Fiat o i singoli capi non hanno presentato denunce alla magistratura? -Per i comportamenti contestati — si afferma — la Fiat non ha fatto ricorso alla magistratura penale, poiché la possibilità di agire su questo piano è esclusivamente riservata alle singole parti lese, le quali, proprio nel clima di minacce e violenze che si è da tempo instaurato nelle fabbriche, hanno paura di esporsi singolarmente: questo lo sanno anche i sindacati e le forze politiche, tanto che in simili casi hanno deciso di adottare la strada della denuncia anonima e collettiva-. (Il riferimento è all'inchiesta sul terrorismo, con questionari anonimi, patrocinata dal Comune di Torino e a un'inchiesta analoga promossa dal sindacato). Nella conferenza stampa 1 dirigenti della Fiat sono ache stati «chiamati» da alcuni giornalisti a «pronunciarsi» sulle critiche dei politici. Riferendosi alle dichiarazioni del sindaco di Torino, Diego Novelli, Annibaldi ha detto: -Il sindaco non dovrebbe preoccuparsi, come ha fatto, solo delle persone colpite, che del resto hanno strumenti giurìdici per tutelarsi, ma anche del clima generale della città e delle fabbriche ingovernabili. Cioè dovrebbe preoccuparsi se un'eventuale inerzia della Fiat sui luoghi di lavoro favorisse un peggioramento della situazione a danno di tutti-. E' stato anche detto: «// sindaco nei mesi scorsi quando aveva le squadracce che gli sequestravano gli autobus pubblici non ha detto niente; poi ce lo siamo trovato a piangere davanti ai cadaveri -. All'ultima domanda: -Perché la Fiat ha deciso i 61 licenziamenti e il blocco delle assunzioni oggi?-, Annibaldi ha risposto: -In giugno e luglio avevamo il clima di tensione derivante dal rinnovo del contratto. Dopo questo periodo di disordine si sperava, a contratto concluso, in un ritorno alla normalità. Invece, settembre ha segnato un rincrudirsi delle minacce e delle violenze in fabbrica. Non c'è più un momento di calma: la struttura aziendale, logorata ed estremamente sensibile, non reggepiù-. Sergio Devecchi

Persone citate: Annibaldi, Diego Novelli, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino