La Fiat ha sospeso le assunzioni «per cambiare clima in fabbrica»

La Fiat ha sospeso le assunzioni «per cambiare clima in fabbrica» Si allarga la polemica sui 61 avvisi di licenziamento La Fiat ha sospeso le assunzioni «per cambiare clima in fabbrica» La misura, che riguarda tutto il Gruppo, è «transitoria a tempo indeterminato» - «Non è una ritorsione né un ricatto. L'inserimento di nuovo personale in un'atmosfera come l'attuale non è possibile» - «Se non riusciamo a ristabilire un minimo di ordine l'alternativa è: o sgretolamento o chiusura» TORINO — La Fiat ha deciso «la sospensione delle assunzioni in tutti gli stabilimenti del Gruppo, in via transitoria a tempo indeterminaton. L'annuncio è stato dato ieri pomeriggio dal direttore delle relazioni industriali. Cesare Annibaldi, in un Incontro con i giornalisti, giunti da tutta Italia per intervistarlo sui 61 operai sospesi dall'azienda martedì. Il provvedimento riguarda 150 aziende (di grandi, medie e piccole dimensioni, dei vari settori) che la Fiat ha in tutto il Paese e che occupano, attualmente, circa 250 mila persone. Un provvedimento impopolare che Annibaldi ha cercato di sdrammatizzare sottolineando, più volte, che si tratta di una -misura temporanea, con conseguenze limitate-. 'La sospensione delle assunzioni — ha detto — ha una finalità chiara; i problemi si affrontano meglio partendo da una situazione statica e non dinamica. L'inserimento di nuovo personale in un clima com'è quello attuale rischierebbe di compromettere l'indispensabile momento di riflessione connesso all'esigenza di ripristinare in fabbrica un minimo di governo*. Annibaldi ha anche precisato che -la decisione della Fiat non vuole essere una ritorsione né un ricatto che non avrebbe alcun senso; il provvedimento non intende essere in alcun modo portatore di effetti, al di là di quelli che noi vogliamo*. Il provvedimento riguarda anche le assunzioni nel Meridione? «Sì — ha risposto Annibaldi — però gli impegni già presi verranno rispettati-. Poiché è aperta una vertenza «Nord-Sud» con la quale il sindacato intende ottenere lo spostamento di lavorazioni dal Nord al Sud e assunzioni nel Meridione, significa che questa trattativa non andrà avanti? «Ci troveremo in data da stabilire con il sindacato e la "sospensione temporanea delle assunzioni" non significa che non si possano fare programmi per il futuro. Cioè il provvedimento non ipoteca ciò che può avvenire in tempi lunghi*. Alle molte domande sui perché del blocco, Annibaldi ha risposto: -Il clima in fabbrica, così com'è ora, non è sostenibile. Il disordine all'interno delle officine oggi è tale da rasentare il collasso. Quando sarà possibile intravedere un migliorumento, quando la Fiat riterrà che ci sia negli stabilimenti un clima accettabile, migliore, allora si ripren¬ deranno le assunzioni. La qual cosa — ha aggiunto — tutti si augurano che avvenga al più presto: ma nel periodo in cui si cerca di ripristinare tale clima, non si assume nessuno*. Il blocco delle assunzioni potrebbe comportare perdite di produzione? •Preferiamo, se necessario, pagare qualcosa sul breve periodo. Nella situazione di collasso nella quale ci troviamo è necessario fare assolutamente qualcosa. Se non riusciamo a ristabilire un minimo di ordine, l'alternativa è: o sgretolamento o chiusura. E' un discorso grave e pesante ma sappiamo di difendere il lavoro di centinaia di migliaia Sergio Devecchi (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Annibaldi, Cesare Annibaldi, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Italia, Torino