Tre ore di sciopero: la prima risposta dei sindacati alla decisione dell'azienda
Tre ore di sciopero: la prima risposta dei sindacati alla decisione dell'azienda Il motivo: adefinire ulteriori iniziative di lotta in fabbrica» Tre ore di sciopero: la prima risposta dei sindacati alla decisione dell'azienda «E' una botta ai lavoratori»; «hanno colpito nel mucchio»; «sono accuse generiche»: questi i commenti a caldo - La Firn: «La Fiat tende a ridimensionare il ruolo del sindacato» Tre ore di sciopero, oggi, in tutto il gruppo Fiat e riunione dei vertici nazionali Cgll, Cisl. Uil, della Firn con i responsabili sindacali piemontesi per -definire ulteriori iniziative di lotta.. E' questa la prima risposta delle organizzazioni sindacali, decisa a tarda sera dopo ore di dlscus-* sioni spesso accese e di contatti telefonici tra Roma e Torino, alla sospensione di 61 lavoratori (provvedimento che prelude al licenziamento) decisa dalla Fiat. La notizia era nell'aria da lunedi ma non si conosceva la portata delle decisioni aziendali. Quando le prime «lettere» cono state consegnate alla fine del « 1° turno e normale» la reazione è stata immediata con fermate negli stabilimenti da un quarto d'ora a due ore. Mentre alle Presse e alle Carrozzerie di Mirafiori si riunivano i consigli di fabbrica, confluivano nella sede della «5' lega» delegati, licenziati, operai. Alle 14 la saletta al primo piano di corso Unione Sovietica 351 era gremita. Ereno presenti il se-' gretario nazionale Firn, Veronese, i segretari del «coordinamento Fiat» Milano. Regaldlnl, Regazzi. -E' una botta al sindacato. sono stati i primi commenti a caldo, «/«inno colpito nel mucchio", -la Fiat non può sostituirsi alla magistratura", -sono accuse generiche-, -vogliono strumentalizzare il terrorismo". Poche battute, poi l'invito cordiale ma fermo a -non fare domande-: -Più tardi renderemo pubblica la nostra posizione- L'assemblea è proseguita a porte chiuse per ore. Alle 20 11 comunicato della Firn e della niii i Mitili il j 11 * ' a e a 1 a Cgil, Cisl, UH nazionali e provinciali. -Nella giornata di oggi — dicono 1 sindacati — la direzione Fiat ha notificato il provvedimento di sospensione a 61 dipendenti degli stabilimenti di Mirafiori, Rivolta, Lancia di Chivasso. Ciò sarebbe stato dettato dalla volontà dell'azienda di colpire gli autori di episodi di violenza verificatisi all'interno degli stabilimenti. Episodi che tuttavia non sono menzionati nelle lettere di contestazione formale agli interessati". Dopo aver citato il testo del provvedimento, il documento sindacale lo critica affermando che si tratta di contestazioni estremamente generiche che •contrastano nettamente con le norme contrattuali e di legge, e mostrano una volontà di giustizia sommaria non accettabile né sul piano politico, né su quello giuridico". I sindacati ribadiscono di essere sempre stati contrari alla violenza e di non aver mai «coperto situazioni di inadempienza individuale sul lavoro". -Ma la scelta del momento — aggiungono —, la dimensione del provvedimento, le modalità adottate hanno un segno che va oltre l'episodio di questa mattina: Esso sarebbe piuttosto un elemento di una «più vasta escalation di iniziative della Fiat che sembrano sempre più rivolte a ridimensionare il ruolo e il potere del sindacato in fabbrica". Questi atteggiamenti, sostiene il comunicato del metalmeccanici e di Cgll, Cisl, Uil, non sono la risposta più Idonea per affrontare i gravi problemi che il terrorismo crea in azienda: -Le organizzazioni sindacali, pro- 111 iti itili 111 1111 < 11 m i m 11111 prio perché rigorosamente impegnate nella lotta contro il terrorismo e contro ogni forma di violenza, respingono il tentativo della Fiat di confondere le lotte dei lavoratori con gli atti di terrorismo che hanno colpito molti dirigenti. Respingono inoltre, in relazione agli elementi di fatto in loro possesso, nel modo e nel contenuto, i provvedimenti adottati-. U comunicate termina annunciando per oggi tre ore di sciopero con assemblee in tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat, con un invito alla mobilitazione e ad un ampio dibattito per dare -una risposta di lotta al significato politico del gesto dell'azienda-. In serata è stato inoltre deciso di convocare a Torino, per domani, il coordinamento nazionale del gruppo Fiat. Francesco Bullo
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