Indesit di Caserta sciopero e serrata

Indesit di Caserta sciopero e serrata Clima di acuta tensione Indesit di Caserta sciopero e serrata La Firn accusa l'azienda di appoggiarsi alla malavita - Secca smentita della proprietà che chiude lo stabilimento per la «tutela fisi-, ca dei dirigenti» - Un accordo in prefettura CASERTA — Tensione e clima di intimidazione, con reciproco scambio di accuse, tra i dirigenti e 1 rappresentanti sindacali dell'Indesit di Aversa, uno stabilimento con circa mille dipendenti addetti alla produzione di elettrodomestici. L'atmosfera si è fatta incandescente negli ultimi giorni, da quando si è scatenata in azienda la lotta per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Il confronto tra le due controparti è degenerato prima in aspre polemiche, poi è sfociato in azioni e iniziative che nulla hanno a che vedere con le battaglie contrattuali. I delegati sindacali dello stabilimento casertano affermano di essere stati più volte avvicinati da noti personaggi del mondo della malavita locale, fatti oggetto di pressioni e intimidazioni affinché rinunciassero alle loro rivendicazioni, adottando posizioni più malleabili. 'Abbiamo trovato le gomme delle nostre auto squarciate — dicono i sindacalisti —abbiamo subito altri atti di teppismo, siamo stati infine minacciati dell'incendio delle vetture, se non avessimo abbandonato il nostro atteggiamento risoluto: In un comunicato della Firn provinciale di Caserta, sono contenute pesanti affermazioni contro il padronato, 'In seguito a tali fatti — è scritto nel dcumento —noi pensiamo che dietro a queste iniziative ci sia la direzione dell'Indesit, la quale in tutti i momenti della vertenza ha intimorito i delegati attraverso boss locali*. Immediato lo sciopero di protesta, con conseguente blocco stradale e interruzione del traffico. La replica della direzione aziendale non si è fatta attendere. Dopo aver seccamente smentito le 'diffamatorie e provocatorie accuse*, è passata al contrattacco. Mercoledì ha sospeso la produzione ed ha emesso, a sua volta, un comunicato in cui vengono chiariti i motivi della serrata, 'In relazione ad alcuni avvisi esposti nelle bacheche, ai volantini della Firn provinciale, in cui si accusa la Indesit di collusione con la malavita, la società fa presente che non ha mai avuto, né avrà, contatti con detti elementi perché è filosofia dell'azienda deprecare la violenza. Nello stesso documento, anzi, vengono denunciate violenze verificatesi in occasione dello sciopero ai danni dei quadri dirigenziali, tra cui il capo del personale Alberto De Felice, che sarebbe stato sottoposto a un duro pestaggio. •Per la salvaguardia e la tutela fisica dei propri dirigenti — conclude il comunicato — la società si è vista costretta a sospendere la produzione e a chiudere io stabilimento». ' L'Indesit è stata immediatamente presidiata, giorno e notte, dalle maestranze. Per sbloccare la situazione, che rischiava di provocare manifestazioni più esasperate, sono intervenute le autorità. Ieri sera, in una riunione in prefettura, con l'intervento dei rappresentanti sindacali e dell'Ufficio provinciale del lavoro, si è finalmente trovato un punto d'incontro per consentire la ripresa della produzione, a. 1.