Meglio del previsto il bilancio Indesit
Meglio del previsto il bilancio Indesit Presentata una «ipotesi di lavoro» Meglio del previsto il bilancio Indesit La ripresa potrebbe avvenire in anticipo TORINO — Si è svolta ieri, all'Unione Industriale, quella che si potrebbe definire la prova generale dell'assemblea dei fornitori-creditori Indesit die sì riuniranno il 24 novembre per decidere se accettare o rifiutare l'amministrazione controllata dell'azienda di elettrodomestici II motivo dell'incontro è stato la presentazione da parte dell'amministratore delegato, Umberto Nobili di una «ragionevole ipotesi di piano di lavoro che, come tutti i preventivi, dovrà essere aggiornata e controllata attraverso verifiche consuntive di periodo». Si tratta di un documento di 74 pagine, ricco di tabelle, alla cui stesura hanno collaborato studiosi illustri docenti universitari, sotto la direzione del prof. Piero Piccatti presidente dell'Ordine dei commercialisti e con la consulenza legale dell'avv. Grande Stevens. E' suddiviso in sette capitoli che illustrano il bilancio (al 31 luglio), la situazione patrimoniale (al 30 settembre) e finanziaria, il piano di ripresa con il budget dell'81 e le ipotesi di risanamento. La premessa è una ripresa produttiva già in anticipo sulle previsioni aziendali. Anche la situazione di liquidità è florida: in questi primi due mesi sono disponibili 64 miliardi di crediti che consentiranno, come è avvenuto fino ad ora, di pagare i fornitori in contanti Secondo i volumi di produzione e di vendita per IVI vi sarà l'immissione sul mercato di 1 milione e 300 mila pezzi, 300 mila in meno del 79. In particolare per l'Italia si è considerata una richiesta di 400 mila pezzi «200 mila in meno — ha precisato Nobili — della vendita media». L'utile d'esercizio, al netto degli ammortamenti, sarebbe di circa 4 miliardi e mezzo. C'è poi, ed emerge chiaramente dallo studio, una «soli¬ dità patrimoniale» valutata in 160 miliardi Ha detto il prof. Piccatti: «Una sicurezza per i creditori che non può venire meno nel tempo perché il commissario giudiziale, dott. Treves, dovrà riferire ogni due mesi al tribunale, in caso di amministrazione controllata, sulla correttezza della gestione». L'eventuale opposizione all'amministrazione controllata dipende da un solo fatto: il congelamento dei crediti per due anni Ma anche in caso di rifiuto, quali speranze ci sarebbero di «rientrare»? Senza contare che la chiusura dell'Indesit per molte piccole aziende comporterebbe la necessità di investire forti somme per una riconversione produttiva e questo proprio in periodi di mancanza di liquidità. Due rappresentanti dell'Api Catini (Milano) e Marchese (Torino), che domani riferiranno alle rispettive associazioni, hanno commentato: «Secondo noi, il male minore è che l'azienda di elettrodomestici continui a produrre e noi a fornire». Carlo Novara
Persone citate: Carlo Novara, Grande Stevens, Piccatti, Piero Piccatti, Treves, Umberto Nobili
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