La Indesit ha ripreso la produzione
La Indesit ha ripreso la produzione Ieri, dopo la crisi, i primi frigoriferi sono usciti da Caserta La Indesit ha ripreso la produzione TORINO — L'Indesit ha ripreso a produrre. Alle 11 di ieri sono usciti i primi frigoriferi «a due porte» dallo stabilimento 12 di Teverola, 11 cui programma prevede la fabbricazione di 905 pezzi al giorno con 480 operai e 45 impiegati. Lo ha detto il direttore dell'azienda, Manassero, in serata, al termine di un incontro all'Api con i rappresentanti delle piccole e medie imprese fornitrici, al quale hanno preso parte l'amministratore delegato, dott. Nobili, il direttore degli acquisti, dott. Terzi, 11 commissario giudiziale, dott. Treves e l'assessore regionale al Lavoro, Alasia. Le premesse per un futuro migliore ci sono anche se non tutte le difficoltà sono state superate. I rappresentanti delle aziende dell'indotto hanno posto tre pregiudiziali per continuare a rifornire l'Indesit. In primo luogo un piano per il rientro dei crediti; un progetto di ripresa, con dati e programmi precisi riferiti in particolare agli stabilimenti del Nord e, infine, condizioni di fornitura, aggiornamento prezzi e modalità di pagamento. Il dott. Treves ha sgomberato il campo da ogni equivoco per quanto riguarda il recupero dei crediti da dicembre: non esiste infatti possibilità di rimborso in regime di amministrazione controllata. Il direttore acquisti ha detto che sarà cura dell'Indesit studiare un piano per i pagamenti. Quanto al progetto di ripresa, è stato consegnato un piano suddiviso in due fasi. La prima (A) durerà tre mesi ed è costitui¬ ta da un avvio che interessa solo alcuni stabilimenti. La seconda (B) prevede, a partire dal gennaio deirai, la progressiva entrata in funzione di tutti i settori, esclusa l'elettronica. I dipendenti riassorbiti saranno circa 2600 nel Nord e 2900 nel Sud. Il progetto nel complesso avrà vigore per 12 mesi. Si prevede che in questo arco di tempo si potranno immettere sul mercato 1 milione e 100 mila pezzi, contro una produzione annuale precedente di 1 milione e 700 mila. Quanto alle modalità di pagamento, l'Indesit «si rende conto che, almeno per i primi tempi, il pagamento avverrà in contanti, soprattutto per dare modo ai fornitori di acquistare le materie prime-. Riservandosi di dare una risposta all'Indesit martedì pros¬ simo, dopo un'assemblea con i creditori, il vice presidente delle aziende metalmeccaniche, Marchese, ha rilevato che la situazione delle piccole imprese «rimane grave per il congelamento dei vecchi crediti e per l'acuirsi della vertenza Fiat, dopo i blocchi decisi dal sindacato-. - Gravi — ha aggiunto — sono inoltre le conseguenze della mancata approvazione del decreto legge che può provocare a medio termine il collasso di parecchie aziende-. Oggi a Caserta vi è l'incontro con il sindacato per l'elettronica. Ha detto il dott. Manassero: «Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare; occorre però l'impegno del governo per il piano di settore e per i finanziamenti da destinare alla ricerca-. Carlo Novara
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