Indesit, amministrazione controllata

Indesit, amministrazione controllata L'azienda sta per presentare la richiesta al tribunale Indesit, amministrazione controllata Lo ha annunciato il responsabile della società in un incontro con Foschi - Parziale ripresa del lavoro ROMA — La Indesit chiederà l'amministrazione controllata: lo ha annunciato l'amministratore delegato, Nobili, ieri pomeriggio nel corso di un incontro al ministero del Lavoro con i sindacalisti della Firn alla presenza del ministro Foschi e del sottosegretario Zito. L'altra novità annunciata da Nobili riguarda la ripresa parziale del lavoro in alcuni reparti La richiesta di amministra¬ zione controllata sarà presentata al tribunale di Torino nei prossimi giorni. La decisione era stata presa nell'ultima riunione del consiglio di amministrazione: il tribunale la valuterà e se deciderà di accoglierla nominerà il commissario giudiziale che opererà sotto il controllo di un giudice delegato e convocherà entro 30 giorni i creditori; ad essi spetta di decidere se accettare o no la proposta dell'azien- da e il relativo piano di pagamento dei debiti. A questo proposito i dirigenti della Indesit avrebbero già contattato la maggior parte dei fornitori i quali avrebbero assicurato di essere disposti ad accettare questa procedura. Quali sono i vantaggi che l'azienda si attende dall'amministrazione controllata? Innanzitutto quello di congelare i 140 miliardi di debiti nei confronti dei fornitori e di bloccare l'istanza di fallimento presentata da due di questi, che dovrebbe essere discussa il 25 settembre. Per quanto riguarda la ripresa del lavoro questa dovrebbe avvenire in due tempi: 1) entro il 15 novembre dovrebbe rientrare in fabbrica un migliaio di operai per riprendere la produzione di alcuni tipi di lavatrici, delle lavastoviglie e del frigorifero a due porte; 2) entro un anno dovrebbero riaprire altri reparti con rientro al lavoro di circa 5000 persone. La ripresa del lavoro non sarebbe comunque continuativa ma intervallata da periodi di cassa integrazione. Il magazzino, che all'inizio dell'estate aveva raggiunto la cifra di 500 mila pezzi invenduti è sceso a 240 mila pezzi, di cui 130 mila elettrodomestici; questa quota è in linea con le capacità di vendita dell'azienda. Come si è detto, per alcuni modelli le scorte stanno per esaurirsi e l'azienda è intenzionata a riprendere la produzione per non perdere i mercati. Le vendite, infatti, mentre hanno avuto un forte calo in Italia (soprattutto a causa delle carenze della rete di distribuzione) sono andate bene all'estero. Questo ha consentito, tra l'altro, di ridurre quasi a zero i debiti con le banche, che hanno potuto incamerare i proventi di queste vendite all'estero man mano che arrivavano. La parziale ripresa della produzione dovrebbe poi essere finanziata con i circa 12 miliardi che l'azienda dovrebbe incassare come restituzione dei fondi anticipati per la cassa integrazione ai lavoratori sospesi. Nobili ha detto alla riunione che le trattative per la cessione di una parte del pacchetto azionario continuano Da parte loro i sindacalisti (erano presenti per la Firn nazionale Trinci, Puppo e Lotito oltre a rappresentanti torinesi e campani) hanno detto di essere soddisfatti per la sia pur molto parziale ripresa del lavoro ma hanno sottolineato che i grossi problemi che hanno causato la crisi restano aperti: in particolare nessuna soluzione è in vista per il settore dei televisori; hanno perciò ribadito la necessità di discutere un piano globale di rilancio dell'azienda. Positivo è perù stato giudicato l'impegno di Foschi di 'svolgere ogni opportuno interessamento nei confronti dei ministri dell'Industria e del Bilancio per quanto di rispettiva competenza, in ordine alla attivazione degli strumenti anche di ordine finanziario previsti dalle vigenti disposizioni di legge necessari alla realizzazione del piano di ristrutturazione: Intanto Foschi ha già convocato le parti per il 15 ottobre. Vittorio Ravizza

Persone citate: Foschi, Lotito, Puppo, Vittorio Ravizza, Zito

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino