Alla Indesit forse si profila la ripresa parziale del lavoro

Alla Indesit forse si profila la ripresa parziale del lavoro Alla Indesit forse si profila la ripresa parziale del lavoro ROMA — Gli incontri romani del nuovo consigliere delegato dell'Indesit, Mario Nobili, non hanno chiarito quale sarà la sorte dell'azienda. Le carte restano per ora coperte. Una riservatezza d'obbligo — si dice — per non pregiudicare le trattative in corso che dovrebbero portare, con l'ingresso di un partner, denaro fresco. La risposta ai molti interrogativi slitta quindi ulteriormente. Di concreto per ora c'è l'impegno del ministro al Bilancio, on. Giorgio La Malfa. Ieri, con Nobili, il ministro ha discusso la situazione dell'impresa alla luce delle preoccupazioni che un tracollo del colosso degli elettrodomestici determinerebbe «sia in un'area come quella di Torino dove già la crisi dell'auto pone rilevanti problemi, sia nell'area di Caserta per i riflessi sull'occupazione di quella zona meridionale, e anche per le conseguenze sull'indotto al Nord e al Sud». Il ministro La Malfa ha dichiarato che «dovrà essere ricercata una soluzione che consenta di salvaguardare il patrimonio produttivo e manageriale dell'azienda» assicurando che seguirà con attenzione i prossimi sviluppi. Sempre ieri, mentre negli stabilimenti di Orbassano, None, Rivolta e Teverola i 500 dipendenti (su 11 mila) esclusi dalla cassa integrazione, incrociavano le braccia per quattro ore, Nobili ha incontrato la delegazione Firn nella sede degli industriali del Lazio. I sindacalisti, che in mat- tinata si erano incontrati come ^coordinamento nazionale del gruppo», hanno cercato di veder chiaro, insistendo sull'esigenza di una ripresa consistente «anche se parziale» dell'attività produttiva e sul mantenimento dell'integrità aziendale. La risposta è stata evasiva: si sta trattando ma non possiamo dire nulla. In realtà, secondo indiscrezioni, la Indesit sarebbe in contatto con un acquirente francese ma l'operazione stenta ad andare in porto per le difficoltà frapposte dal socio inglese (la Barclays Bank). I tempi si fanno in ogni modo più stretti: il 25 settembre il magistrato deve decidere sulla richiesta di fallimento presentata da tre creditori per l'importo di un centinaio di milioni, mentre sembra sfumata anche l'ipotesi del commissario. O il salvataggio subito, quindi, o l'amministrazione controllata. La situazione resto, fluida. Per sbloccarla domani mattina i lavoratori manifesteranno davanti alla Regione e oggi pomeriggio il coordinamento provinciale si riunirà nello •stabilimento 6. di None. In serata la delegazione sindacale Indesit ha preso atto che l'azienda è disponibile a riprendere la produzione, seppure in modo «molto parziale», in alcuni stabilimenti ma non ha voluto esprimere giudizi data la «nebulosità delle notizie fornite». Se ne riparlerà mercoledì a Roma in un incontro, tra Nobili e il coordinamento sindacale per «approfondire l'entità e le condizioni per la ripresa di alcune lavorazioni». f.bu.

Persone citate: Giorgio La Malfa, La Malfa, Mario Nobili, Rivolta

Luoghi citati: Caserta, Lazio, None, Orbassano, Roma, Teverola, Torino