Lotta alla polvere che uccide

Lotta alla polvere che uccide Troppi lavoratori sono esposti ai rischi della silicosi Lotta alla polvere che uccide Nel Trentino la silicosi miete più vittime che in altre regioni italiane - Nella «Valle del porfido» in dieci anni sono stati almeno 80 i morti per questa malattia - Un centro prevenzione TRENTO — La «silicosi» miete più vittime nel Trentino che in altre regioni. Alcuni esempi: i risultati delle visite schermografiche effettuate tre anni fa su 900-lavoratori (i dati sono della federazione lavoratori costruzioni, ndr) sono questi: 346 operai affetti da silicosi, 300 da enfisema polmonare. Il professor Giuseppe Barbareschi, primario del reparto di anatomia patologica dell'ospedale Santa Chiara di Trento dice: «In dieci anni nella valle del porfido (in quella zona dove si ha la maggior concentrazione di cave estrattive di questo materiale, ndr) sono stati almeno 80 i morti accertati per la silicosi. Ma si calcola che per ogni lavoratore morto all'ospedale, almeno due siano deceduti in casa. Per loro non c'è stata autopsia ed oggi quindi non si» tiuni ite ate i (i lasotti ma iurio tonta In orha di mano iligni ale, in ata on i n e o . a n a 0" e i a n e li n n ri e oua ri a sc'è la possibilità di risalire alle cause del decesso. Nel 1979 comunque sono stati accertati tre decessi per silicosi e tutti di persone tra i 45 ed i 55 anni». Sono statistiche che fanno riflettere, che danno un quadro impressionante degli effetti devastanti prodotti dalla silicosi polmonare, una malattia più frequente nelle cave di porfido per l'inalazione di polveri silicee a finissima dispersione e ad alta penetrazione nel tessuto polmonare. Ma al rischio di questa malattia sono esposti anche i lavoratori impiegati in altre industrie dove l'inquinamento at-. mosferico è dovuto a particelle di polveri composte (silicio-carboniose, silicio-ferruginose, silicio-silicatose). «Le polveri silicee inspirale — dice il professor Barbareschi — si depositano a livello degli alveoli e dei bronchioli polmonari e noti possono essere smaltite o eliminate, così die in tali sedi determinano alterazioni croniche del tessuto polmonare stesso con formazione di noduli fibrosi isolati e poi confluenti. Ne deriva un aggravamento progressivo sia del quadro polmonare die cardiaco, con graduale deperimento generale die può condurre alla insufficienza cardio-respiratoria terminale. Alla silicosi — continua il professor Barbareschi — malattia di per sé grave, invalidante e con compromissione sia dell'apparato respiratorio che di quello circolatorio, si associano spesso andie altre malattie quali la tubercolosi polmonare, il carcinoma polmonare ad andamento particolarmente maligno (cancro-silicosi) e le infezioni polmonari batteridie o virali (silico-broncopneumaticlie)». Ora dopo anni di studi e di ricerca si cerca di affrontare, qui a Trento con un lavoro di «éequipe», il modo per combattere la silicosi. Le premesse ci sono. E' stato Istituito il «centro studi sulla silicosi» la cui sede è presso il servizio di anatomia ed istologia patologica dell'ospedale «Santa Chiara». «Questo è il primo centro del genere ad essere istituito in Italia — dice con una punta di orgoglio il professor Barbareschi — e vuole essere un riconoscimento della qualificazione specialistica conseguita in questo campo. Soprattutto per ì risultati ottenuti nella lotta contro la silicosi professionale e la silicosi derivata da inquinamento atmosferico urbano». In sintesi questi gli scopi del cducscItdcItc«sd1ppap centro studi. Anzitutto intende avviare uno studio ed un'attività di ricerca citologica ed anatomo-patologica, sulle lesioni polmonari in silicotici professionali e non. Identificare le lesioni associate alla silicosi polmonare (cardiopatie, cirrosi epatica) o causate dalla silicosi stessa. In questo ambito verrà istituito un dipartimento di ricerca, un vero e proprio «team» di specialisti con i responsabili degli istituti di radiologia, pneumologia, medi- d a, n. o a. o - epti o si n na n i ti a a cina del lavoro, medicina legale per interventi interdisciplinari. Una équipe insomma di super-specializzati. E' prevista inoltre la costituzione di un «dipartimento sociale» per il controllo continuo, la prevenzione primaria e la diagnosi precoce. Ma c'è di più. Saranno segnalati alla Procura della Repubblica tutti i casi di decessi di silicotici professionali per un esame autoptico: al fine di accertare e stabilire cause della morte, eventuali responsabilità di ordine penale. Da questo centro partirà inoltre la richiesta di una nuova legislazione in materia di responsabilità penale per quanto si riferisce alle malattie professionali, quando il danno e la menomazione funzionale del lavoratore vivente apparirà grave o gravissima date le caratteristiche di irreversibilità e di graduale peggioramento della malattia silicotica. Infine sarà attivata una campagna di educazione sanitaria nei confronti della popolazione e degli stessi lavoratori clie operano in ambienti di polvere di silicio. m. c.