Indesit si discute il contratto integrativo

Indesit si discute il contratto integrativo Indesit si discute il contratto integrativo TORINO — Il coordinamento sindacale della Indesit si è riunito ieri nella sede della Firn torinese per elaborare la piattaforma per il contratto integrativo. Il documento assume una importanza particolare perché dovrà contenere la risposta del sindacato al provvedimento dell'azienda che, in seguito alle difficoltà del settore radio e tv, ha deciso di ricorrere alla Cassa Integrazione per 13 settimane in tre stabilimenti di Teverola (Caserta! e In alcuni reparti degli stabilimenti di None Torinese. Ieri tre commissioni di lavoro hanno elaborato lo schema delle richieste che lunedi saranno discusse nell'assemblea dei delegati. «C'è una pregiudiziale che il sindacato non può accettare — spiega Giuseppe D'Ercole, della Firn nazionale — ed è quella che l'azienda ci ha posto il 6 giugno nell'incontro che abbiamo avuto a Roma per discutere la crisi; la Indesit ci ha detto di essere disponibile a ristrutturare gli stabilimenti del Sud ma ha aggiunto di non poterli finanziare. E' questo che non possiamo accettare. Chiediamo Invece un programma di interventi che sia il segnale dell'Impegno dell'azienda ad affrontare la crisi. A queste condizioni anche il sindacato è disponibile ad impegnarsi per superare le difficoltà». L'azienda nell'incontro del 6 maggio ha detto di avere un progetto per costruire negli stabilimenti del Casertano televisori a colori a 14 pollici e videoterminali per l'industria elettronica. Ha però sollecitato, come condizione per la riconversione, un intervento finanziario del governo. Per quanto riguarda gli stabilimenti torinesi, dove si fabbricano tv-color, le difficoltà dovrebbero avere carattere transitorio.

Persone citate: Giuseppe D'ercole

Luoghi citati: Caserta, None, Roma, Teverola, Torino