Dure critiche Flm ai «tagli» Indesit
Dure critiche Flm ai «tagli» Indesit La decisione accolta come un'azione di forza nei confronti del governo Dure critiche Flm ai «tagli» Indesit Le maestranze del Coordinamento Nord annunciano manifestazioni e scioperi articolati TORINO — -Siamo perplessi e mitriti di fronte a un atteggiamento imprenditoriale che, per una manciata di miliardi, non esita a licenziare 1700 lavoratori- afferma De Oiacoml. responsabile locale Firn, commentando 11 provvedimento dell'Indesit. Anche se la decisione era nell'aria, i metalmeccanici hanno accusalo il colpo. Spiega De Oiacoml: -Mentre a Torino l'amministratore delegato dell'Indesit Elettronica annunciala in una conferenza stampa il taglio dei posti di lavoro, a Roma i ministri Marcora, De Michelis e La Malta presentavano in torma semiufficiale ai confederali Delpiano e Caravan il progetto per l'elettronica civile. 1 nostri "nazionali" a Roma non volevano credere che l'azienda non potesse fare slittare ancora di una settimana l'invio delle lettere, dal momento che per i prossimi giorni è pre¬ visto un incontro Indesit-ministero dell'Industria-. Il gesto e stato accolto come un'azione di forza, un ricatto nei confronti del governo ...stilla pelle dei lavoratori-. Secondo la Firn l'indeslt. invece di -dichiarare sempre e soltanto una generica disponibilità ai possibili interventi del governo, avrebbe potuto presentare una proposta concreta di politica industriale-. Il disegno di legge Marcora prevede una -spesa di 600 miliardi- in 3 anni. -L'Indesit ha dimostrato che le interessa soltanto farsi dare il finanziamento anche a costo di mettere la controparte con le spalle al muro-. Tuttavia, sul futuro degli attuali livelli occupazionali e meglio non farsi illusioni. In un comunicato diffuso ieri dallo stesso ministero, si afferma: -Come insegnano altre esperienze straniere, è illu¬ sore fii.ouic vite tutti gli addetti del settore possano essere mantenuti nello stesso posto di lavoro. Si deve gestire questo drammatico impatto sull'occupazione, guardando a una realistica prospettiva di risanamento-. In caso contrario, l'alternativa è di -finanziare le perdite, attribuendole a carico dello Stato, senza risolvere nulla, anzi creando le condizioni per una definitiva espulsione dell'Italia dai settori a tecnologia avanzata, di cui l'elettronica rappresenta un momento essenziale-. Il progetto sarà verificato con gli operatori del settore, le forze sindacali e politiche -al fine di evitare scelte sbagliate e sollecitando in tal senso adeguate proposte-. La nota ministeriale spiega quali sono gli obiettivi: riorganizzare in modo complessivo il settore accorpando le aziende con eventuale abbinamento fra privati e Gepi; raggiunge¬ re accoiui cui. uailners europel: essere presenti sui mercati esteri; potenziare la ricerca con la creazione -di un centro polivalente dal quale le aziende nazionali possano attingere sia nuovi prodotti che nuovi processi produttivi-. semplificare la rete commerciale. Ieri intanto si e riunito il Coordinamento Indesit Nord che ha deciso una serie di scioperi articolati e alcune manifestazioni. In particolare: incontro con i parlamentari piemontesi domani alle 11 a Orbassano: martedì coordinamento nazionale dell'elettronica a Roma con la richiesta di un giorno di sciopero nazionale: giovedì coordinamento nazionale Indesit alla Firn torinese: venerdì trattativa all'Unione Industriale sul piano elettrodomestici. Sabato, infine, coordinamento Indesit Nord a Pinerolo. Carlo Novara
Persone citate: Caravan, Carlo Novara, De Michelis, Delpiano, Marcora
Luoghi citati: Italia, Malta, Orbassano, Pinerolo, Roma, Torino
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