L'Indesit vuole licenziare oltre duemila lavoratori

L'Indesit vuole licenziare oltre duemila lavoratori Il provvedimento riguarda tutto il settore elettronico L'Indesit vuole licenziare oltre duemila lavoratori TORINO — Il 24 agosto la Indesil avviera la procedura per 11 licenziamento di tutto il personale del settore elettronica 2020 persone, di cui 1250 negli stabilimenti 13 e 15 di Tevere la (Caserta) e 770 nello stabilimento 6 di None. Lo ha annunciato l'amministratore delegato della società. Mario Nobili, in una lettera Inviata ieri al ministro dell'Industria Giovanni Marcora La decisione è stata presa a quattro giorni dall'incontro tra Marco ra. l'azienda, la Flm e la Oepi al ministero dell'Industria. La riunione aveva lo scopo di esaminare la possibilità di far partire quel consorzio tra Indesit. Emerson e Voxson che si ritiene l'unica strada per rilanciare l'attività produttiva delle tre aziende di televisori, attualmente ferme da tempo. Condizione indispensabile perché il consorzio prenda il via è che intervenga la Oepi con un investimento di 20 miliardi. Martedì la Oepi ha dichiarato che non Intende imbarcarsi in un'operazione che giudica un'avventura. Marco ra ha Insistito con il presidente e con l'amministratore delegato della Oepi perche rivedessero la propria posizione ma. a quanto pare, senza risultato. Infine il ministro dell'Industria ha promesso che avrebbe dato una risposta entro il 8 agosto. La Indesit. tuttavia, ha ritenuto di non poter aspettare e ieri ha preso la sua decisione. L'ha illustrata Romano Manassero. vicedirettore generale della società e amministratore delegato della Indesit Elettronica Sud, ' Intorno alla quale dovrebbe organizzarsi il consorzio elettronico. • Tenere il settore elettronica in efficienza, cioè in grado di ricominciare a produrre appena avviato il consorzio, ci costa sei miliardi l'anno; questi costi gravano sul bilancio del settore elettrodomestici, che stiamo faticosamente risanando; non possiamo permetterci di compromettere quest'ultimo in attesa di un rilancio del¬ l'elettronica se non abbiamo garanzie che ciò possa avvenire-. Manassero ha negato che la decisione di dare avvio alla procedura dei licenziamenti sia un mezzo di pressione: vi e tuttavia spazio sufficiente, prima del 24 agosto, perché qualcosa si muova. E' quello che sperano anche 1 sindacati: ieri mattina, appena avuto sentore che stava maturando qualcosa di grave 1 rappresentanti del consiglio di fabbrica dello stabilimento di Rivalta. l'unico ancora aperto (gli altri sono chiusi per cassa integrazione o per ferie) hanno sospeso 11 lavoro e si sono riuniti all'entrata della palazzina della direzione. I sindacalisti hanno .sottolineato che i licenziamenti In questo momento costituirebbero un motivo di esasperazione: 1 lavoratori, hanno detto, in questo anno di crisi hanno fatto ampiamente la loro parte recuperando il 28-30 per cento di produttività, rimettendovi 50 mila lire il mese in conseguenza del passaggio dai due turni di lavoro al turno unico, rinunciando al premio annuale di 280 mila lire: hanno criticato la Oepi che • respinge i / piano di rilancio dell'elettronica senza neanche averlo letto-, hanno sottolineato che la Indesit é già passata nell'ultimo anno da 11.800 dipendenti a 10.500 a causa di prepensionamenti, licenziamenti, autollcenzlamentl e hanno ricordato che anche il plano di risanamento del settore elettrodomestici prevede un'eccedenza di 4500 persone. La strada dei licenziamenti, secondo i lavoratori, rischia quindi di portare allo svuotamento dell'azienda. La segreteria provinciale comunista, in una nota, richiede l'intervento del governo per bloccare qualsiasi procedura di licenziamento, ottenere dalla Indesit la definizione del piano di ristrutturazione aziendale, approvare la costituzione del consorzio per l'elettronica civile .Indesit-Voxson-Emerson, e realizzare gli obiettivi del piano per l'elettronica, v.rav.

Persone citate: Giovanni Marcora, Manassero, Mario Nobili, Romano Manassero

Luoghi citati: Caserta, None, Rivalta, Torino