Emerson e Voxon confluiranno nella Indesit elettronica Sud

Emerson e Voxon confluiranno nella Indesit elettronica Sud Ostacoli per la holding, si crea una società comune Emerson e Voxon confluiranno nella Indesit elettronica Sud TORINO — Davanti alle difficoltà che hanno finora impedito la costituzione della holding elettronica Indesit-Emerson-Voxson, le tre società hanno deciso di cambiare strada; abbandonano l'idea di creare una società di commercializzazione e di coordinamento e passano direttamente a quella che era stata progettata come fase finale dell'operazione: la creazione di una holding industriale vera e propria con la unificazione degli stabilimenti. La decisione è stata presa dopo che il ministero dell'Industria ha fatto sapere che la Oepi, partner indispensabile per costituire la holding, non sarebbe potuta intervenire in un organismo che almeno inizialmente avrebbe avuto solo carattere commerciale. L'unificazione avverrà nella Indesit Elettronica Spa, costituita all'inizio di maggio, con un capitale di 200 milioni; entro il 22 giugno Emerson e Voxson parteciperanno ad un aumento del capitale confe¬ rendo 200 milioni ciascuna nel consiglio di amministrazione; al presidente Mario Nobili e all'amministratore delegato Romano Manassero si affiancheranno due consiglieri rappresentanti i nuovi soci. Resta ferma la richiesta di partecipazione della Oepi, che a questo punto non dovrebbe più trovare ostacoli. La nuova società dovrebbe occupare circa 4000 persone, attualmente in cassa integrazione. Nei prossimi giorni, inoltre, è in programma un incontro con la giapponese Sanyo, che già era in società con la Emerson, la quale entrerebbe nella combinazione. Ma c'è un altro socio giapponese all'orizzonte, con il quale si sono aperti contatti in questi giorni; si tratta della Sharp. Un incontro è in programma a Tokyo. La partecipazione di uno o di entrambi questi colossi dell'elettronica, la cui produzione spazia dai calcolatori ai televisori e ai registratori di cassa, dovrebbe porta¬ re alla holding l'esperienza e il know-how necessari per passare dalla semplice produzione di televisori a quella di apparecchiature nel campo dell'elettronica professionale. Questi 1 piani delle tre aziende che, trascinate soprattutto dalla Indesit, stanno cercando ormai da un anno con tutti i mezzi di uscire dalla crisi. Resta però da vedere quale sarà l'atteggiamento del governo; l'apporto di denaro pubblico in base alla legge sulla riconversione industriale, è indispensabile. Il governo è stato ripetutamente sollecitato, anche dai sindacati, ma finora non ha mai dato una risposta. Anche la Zanussi, d'altra parte, sollecita interventi finanziari pubblici a proprio favore proponendosi come unico «polo» nel campo dell'elettronica civile. E' possibile che queste contrastanti pressioni abbiano finora contribuito a paralizzare gli organi governativi che devono decidere. v.rav.

Persone citate: Mario Nobili, Romano Manassero

Luoghi citati: Tokyo, Torino