Il sindacato incalza la Indesit «Il piano si può migliorare»

Il sindacato incalza la Indesit «Il piano si può migliorare» Nel progetto di ristrutturazione c'è un'eccedenza di oltre 3000 persone Il sindacato incalza la Indesit «Il piano si può migliorare» PINEROLO — II sindacato ha dato ieri, in un'assemblea che si è svolta a Pinerolo con la partecipazione dei delegati di tutte le industrie piemontesi di elettrodomestici e di elettronica civile, la propria risposta al piano di ripresa presentato il mese scorso dalla Indesit. Il piano suddivide le attività dell'azienda in tre settori: produzioni che possono continuare con riorganizzazioni parziali; produzioni che possono continuare solo con radicali interventi tecnologici e finanziari; produzioni che non hanno avvenire e che devono cessare. Le conseguenze sull'occupazione sono drastiche; su 11.099 dipendenti attuali il piano prevede un'eccedenza di 3195 persone a ristrutturazione avvenuta, cioè nell'83. Negli stabilimenti del Nord, Rivalta e None, la manodopera •in più- sarebbe di circa 1800 persone. Vi è poi un'ipotesi di riassorbimento per circa 1200 persone al Sud se la società riuscirà a rilanciare la produzione di televisori con la creazione della progettata holding con Emerson e Vc~ xson. La Indesit prevede di investire nella riorganizzazione 83 miliardi. La relazione messa a punto dalla segreteria regionale della Firn e tenuta da Giorgio Rossetto, a proposito del piano Indesit parla di «indeterminatezza e non credibilità». In particolare, dice la relazione della Firn, la Indesit non deve ridursi a produrre unicamente elettrodomestici ma deve salvare lelettronica civile; l'azienda non deve considerare il sindacato «come un procacciatore di - finanziamenti», utile cioè per premere sulle banche e sul governo; non è accettabile l'abbandono di certe produzioni «per la stessa filosofia aziendale che dietro ciò si esprime». Il sindacato indica poi interventi sull'organizzazione del lavoro, sulle strutture di vendita, sulle filiali. Infine, dice il sindacato, occorre che la Indesit metta a disposizione mezzi finanziari propri con i quali fare investimenti e uscire dall'amministrazione controllata con prospettive chiare. Per quel che riguarda l'elettronica civile il sindacato continua a sostenere il progetto di holding tra Indesit (che ha costituito un'apposita società, la Indesit Elettronica Sud), Emerson e Voxson con l'intervento della Gepi. Nell'assemblea di Pinerolo è stato duramente criticato l'atteggiamento del governo, che fino ad ora non si è dichiarato con chiarezza disponibile sia ad autorizzare la partecipazione della Gepi nella nuova società sia a mettere a disposizione i finanziamenti necessari per farla decollare. Secondo la Firn piemontese nella holding potrebbe essere compresa un'altra società piemontese, la Elcit di Sant'Antonino di Susa, società che appartiene alla Gepi. Durante l'assemblea, alla quale è intervenuto il vescovo di Pinerolo mons. Giacchetti, e che è stata chiusa dal segretario nazionale della Firn Paparella, l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Dino Sanlorenzo, ha fatto sapere di aver convocato per il 24 giu¬ gno a Torino un incontro con gli assessori al Lavoro e all'Industria della Toscana, del Lazio e della Campania, con t dirigenti della Indesit, della Emerson e della Voxson, con i rappresentanti sindacali delle tre aziende per arrivare ad un'iniziativa comune nei confronti del governo per sollecitare una decisione sulla holding. Dall'assemblea di ieri sono intanto partite alcune iniziative sindacali: tra l'altro martedì della prossima settimana ci saranno 4 ore di sciopero in tutte le aziende di elettrodomestici e elettronica della regione mentre c'è una proposta per uno sciopero generale in Piemonte per l'occupazione e la politica industriale. Vittorio Ravizza Personale eccedente (dopo la ristrutturazione) Stabilimento 1 (Rivalta) 490 unitfc Stabilimento 2 (None) 560 unit* Stabilimento 3 (None) 160 unita Stabilimento 5 (None) 95 unita Stabilimento 6 (None) 345 unita Stabilimento 7 (None) 80 unita Stabilimento 11 (Teverola) 150 unita Stabilimento 12 (Teverola) 650 unita Stabilimento 13 (Teverola) +50 unita Stabilimento 14 (Teverola) 210 unita Stabilimento 15 (Teverola) 145 unita Stabilimento 16 (Teverola) 50 unita Stabilimento 17 (Teverola) 112 unita Stabilimento 21 (Teverola) 140 unita Magazzini 58 unita

Persone citate: Dino Sanlorenzo, Giacchetti, Giorgio Rossetto, Paparella, Vittorio Ravizza