Piano Indesit: forti investimenti e taglio di 4 mila posti di lavoro

Piano Indesit: forti investimenti e taglio di 4 mila posti di lavoro Assemblea sindacale lunedì per discutere il programma Piano Indesit: forti investimenti e taglio di 4 mila posti di lavoro TORINO — Un'assemblea sindacale dei settori elettrodomestici, elettronica civile e componentistica, lunedi a Pinerolo, esaminerà il piano di ristrutturazione presentato dalla Indesit. L'azienda di elettrodomestici era entrata in crisi esattamente un anno fa, con l'improvviso manifestarsi di una grave mancanza di liquidità e con il crollo delle vendite. Ottenuta l'amministrazione concordata nel novembre scorso, messosi in disparte il vecchio presidente e amministratore delegato Armando Campioni (sostituto da Mario Mobili, già amministratore delegato della Indesit francese) è cominciata una serie di interventi con lo sco po di riqualificare l'immagine dell'azienda, riorganizzarne la struttura, in particolare quella commerciale, e razionalizzarne la gestione. Il piano presentato dall'azienda divide le attività della Indesit in tre gruppi: le attività che si possono continuare semplicemente con alcuni aggiornamenti (frigoriferi, congelatori, cucine economiche, lavastoviglie, lavabiancheria, combinati, frigoriferi a due porte, congelatori a pozzo, componenti per elettrodomestici); le attività che, per poter essere continuate hanno bisogno di radicali interventi (lavatrici della gamma mediobassa e alta, tv-color, tv portatili in bianco e nero e tv color a 14 pollici, compressori por frigoriferi, cinescopi in bianco nero); le attività che cessano perché antieconomiche (componentistica elettronica, piccoli elettrodomestici, radio, registratori e altri prodotti audio). Tralasciando l'intero settore tv (i problemi dell'elettronica dovrebbero infatti essere affrontati quando sarà costituita la holding tra Indesit. Emerson e Voxon) il piano affronta la situazione degli stabilimenti in cui maggiori dovrebbero essere le modifiche. Nello stabilimento 1, che produce frigoriferi a una porta, congelatori verticali e combinati frigo-congelatore dovrebbero essere eliminati alcuni modelli, sostituiti da altri, e introdotto il metodo di lavoro «a isole»; la produzione passerebbe da 189 mila a 209 mila pezzi l'anno. La ristrutturazione dovrebbe costare 3 miliardi 210 milioni e una volta conclusa vi sarebbe un'eccedenza di 490 persone, su 1124. Lo stabilimento 2 produce lavatrici sia della gamma alta a controllo elettronico della velocità, sia della gamma medio-bassa. Questo stabilimento, dice il piano Indesit, .potrà trovare una base di produzione qualificata realizzando nuovi modelli con pilotazione del motore attraverso un modulo elettronico» e con lo sviluppo di lavasciugabiancherla; ma «per giustificare l'esistenza dello stabilimento» occorre individuare altre produzioni in espansione, cioè elettrodomestici «ad incasso» da inserire nei mobili componibi¬ li. Investimenti previsti: 8 miliardi 348 milioni; eccedenza di 560 persone su un totale di 1118. Stabilimento 3: continuerà la produzione di grande serie di cucine, gli interventi punteranno a diminuire i costi; occorrono investimenti per un miliardo 620 milioni, l'eccedenza di personale a ristrutturazione avvenuta sarà di 160 unità. Stabilimento 5: produce da 5 a 6 milioni di pezzi di componenti per elettrodomestici (venduti anche a clienti terzi). Qui si prevede di abbandonare le produzioni economicamente passive e di riorganizzare quella dei componenti che rendono, meccanizzando il ciclo produttivo. Gli investimenti ammontano a 2 miliardi 160 milioni, l'eccedenza di personale sarà di 95 unità. Stabilimento 7: produce lavastoviglie della fascia mediobassa e alta. E' prevista la produzione di un modello a bassi consumi (con cervello elettronico), l'aggiornamento tecnico dei modelli economici e la costruzione di prodotti -ad incasso». Il lavoro verrebbe organizzato ad isole. L'investimento dovrebbe essere di 2 miliardi 140 milioni; a ristrutturazione avvenuta si avrebbe un'eccedenza di 80 persone. Tra le condizioni che l'azienda indica come -irrinunciabili» per la realizzazione del piano vi sono «un consistente recupero di produttività, un riadeguamento degli organici alle reali esigenze tecnico-produttive, un'indilazionabile disponibilità finanziaria per il progetto di sviluppo». La Indesit avrà bisogno, per i soli investimenti tecnologici, di quasi 46 miliardi che arriveranno a poco meno di 84 aggiungendo gli investimenti promozionali (una massiccia campagna pubblicitaria è in corso), quelli per la ricerca (5 miliardi) e altre voci. Alla fine la Indesit dovrebbe uscire dalla »cura» preparata dalla direzione profondamente mutata, anche nella consistenza: l'occupazione, che è ora di circa 11 mila unità dovrebbe scendere a poco meno di 7 mila alla fine di quest'anno per risalire a 7.549 neH'82ea7900nell'83. Vittorio Ravizza

Persone citate: Armando Campioni, Mario Mobili, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Pinerolo, Torino