Zanussi e Indesit, appelli al governo

Zanussi e Indesit, appelli al governo Zanussi e Indesit, appelli al governo MILANO — I contatti aziende, governo, sindacati, per discutere una eventuale politica di sostegno pubblico all'elettronica civile si stanno intensificando allo scopo di delineare un indirizzo strategico per il settore. Lo affermano fonti della Zanussi, il maggior produttore nazionale, aggiungendo che 11 governo «dovrà prendere una decisione sia in merito alla configurazione del mercato dei televisori a colori che di quello dei componenti passivi». Il punto di vista della Zanussi è che il governo dovrebbe intervenire nell'elettronica in generale con l'obiettivo di rafforzare tre poli nazionali: l'Olivetti (informatica) la Stet (telecomuni¬ cazioni) e la Zanussi (televisori a colori) capaci di competere a livello internazionale o quanto meno di difendere una quota significativa del mercato nazionale attualmente invaso dalle importazioni. La proposta della Zanussi al governo si mette in obiettiva concorrenza con quella che parte dal costituendo consorzio Indesit - Emerson - Voxson; anche esso chiede di essere considerato come polo intorno al quale organizzare una risposta italiana all'invasione dei televisori stranieri. Sia la Zanussi che il costituendo consorzio contano su un finanziamento pubblico. Per quanto riguarda in particolare la Indesit c'è da sottoli¬ neare che l'azienda, in un incontro con la Firn avvenuto nei giorni scorsi all'Unione industriale del Lazio, ha fatto presente che senza un tempestivo intervento del governo nella fase di ristrutturazione difficilmente potrà far riprendere l'attività a tutti gli 11.500 dipendenti. Attualmente lavorano a turno circa 6000 persone mentre il resto è in cassa integrazione. La Indesit investirà quest'anno circa 9 miliardi. Il coordinamento sindacale della Indesit, che si è riunito per valutare i risultati di un incontro con la direzione, si è dichiarato insoddisfatto delle risposte date dall'azienda.

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