Il «re dell'Avellino» nei guai con la legge di Adriaco Luise
Il «re dell'Avellino» nei guai con la legge Antonio Sibilia, imprenditore edile Il «re dell'Avellino» nei guai con la legge Chiesta la «sorveglianza speciale» - Durante il processo a Raffaele Cutolo, aveva regalato al boss una moneta d'oro con dedica NAPOLI — Antonio Sibilia, 61 anni, amministratore delegato della squadra di calcio dell'Avellino, potrebbe essere sottoposto alla sorveglianza speciale e rischia di perdere, anche se temporaneamente, il diritto di amministrare i suoi beni. Il suo nome, infatti, compare in un elenco di 33 persone sul conto delle quali la procura della Repubblica di Napoli ha chiesto di applicare la legge antimafia. Secondo un rapporto dei carabinieri, sarebbero «nocive alla sicurezza pubblica per ripetuti delitti contro il patrimonio e la persona e perché inquadrabili in associazione mafiosa». Se la richiesta verrà accolta (il tribunale la esaminerà a marzo), Sibilia perderà il suo incarico nella società di calcio. Gli inquirenti sospettano che sia legato al boss Raffaele Cutolo, capo della nuova camorra, anche lui inserito nella lista di 33 nomi e recentemente condannato a 10 anni dopo un clamoroso processo che l'aveva visto protagonista. Proprio durante una delle udienze, nell'ottobre scorso, Sibilia si presentò in tribunale e fece atto di omaggio e sottomissione al capo camorra, baciandolo su una guancia e consegnandogli una medaglia d'oro (peso 70 grammi) su cui era incisa la frase: «A don Raffaele Cutolo, con stima». A causa di quel bacio, ha già ricevuto un ordine di comparizione per apologia di reato. Inoltre, Sibilia è zio di un difensore di Cutolo, l'avv. Bruno Spiezia, che la sera del 20 dicembre, in corso Umberto, fu ferito alla testa da sconosciuti: l'aggressione voleva quasi certamente intimidire il boss. Chi è, dunque, Antonio Sibilia? Di lui dicono: «Non sa usare il congiuntivo, ma di calcio è assai competente». Facoltoso costruttore di Avellino e dintorni, personaggio noto e rispettato, fervente cattolico, accanito giocatore di tresette (famose le sue partite con la squadra), Sibilia fece fortuna, subito dopo la guerra, comprando sotto costo camion e automezzi militari che fece rimettere in sesto e impiegò con profìtto nella sua azienda. E' un personaggio all'italiana, insomma, da miracolo economico: «burbero benefico», dice chi lo ama; «impresario edile senza troppi scrupoli» affermano altri. Anni fa, tentò con poco successo la scalata al potere politico, nelle file del psdi. Ma ha raggiunto risultati migliori nella carriera sportiva: da dieci anni dirigente dell'Avellino, oggi ne è il padrone assoluto. Che abbia legami con la malavita, nessuno osa dirlo. Con la delinquenza ebbe a che fare il 29 aprile del '77, ma in veste di vittima. Scampò infatti a un rapimento con abilità e sangue freddo. Da allora non ha avuto più fastidi dalla camorra, forse perché ha saputo trovare le amicizie adatte. Come ha reagito Sibilia alla richiesta della procura? «Una accusa del genere — dichiara — non sta né in cielo né in terra. E non finirà qui: sono stato sempre una persona onestissima, pretenderò come minimo delle scuse». «Mi pare strano inoltre che sia stata quella medaglia per Cutolo a provocare la reazione dei magistrati: fu l'intero consiglio di amministrazione dell'Avellino a decidere di consegnarne 50 a personaggi meritevoli. Una toccò a Cutolo, nella sua veste di accanito tifoso che a ogni nostra vittoria ci invia telegrammi d'auguri». Adriaco Luise
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Gli Stati Uniti sapevano del golpe in Guatemala ?
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy